facebook rss

Elly Schlein a Osimo (Foto)
«Combattere l’astensionismo,
è più pericoloso della destra»

AL VOTO - Prima tappa in città, oggi pomeriggio, del tour marchigiano della segretaria del Partito Democratico che ha lanciato la corsa al voto per la candidata sindaca Michela Glorio, sostenuta da 8 liste. Non ha lesinato bordate al Governo e alla Regione Marche sulla gestione delle politiche sanitarie e delle liste d'attesa

Elly Schlein con la candidata sindaca Michela Glorio (in tailleur glicine) e alcuni dei candidati al Consiglio comunale

di Maria Paola Cancellieri

Ha lanciato la volata a Michela Glorio, candidata sindaca del centrosinistra di Osimo, e ha puntato l’indice contro le liste d’attesa e le politiche sanitarie del governo Meloni e della Regione Marche.

L’abbraccio con Michela Glorio

Elly Schlein ha iniziato il suo tour nella nostra regione nel primo pomeriggio di oggi proprio dalla città dei ‘senzatesta’ prima di fare tappa anche a Fano e a Pesaro. La segretaria del Pd, deputata e capolista alle Europee  per il Centro Italia, è arrivata intorno alle 13.30 accompagnata dalla candidata marchigiana al Parlamento europeo, Alessia Morani. Ad accoglierla, a ‘Caffè del Corso’ dove si è fermata a pranzo,  c’erano, tra gli altri, anche i consiglieri regionali Mangialardi, Mastrovincenzo e Bora, il coordinatore della  segreteria regionale del Pd Marche, Andrea Belegni e l’organizzatore regionale Marco Belardinelli, il segretario provinciale dem, Thomas Braconi e quello comunale Cristiano Pirani con la vice Saura Casigliani.

E con Alessia Morani

Schlein ha subito abbracciato Michela Glorio, pronta a raccogliere il testimone dal sindaco Simone Pugnaloni, dopo 10 anni di mandato amministrativo, con il sostegno di una coalizione di 8 liste improntate allo schema del campo largo che include oltre al Pd anche il M5S. «La ringrazio per essersi messa a disposizione di coalizione dove c’è un Partito Democratico forte- ha detto al leader del Pd – Voglio ringraziare tutte le candidate ai candidati della lista del Partito democratico perché so che ci stanno mettendo il cuore per continuare a governare bene questa città, per continuare a mettere al centro i bisogni concreti dei cittadini noi siamo qua solo per questo. Ci sono alcuni bisogni fondamentali su cui fa tanto differenza votare per Michela o votare per i suoi avversari. Lo fa l’attenzione alle persone che hanno più bisogno, al trasporto pubblico locale su cui questo governo non ha messo un euro e questo vuol dire meno servizi per i cittadini. Noi vogliamo rendere più vivibili le nostre città, capire come riuscire a far abbassare le bollette alle imprese, e alle famiglie, anche attraverso l’istituzione delle comunità energetiche sono una straordinaria opportunità per cittadini, Comuni, scuole, case popolari ma anche per le aziende che possono mettersi insieme per produrre energia pulita e per abbassare la bolletta, abbassare anche le emissioni l’inquinamento che fa male al pineta. Tenere insieme la questione sociale, la giustizia sociale è l’ispirazione di chi come noi sta a sinistra. Lasciamo alla destra di continuare a negare l’emergenza climatica. Se teniamo insieme al centro questi grandi bisogni collettivi non sbagliamo».

Domani mattina 11 maggio, a mezzogiorno nella sede elettorale per Michela Glorio Sindaca, in Piazza Marconi  ad Osimo, si terrà la presentazione ufficiale della lista del Partito Democratico

Poi lo sprone a fare di più senza tralasciare dettagli importanti in campagna elettorale come quello di convincere gli indecisi. «Certo, non ci dobbiamo mai sedere sui risultati che abbiamo ottenuto in questi 5 anni di amministrazione- ha sottolineato Elly Schlein – Dobbiamo sempre avere l’umiltà di ascoltare le persone per capire che cosa funziona bene e che cosa invece no per migliorare insieme. Anche qui ad Osimo non abbiamo solo un avversario che è la destra, pur divisa. Abbiamo anche un altro avversario che molto pericoloso, che è l’indifferenza, l’astensionismo che purtroppo colpisce tante persone non vanno più a votare. Io vi chiedo di andare da loro. Ma la differenza la fate voi che conoscete questa città nelle sue speranze, delle sue paure, dei suoi problemi e nelle sue opportunità. In queste 4 settimane potete davvero fare la differenza contattando 10-15 persone che sapete che forse non andranno a votare. Questo fa la differenza. Io spero di vedere la nostra Michela sindaca di Osimo».

Incalzata da Pugnaloni che lamentava di come Osimo sui temi della Sanità sia stata «abbandonata perché c’è la destra che dona soldi solo dove governa il centrodestra», la leader dem non la lesinato bordate politiche al centrodestra. «Per la Sanità ci stiamo battendo in tutto il paese, anche in Parlamento dove abbiamo presentato una legge che vuole difendere la sanità pubblica dai tagli e dalla privatizzazione strisciante che sta portando avanti questa destra. – ha detto Schlein – Noi chiediamo di mettere più risorse sulla sanità pubblica e di arrivare alla media europea, che è il 7,5% del Pil di questo Paese. Perché, anche se Giorgia Meloni non se ne accorge, in tutto il mondo la spesa sanitaria è calcolata sul Pil. Loro continuano a dire di aver fatto il più grande investimento della storia ma in realtà da quando ci sono loro al governo, la spesa sanitaria sul Pil scende, lo dicono i dati del governo nei documenti. E scende a livelli di prima della pandemia». La sanità andrebbe messa al primo posto di ogni programma di buon governo secondo Schlein «invece assistiamo a reparti che si stanno svuotando e a liste l’attesa che si stanno allungando all’infinito. Questo vuol dire che chi ha le risorse da solo perché sta bene economicamente può saltare quelle liste d’attesa andando direttamente dal privato che è quello che la desta vuole. Chi solo non ce la fa, sta rinunciando a curarsi, e noi non lo possiamo accettare nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione». «Credo nella sanità pubblica territoriale e vicina ai cittadini» ha concordato Glorio.

Una questione che tocca da vicino anche le Marche. Agli operatori del settore sanitario che oggi incontrerà, Schlein ha ribadito il sostegno  del suo partito alla piattaforme rivendicative. «Siamo al loro fianco. -ha rimarcato – Anche nelle Marche vediamo la sofferenza di chi non riesce a prenotare una banale visita specialistica prima di un anno, un anno e mezzo. Questo vuol dire uccidere la prevenzione e non ce lo possiamo permettere come paese. Perciò alle operatrice e agli operatori il nostro messaggio è chiaro: siamo al loro fianco. Questo governo, che è della stessa maggioranza che governa le Marche, l’anno scorso pensava di ridurre le liste d’attesa incentivando gli straordinari. Vuol dire non aver parlato con un medico o un infermiere negli ultimi mesi, perché loro sono già sottoposti a turni massacranti. Il problema è sbloccare le assunzioni e riuscire a far riempire questi reparti perché le liste d’attesa vengano naturalmente drasticamente abbassate. Il governo dice che ci sta già lavorando, beh non c’è occasione migliore di dimostrarlo che votare insieme questa legge in Parlamento».

Poi ha toccato il tasto dolente dei salari. «LItalia è l’unico paese europeo dove i salari sono più bassi di quelli del 1990. Qual è il futuro che stiamo consegnando alle prossime generazioni? – si è domandata la segretaria dem- Un futuro di precarietà inaccettabile. Chiedo a tutti voi di sostenere la legge d’iniziativa popolare che abbiamo presentato con le altre opposizioni per istituire il salario minimo in Italia, per dire che sotto 9 euro non è di lavoro, è sfruttamento e per sostenere le organizzazioni sindacali che si stanno battendo per rinnovare i contratti scaduti. Ci sono 5 milioni di lavoratori che sono in attesa del rinnovo dei contratti con l’inflazione che ha pesato tantissimo sulle tasche delle famiglie, con la crisi energetica che ancora lascia un segno profondo, il potere d’acquisto è diminuito quindi le persone stanno facendo più fatica di prima in questa Italia la stessa in cui si capisce che le banche hanno avuto quello che il Sole 24 Ore definito un semestre d’oro +26% e 6 miliardi di utili. Non possiamo essere un paese di questo livello di diseguaglianza bisogna lavorare perché i salari possono aumentare a partire dal salario minimo. La destra ha voltato la faccia dall’altra parte, stiamo parlando di più di 3 milioni di lavoratori che sono poveri anche se hanno un lavoro. Cerchiamo di convincere il Parlamento anche se oggi noi come opposizione non abbiamo i numeri, a fare questo passo avanti a cui è favorevole secondo i sondaggi il 70% degli italiani».

Ultimo passaggio prima dei saluti sul caso Liguria. Elly Schlein ha invitato a tenere la guardia alta.« Ogni forza politica deve fare questo sforzo anche al suo interno per tenere lontano interessi sbagliati e di malaffare. – ha concluso – E’ certamente molto grave il quadro che è emerso dalle indagini della magistratura in Liguria. E questo ci ha spinto, pur da garantisti e ancor prima di una sentenza che chiarirà le responsabilità penali individuali, a dire che è assolutamente necessario d’opportuno che vi siano le dimissioni del presidente della regione Toti perché la Liguria non merita di rimanere appesa al prosieguo di queste vicende giudiziarie». Ingente il dispiegamento di forze dell’ordine, tra polizia e carabinieri, che ha blindato Corso Mazzini durante la permanenza della deputata ad Osimo.

 

 

 

L’arrivo in Corso Mazzini



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X