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«Il cinema per rilanciare
le meraviglie delle Marche»
La mission di Andrea Agostini

VIDEO INTERVISTA al presidente di Fondazione Marche Cultura: «Una spinta decisiva è arrivata con i sostanziosi investimenti stanziati per il settore. I nostri territori generano interesse e sono anche molto poco esplorati dal punto di vista cinematografico. Cerchiamo di lavorare anche sulla formazione di specialisti del settore». Per Marche Cultura prossimo appuntamento in agenda il Salone del Libro di Torino
L'intervista su Radio Fm1 al presidente della Fondazione Marche Cultura, avv. Andrea Agostini

«L’obiettivo è quello di sostenere i nostri luoghi, le nostre Marche, cercando di farle conoscere attraverso il cinema e l’audiovisivo», così, questa mattina ai microfoni di Radio Fm1, intervistato da Jessica Tidei, si è espresso Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura. La conversazione, infatti, ha avuto come argomento principale proprio la promozione della nostra regione attraverso canali audiovisivi.

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Andrea Agostini

Da questo punto di vista, come spiegato dallo stesso Agostini, è decisivo il lavoro del Marche Film Commission che, come settore della Fondazione Marche Cultura, è molto attiva nel settore cinematografico favorendo la realizzazione di film, fiction, spot pubblicitari e documentari. «Una spinta decisiva – ha continuato Agostini – è arrivata con i sostanziosi investimenti che il presidente Acquaroli ha stanziato per il settore. Si tratta di 16 milioni di euro destinati per una parte per l’ammodernamento delle sale e per l’altra per le produzioni. È una mossa molto intelligente, un modo lungimirante per far conoscere la nostra regione. Le ferie, per esempio, si scelgono anche in base a quello che vediamo, farci e far vedere le Marche può spingere le persone a venire qui in vacanza, generando un indotto notevole nel settore del turismo».

Ovviamente, come si può immaginare, la proposta non finisce qui. Infatti, come chiarito ancora dal presidente della Fondazione Marche Cultura, quello che si intende fare è «cercare di lavorare anche sulla formazione di specialisti del settore. Così le produzioni che verranno da fuori potranno servirsi di specialisti formatisi nella nostra regione, evitando la necessità di farli arrivare da fuori».

«Veniamo anche da un bilancio chiuso in positivo – ha continuato il presidente – e dalla conferma di Francesco Gesualdi alla guida di Marche Film Commission. L’ultimo bando che abbiamo lanciato, da cinque milioni di euro, testimonia il successo che stiamo avendo, dato che abbiamo raccolto più di cento domande. È un grande successo per noi e il merito va alla grande attività di comunicazione e pubblicizzazione messa in atto dal direttore Gesualdi. Questo testimonia che i nostri territori generano interesse e sono anche molto poco esplorati dal punto di vista cinematografico. Inoltre, la nostra regione può essere molto attrattiva per le produzioni perché il costo della vita è relativamente conveniente rispetto ad altri luoghi. Stiamo spingendo molto soprattutto su alcuni scenari, come le piazze di Ascoli, la riviera del Conero, Recanati ma anche tutti i piccoli borghi suscitano grande fascino».

Si tratta, dunque, di un’occasione molto importante che viene testimoniata anche dall’entusiasmo di grandi attori, registi e operatori marchigiani di promuovere la propria terra. Su tutti, i nomi di Iginio Straffi, Neri Marcorè e Lucia Mascino. In questo senso «c’è tanta voglia da parte di marchigiani importanti cinematograficamente, di aiutare la nostra regione. In tanti si stanno muovendo con grande entusiasmo».

Tra i prossimi appuntamenti per Marche Cultura, come spiegato in chiusura di intervista dal presidente Agostini, c’è il Salone del Libro di Torino. Lì, come anticipato ancora da Agostini, «la regione Marche sarà presente con l’assessorato alla cultura. Con grande entusiasmo nelle giornate di sabato e di domenica sono stati organizzati due momenti di incontro: uno in cui parleremo di giovani, scrittura e uso dei social, un altro in cui sette di tiktoker più importanti d’Italia parleranno del Booktok».

 

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