La Fondazione Pergolesi Spontini ha chiuso il bilancio dell’esercizio finanziario 2023 con un giro d’affari cresciuto rispetto al 2022 portandosi a 3.000.000 euro; nel 2022 il bilancio fu di 2.800.000 euro, nel 2021 di 2.200.000, nel 2020 di 1.850.000 euro. È un chiaro segnale della ripresa dell’attività teatrale, – sottolinea una nota ddella Fondazione – vicina ai valori storici, dopo i difficili anni della pandemia. I dati sono tratti dal bilancio sociale e consuntivo 2023 della Fondazione Pergolesi Spontini, approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea Generale dell’ente. Nella stessa seduta, l’Assemblea ha deciso di destinare l’avanzo di esercizio di € 22.088,45 ad incremento del patrimonio della Fondazione.
Tra i “numeri” dell’ente fondato dai Comuni di Jesi e di Maiolati Spontini, e di cui i Comuni di Monsano, Morro d’Alba e San Paolo di Jesi sono partecipante aderenti, con la Camera di Commercio delle Marche partecipante sostenitore, spiccano quelli legati alle attività teatrali, di produzione diretta e di ospitalità, e alla formazione delle giovani generazioni di spettatori, con importanti ripercussioni sull’occupazione. Più numerosi e più corposi sono stati gli eventi programmati al Teatro Pergolesi, sia quelli ospitati (Lo Sberleffo, Stagione Sinfonica, Stagione di prosa ecc.) sia quelli prodotti dalla Fondazione Pergolesi Spontini (come la Stagione lirica e il Festival Pergolesi Spontini).
Nel 2023 sono stati 702 i lavoratori impiegati a vario titolo negli spettacoli e nelle produzioni, di cui 602 artisti contrattualizzati; le giornate lavorative erogate sono state in totale 10.505 (erano 9.737 nel 2022). Per le attività di produzione lirica diretta, tra Festival Pergolesi Spontini e Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, sono state realizzate 54 date di spettacolo (nel 2022 furono 51). Nel 2023 sono stati 115 gli eventi aperti al pubblico (tra prodotti e ospitati), per un totale di 34.108 spettatori. Ben 10.592 studenti di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di II grado, sono stati coinvolti in progetti educativi (n. 3524), visite guidate (n. 479) o hanno partecipato con la propria classe o la propria famiglia alle diverse proposte di spettacolo rivolte ai ragazzi e ai giovani (n. 6.589). E 2.851 visitatori (libera utenza, aziende, gruppi organizzati) hanno partecipato a visite guidate, itinerari e percorsi inclusivi per conoscere il Teatro, le Sale Pergolesiane e la città di Pergolesi.
Dal punto di vista delle entrate, il 68 % viene da enti pubblici, il 2 % da sponsor/erogazioni liberali/altri contributi da privati, il 5,5% da incassi netti di biglietteria ed il 24,5% da ricavi da coproduzioni, servizi teatrali, realizzazione allestimenti conto terzi, noleggi, vendite, diritti d’autore e sopravvenienze attive. Sono proseguiti i progetti di welfare culturale (“Social Opera” e “Opera accessibile”) che coinvolgono scuole, associazioni, realtà socio-sanitarie, grazie ai quali la Fondazione promuove inclusione, benessere e conoscenza del teatro. Notevole il lavoro di ricerca musicologica su Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini, con la pubblicazione di una nuova edizione critica dell’opera “Lo frate ‘nnamorato” di Pergolesi nell’ambito dell’Edizione Nazionale delle Opere di Pergolesi, mentre per Spontini la Fondazione è stata impegnata nella revisione musicologica dell’opera “Alcidor”.
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