Aveva cercato di fare il pompiere, qualche giorno, Carlo Ciccioli, invitando i due candidati sindaci di Osimo che, nell’area civica, hanno spaccato il centrodestra a «marciare divisi per colpire uniti, al primo o al secondo turno». I protagonisti Sandro Antonelli (Osimo al Centro, Rinasci Osimo, Progetto Osimo, Osimo Futura, Osimo Libera-Fi-Lega e Civitas Civici – Azione) e Francesco Pirani (Su la Testa, Patto Sociale per Osimo e Osimo Democratica e Solidale, Fratelli d’Italia, UdC e Noi Moderati) nella corsa alla fascia tricolore si ‘contendevano’ quasi l’appeal sulla filiera istituzionale ‘governo-regione-comune’. Nell’ottica comune di vincere le elezioni contro la coalizione di centrosinistra che guida la città da 10 anni, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia aveva ricordato a entrambi che «chiunque vada al ballottaggio – aveva sottolineato – ha bisogno dell’altro per vincere e l’ultima cosa da fare è attaccarci reciprocamente. La coalizione di centrodestra che governa l’Italia e la Regione Marche non è un cartello elettorale, ma un’alleanza basata su un programma chiaro e obiettivi comuni. Così dovrà essere ad Osimo». Parole, però, che non convincono l’ex consigliera comunale di Osimo Maria Grazia Mariani già candidata alle Regionali 2020 proprio con FdI. In una nota, Mariani, che non si candiderà in questa tornata elettorale, legge quasi come un’imposizione calata dall’alto l’indicazione del nome per le Amministrative di giugno che gli attivisti osimani del partito di Giorgia Meloni dovranno sostenere. Una decisione che ha creato mal di pancia nel partito tanto da registrare defezioni e scelte di campo diverse per alcuni iscritti.
Leggo con grande meraviglia le dichiarazioni di Carlo Ciccioli “Marciare divisi per colpire uniti”. Gli elettori hanno bisogno di chiarezza e trasparenza e se l’obiettivo è quello di essere una valida alternativa al centro sinistra che attualmente governa la città di Osimo, mi dispiace, ma il centro-destra non può “marciare diviso”, né può pretendere di arginare la politica avverso all’insegna del politically corretto. Diciamo come stanno le cose. Chi oggi grida all’unità ha di fatto diviso il centro destra . Il duo Acquaroli-Latini ha imposto un candidato (Francesco Pirani, ndr) che, seppure meritevole, è un soggetto estraneo a Fratelli d’Italia ma anche lontano dalle liste civiche avendo abbandonato la scena politica osimana più di 10 anni fa. Con questa mossa è stato annullato il legittimo voto con cui i militanti delle liste civiche (condiviso anche da Ciccioli e da FdI-Osimo) alle Primarie avevano scelto Sandro Antonelli come candidato a sindaco.
Giochi di potere a livello regionale con alleanze calate dall’alto, avulse dalle vicende e dalle dinamiche politiche osimane e che hanno annullato il progetto di un centro destra unito e forte che vedeva protagonisti Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Sandro Antonelli con le Liste civiche. Mi dispiace, ma gli elettori non possono essere ostaggio di simboli di partito, soprattutto alle elezioni comunali.
Gli elettori osimani non sono burattini telecomandati da Ancona o dalla Regione e le idee degli elettori di Fratelli d’Italia non possono essere dirottate da nessuno, neanche da Acquaroli. Sono una persona leale, libera e trasparente, scelgo Sandro Antonelli nella piena convinzione di non tradire le quasi mille persone che, quattro anni fa mi hanno dato la loro preferenza. Sandro Antonelli, rappresenta le liste civiche (non lo dico io ma lo hanno detto i civici che lo hanno votato).
E’ un uomo moderato, preparato, che con le Liste civiche è riuscito a coinvolgere ed unire tanti elettori osimani anche con idee politiche diverse, da centro destra a centro sinistra, che ha dimostrato, con la sua determinazione, di non essere mosso da interessi di parte-partito ma il cui unico obiettivo è quello di curare gli interessi degli osimani per il bene dell’intera città. Mi fa piacere la decisione del dott. Ginnetti, profondo conoscitore della realtà politica osimana, che insieme al suo gruppo, ha condiviso il progetto di Sandro Antonelli, come pure apprezzo la lealtà di Alberto Alessandrini (Lega) e Monica Santoni (Forza Italia) che non si sono sottratti agli impegni assunti da tempo condividendoli peraltro con i propri partiti.
Maria Grazia Mariani
già candidata alle elezioni regionali con FdI
Ciccioli ad Antonelli e Pirani: «Basta battaglie fratricide, l’obiettivo elettorale è condiviso»
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