di Antonio Bomba
Tre anni o poco più. È questo il temo previsto per il recupero dell’Ex Mutilatini a Portonovo. La storica struttura, una volta riqualificata completamente grazie ai fondi Iti Waterfront per circa 3 milioni di euro, diventerà un ostello a 5 stelle d’estate e una foresteria a uso dell’università d’inverno. Prevista anche una zona specifica da destinare all’Ente Parco del Conero per l’educazione ambientale e una riservata a chi si occuperà della prevenzione degli incendi. Altri 2,6 milioni saranno invece destinati allo stradello e alle aree attigue e coinvolgerà, oltre al già citato parco del Conero, anche i comuni di Numana e Sirolo.
L’intero progetto è stato illustrato ieri in consiglio comunale dal sindaco Daniele Silvetti, impegnato nel progetto sin da quando era presidente dell’Ente Parco e dall’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini. Il primo cittadino ha inoltre tenuto a sottolineare l’importanza del progetto, partito sotto la precedente amministrazione.
L’argomento però è stato proposto dalla capogruppo del Partito Democratico Susanna Dini la quale ha chiesto numi sulla situazione con un’apposita interrogazione urgente. «La riqualificazione degli ex Mutilatini – ha così esordito – è un tema importante e di cui si parla da anni. Perché è da tempo che è fermo lì anche se ha avuto negli anni diverse tipologie di proposte. Poi, la precedente amministrazione, ha provato ad allargare la proposta anche agli altri comuni partecipando ai fondi dell’Iti nel 2021-2022. Ho visto poi che ad ottobre questa amministrazione ha fatto il coordinamento e ha fatto l’avviso pubblico. Chiedo quindi quali sono le specifiche, le tempistiche e le varie fasi visto che la Regione aveva comunicato che per raggiungere la sottoscrizione della convenzione per oltre 5 milioni di euro».
Il primo a prendere parola per rispondere è stato l’assessore Tombolini, il quale ha confermato che «la Regione lo scorso 27 marzo ci ha formalizzato l’approvazione della strategia territoriale dell’Iti waterfront 2 e ha dato comunicazione all’amministrazione comunale la prima settimana del mese di aprile. Al momento siamo alla fase in cui Regione e Comune devono arrivare alla sottoscrizione della convenzione che consentirà di avviare la strategia di recupero».
L’ingegnere è passato poi a spiegare che «l’intervento è del valore di 5,6 milioni di euro complessivi ed è diviso in due parti: 3 milioni per quel che riguarda il recupero dell’ex Mutilatini, la somma restante per la realizzazione del cosiddetto percorso tra monte e mare». Un percorso «pensile panoramico che si sviluppa in fregio alla strada attualmente in esercizio. E questa sarà una delle 3 porte del parco. Perché la strategia si sviluppa dando dei fondi anche ai comuni di Sirolo e Numana che li applicheranno per caratterizzare i punti d’ingresso al parco del Conero più significativi».
Tornando all’iter burocratico l’assessore ritiene che «dovremmo arrivare a breve alla firma della convenzione che sarà l’atto attraverso cui le somme verranno trasferite al Comune. Dopodiché saremmo in grado di affidare l’incarico professionale per la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica. Che poi è il primo dei 2 passaggi che il nuovo codice degli appalti prevede, prima del progetto esecutivo». Questo sarà gestito «dall’ufficio pianificazione Centanni che non risponde a questo assessorato, ma come stile ci stiamo dando quello di indicare un tempo limite per la progettazione in modo tale che riusciamo a fissare un traguardo fisso anche per i professionisti».
Tombolini ammette che «si tratta di un progetto complesso perché l’immobile ha acquisito una storicità e deve essere soggetto anche al parere della sovrintendenza e dei vigili del fuoco».
Inoltre «L’amministrazione – è sempre Tombolini a fornire notizie – si troverà in giunta ad approvare il progetto di fattibilità tecnica economica per poi procedere alla fase esecutiva. Immaginiamo di consumare questa prima fase progettuale in circa 3 mesi».
Per l’appalto il delegato del sindaco assicura che «faremo una gara a tempo e a importo. Io mi sbilancio perché è una sfida che mi interessa prendere. Credo che i 36 mesi possano essere un termine buono per un’amministrazione e per una gestione efficiente».
Il sindaco Silvetti ha definito invece «illuminata la scelta della precedente amministrazione. La sindaca Valeria Mancinelli e l’assessora Ida Simonella scelsero di coinvolgere i comuni limitrofi e l’Ente Parco perché il progetto Iti waterfront prevedeva una maggiore erogazione di fondi se assieme al capoluogo di provincia vi fossero stati coinvolti anche alcuni comuni limitrofi, con il parco del Conero a fare da cinghia di distribuzione per recuperare alcuni manufatti compresi i mutilatini». Questa «è una grande opportunità che la Regione ha colto. E ricordo che andammo proprio assieme in regione con Simonella per istruire i primi passi di questo procedimento molto importante per il territorio. Introducemmo anche il concetto di porte del parco e poi l’adeguamento dello stradello pedonale».
Silvetti arriva poi a spiegare come verrà utilizzato l’ex Mutilatini una volta completato: «è sempre stata mia intenzione mantenerne la fruizione pubblica. Quindi un Ostello, poi chiamato ‘a 5 stelle’, risponde e diversifica l’offerta di ricezione della zona» a cui si affiancheranno «un’aula didattica per un centro di educazione ambientale che servirà al Parco del Conero e una piccola area per la promozione di prodotti locali e un piccolo presidio per i vigili del fuoco e i volontari dell’antincendio boschivo». In inverno invece «le stesse stanze possono prestarsi come foresteria per l’università che vi potrà ospitare ricercatori e chi altro riterrà opportuno».
Soddisfatta della risposta Dini «Un progetto molto importante, partito con la precedente amministrazione. E come tutti i progetti richiede tempo. A ogni modo prima si farà e meglio è. Anche lo stradello che permetterebbe di arrivare a piedi al mare è molto importante».
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