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«Suo figlio ha investito una donna»,
ma la 70enne non ci casca:
«Risolvetela direttamente con lui»

ANCONA - Continua la truffa dei finti carabiniere e avvocato. La signora ha risposto a tono quando, dopo averle suonato al citofono, hanno provato senza riuscirci a raggirarla chiedendole del denaro

E’ stato contattato al telefono, nel pomeriggio, da un fantomatico maresciallo dei carabinieri che lo ha ‘convocato’ alla caserma dell’Arma di via Piave, per ritirare degli atti.
All’uomo, un 40enne anconetano al quale è stato riferito di non poter dare dettagli ulteriori se non di persona, è stato anche chiesto di non riagganciare la chiamata durante il tragitto, in modo tale da rimanere sempre in contatto e potergli fare aprire dal piantone una volta che sarebbe arrivato.
Nel frattempo però, mentre il 40enne andava in caserma, il complice del fantomatico maresciallo si è diretto al portone dell’abitazione della madre e, suonando alla porta, si è presentato come il ‘fantomatico’ avvocato di una signora che era stata investita proprio dal figlio e che, per evitare la denuncia e guai più seri per il 40enne, se l’avesse fatto salire, si sarebbero potuti accordare con una somma di denaro.
La donna, una 70enne, non ci è però minimamente cascata e, anzi, al citofono ha risposto prendendoli in giro: «Io non mi impiccio. Potete aspettarlo lì sotto e risolverla direttamente con lui quando arriva».
Nel frattempo il figlio ha raggiunto la Stazione dei Carabinieri di via Piave e, una volta presentatosi, è venuto a sapere che nessuno lo aveva chiamato. Preoccupato ha chiamato la madre la quale gli ha riferito che i truffatori avevano suonato al citofono, ma che li aveva sistemati essendo ormai informata di tutte le truffe che girano negli ultimi tempi.
Il consiglio è di mantenere sempre alta l’attenzione come fa la signora.

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