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L’Ascoli dopo 9 anni retrocede in Serie C.
Inutile il 2-1 sul Pisa:
ben 9.500 spettatori al “Del Duca” (Video)

SERIE B - Il Picchio si impone sui toscani, ma le dirette concorrenti non steccano: arriva l'epilogo più doloroso per una tifoseria encomiabile, che paga i pesanti errori societari in una stagione iniziata male e proseguita peggio. Sul campo segnano Botteghin e Rodriguez, nerazzurri in rete con D'Alessandro. Ternana e Bari giocheranno i playout, lo Spezia si salva direttamente


di Salvatore Mastropietro 

(in video il commento di Peppe Ercoli)

Dopo nove campionati consecutivi l’incubo è di nuovo realtà: l’Ascoli chiude la stagione al terzultimo posto e retrocede direttamente in Serie C. Davanti ad un “Del Duca” infuocato da record stagionale di spettatori (quasi 9.500) il Picchio conquista una vittoria che non serve a nulla. Sul campo arriva un 2-1 con reti di Botteghin e Rodriguez, inframezzate dal momentaneo pari di D’Alessandro. Le dirette concorrenti, tuttavia, non steccano: Ternana e Bari, rispettivamente vittoriose contro Feralpisalò e Brescia, conquistano l’accesso ai playout. Si salva direttamente, invece, lo Spezia, che compie un’impresa battendo il Venezia che in caso di vittoria avrebbe festeggiato addirittura la massima serie.

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Si conclude, dunque, una stagione travagliata che vede soccombere l’Ascoli, ma non i suoi tifosi, encomiabili anche in una sera da buio profondo vista la retrocessione. Da domani sarà il tempo dei processi verso una proprietà – contestata fin dal corteo prepartita – e una dirigenza che ha toppato praticamente tutte le scelte fino ad arrivare all’epilogo più triste, che getta nello sconforto un intero popolo. Nel finale lo striscione esposto dalla Curva è piuttosto eloquente: “Giocatori e società via dalla nostra città”.

 

valzania-vasquez-botteghinLE PREMESSE – Mister Carrera conferma praticamente tutte le attese della vigilia, tranne una: in mediana c’è Valzania al fianco di Masini e non Di Tacchio. Per il resto, in difesa Botteghin e Bellusci vincono il ballottaggio con Vaisanen. In avanti, invece, la coppia offensiva è formata da Nestorovski e Rodriguez con Caligara a ispirare in posizione da trequartista. Lato Pisa, Aquilani deve fare i conti con l’emergenza difensiva ed è costretto a schierare De Vitis al fianco di Canestrelli. Davanti c’è l’esperto Torregrossa, si accomoda inizialmente in panchina il promettente Bonfanti.

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L’esultanza di Botteghin dopo il gol del vantaggio (foto Ascoli Calcio)

PRIMO TEMPO – I bianconeri, spinti da un “Del Duca” a dir poco infuocato, partono subito con un buon piglio, pressando alto e cercando di imporre subito il ritmo. Dopo dieci minuti un po’ interlocutori arriva la prima occasione della gara con una punizione di Caligara dai venti metri ben respinta da Nicolas sul suo palo. Sul corner conseguente l’Ascoli sblocca il match: cross perfetto di Rodriguez su cui arriva l’incornata di Botteghin, che vince la marcatura di Barbieri, che non lascia scampo al portiere nerazzurro. Si accende ancora di più l’entusiasmo del popolo bianconero, che si affievolisce, tuttavia, intorno al 30′, quando comincia a diffondersi la notizia dei gol del vantaggio sia di Bari sia di Ternana. Il Pisa prova a prendere campo, facendosi vedere con un paio di cross pericolosi confezionati dalla catena mancina formata da Beruatto e D’Alessandro. Al 35′ Vasquez devia in angolo su una conclusione ravvicinata di Moreo. L’Ascoli risponde cinque minuti dopo con un timido colpo di testa di Zedadka.

carrera-giannittiSECONDO TEMPO – Reclama un rigore l’Ascoli per un intervento su Rodriguez, non giudicato falloso dal direttore di gara Rapuano. Il Pisa trova il gol del pareggio al minuto 52: D’Alessandro si accentra dalla sinistra, saltando come birilli almeno un paio di difensori bianconeri, e con un preciso tentativo destro batte un incolpevole Vasquez. L’Ascoli prova a reagire: si fa vedere Caligara al 60′ con un colpo di testa fuori misura. Carrera opera un triplo cambio al 65′: escono Nestorovski, Valzania e Falzerano (beccato dal pubblico); entrano D’Uffizi, Di Tacchio e Adjapong. Rodriguez, spostato in posizione da terminale offensivo, sfrutta subito l’opportunità: si invola verso la porta dopo una progressione di Mantovani, dribbla De Vitis e con un tocco lento ma insidioso supera Nicolas. Dopo un silent check del Var per un possibile tocco di mano di Mantovani, l’arbitro Rapuano conferma: è 2-1. Di Tacchio si fa vedere al 75′ con un colpo di testa ben controllato da Nicolas. Dall’altro lato del campo è Veloso ad avere una potenziale grande occasione, ma il suo tentativo trova la fortuita respinta di Bonfanti. Nel finale succede poco o nulla: Ascoli-Pisa termina in anticipo rispetto alle gare delle dirette concorrenti, ma dagli altri campi non cambia nulla. Dopo nove anni il Picchio è di nuovo in Serie C.

ASCOLI (3-4-1-2): Vasquez; Bellusci, Botteghin, Mantovani; Falzerano (19’st Adjapong), Masini, Valzania (19’st D’Uffizi), Zedadka (34’st Celia); Caligara (34’st Giovane); Rodriguez, Nestorovski (19’st Di Tacchio). A disposizione: Viviano, Vaisanen, Quaranta, Milanese, Streng, Duris, Tarantino. Allenatore: Carrera

PISA (4-2-3-1): Nicolas; Barbieri, De Vitis (28’st Veloso), Canestrelli, Beruatto; Marin, Valoti (28’st Tramoni); Arena, Moreo (19’st Bonfanti), D’Alessandro; Torregrossa (28’st Mlakar). A disposizione: Loria, Campani, Trdan, Touré, Piccinini, Sala, Masucci. Allenatore: Aquilani

Arbitro: Rapuano di Rimini (assistenti Mondin di Treviso e Cipriani di Empoli, quarto ufficiale Ubaldi di Roma 1, Var Gariglio di Pinerolo, Avar Pagnotta di Nocera Inferiore)

Reti: 13’pt Botteghin (A), 7’st D’Alessandro (P), 23’st Rodriguez (A)

Note: spettatori 9.408, incasso 99.285 euro (paganti 6.084 di cui 23 ospiti, euro 73.017; abbonati 3.324, rateo euro 26.268). Ammoniti Marin (P), Caligara (A), D’Uffizi (A). Recupero 2’+

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