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Tombolini: «Più manutenzioni e decoro
nei cimiteri cittadini quando ci doteremo
di un ossario e del forno crematorio»

ANCONA - L'assessore ai Lavori pubblici ha anche spiegato che il problema delle salme occupanti loculi la cui concessione non è stata rinnovata provoca mancate entrate per circa 1,8milioni alle casse comunali

Il cimitero di Tavernelle

di Antonio Bomba

I cimiteri di Ancona sono spesso oggetto di critiche e segnalazioni da parte dei cittadini, vista la particolare condizione di degrado in cui molti di essi si trovano. Tuttavia la situazione migliorerà in maniera consistente solo quando ci si potrà dotare di un ossario e il forno crematorio, una volta costruito, entrerà finalmente in funzione.

Con il sacrario si libereranno molti loculi e ciò permetterà di non costruire altri colombari, permettendo così all’amministrazione di dirottare sulle manutenzioni ordinarie una buona parte delle risorse attualmente destinate all’edilizia cimiteriale. Con il forno invece, una parte degli utili derivanti dalla cremazione delle salme, potrà anch’essa essere utilizzata per rendere sempre più decorosi i luoghi in cui riposano i nostri cari.

L’analisi appena proposta è stata fatta questa mattina dall’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini in consiglio comunale. Egli ha anche segnalato che la mancanza di un ossario obbliga di fatto il comune di Ancona a rinunciare a circa 1.800.000 euro di entrate, visto che chi riposa dentro ai loculi la cui concessione è scaduta, non possono di fatto essere spostate, creando un autentico blocco.

L’ingegnere ha svelato tutti i dati rispondendo a un’interrogazione urgente posta dal consigliere di Ancona Protagonista Teodoro Buontempo: «Conosciamo la situazione delle strade cittadine, dei borghi e del verde cittadino. Oggi però voglio aggiungere la situazione dei cimiteri che ho trovato molto carenti nella manutenzione ordinaria, nel verde e più in generale nel decoro. Trovo impressionante – specifica – la parte ebraica del cimitero di Tavernelle. Come sarà possibile rimediare alla situazione ereditata?».

Il cimitero di Tavernelle

Tombolini ha così iniziato a spiegare: «Riceviamo molto spesso lamentele da parte dei cittadini e, dopo un’attenta analisi posso dire che i cimiteri della città sono stati abbandonati dal punto di vista manutentivo. Quello da lei detto, l’ebraico, sembra quasi spettrale e in abbandono assoluto, con la vegetazione che cresce in mezzo alle tombe. Ed è davvero triste vedere questa situazione».

L’assessore ai Lavori pubblici dà poi una risposta al perché di questa situazione. E come già anticipato «fino a che non avremo un ossario comune e il forno crematorio, tutte le risorse derivanti da tariffe, concessioni, operazioni cimiteriali e lampade votive, sono vincolate alla realizzazione di nuovi loculi in un loop infinito». Una frase che poi estende con una spiegazione molto esaustiva: «Il cimitero sta diventando una città che cresce allo stesso ritmo con cui muoiono le persone. Tenete conto che ad Ancona muoiono circa 1.700 persone all’anno. Di queste 800 circa si cremano, ma il resto delle salme va tumulato. Quindi ogni anno siamo costretti a generare nuovi loculi per poterle depositare. E questo impegna completamente le risorse, senza che nessuna di queste sia destinata per vincolo alla manutenzione ordinaria».

Stefano Tombolini, assessore ai Lavori pubblici

Tombolini prosegue: «Credo che alla prossima giunta approveremo il documento di indirizzo alla progettazione dell’impianto di cremazione delle salme, ma stiamo intanto organizzandoci su come poter liberare una parte dei loculi che non hanno avuto una ri-concessione e sono occupati senza titolo». Questi «Sono quasi 6mila. Sono tanti e rappresentano anche un danno economico. Perché a un rapido conto, sono circa 1,8milioni di risorse che non entrano nelle casse comunali. Inoltre abbiamo tutte le tumulazioni perpetue. Per cui ci stiamo organizzando mediante un avviso che durerà un anno, in maniera tale che ci prepariamo all’estumulazione per ridurle o procedere al raccoglimento negli ossarini». Al momento però, per l’assessore, l’amministrazione ha le mani legate perché «non possiamo estumulare nessuno, dato che il regolamento comunale prevede che questi resti mortali debbano essere depositati nell’ossario comune e questo ad Ancona non esiste».

Daniele Berardinelli, assessore al Verde e ai rapporti con Ancona Servizi

In qualità di assessore al Verde e ai rapporti con Ancona Servizi anche Daniele Berardinelli si è sentito di dover rispondere all’interrogazione urgente di Buontempo: «Come Ancona Servizi abbiamo iniziato a fare la manutenzione delle aree verdi dei cimiteri. E abbiano notato la presenza di piante particolari, di pregio. Abbiamo pertanto contattato la comunità ebraica per comprendere se determinate piante siano state portate lì 20-30 anni fa, magari da qualcuno a ricordo di un caro defunto. Le assicuro però che stiamo facendo molto perché la situazione senza dubbio era molto degradata e abbiamo già iniziato a migliorarla».

Teodoro Buontempo, Ancona Protagonista

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