I Comuni di Fabriano e Sassoferrato esprimono apprezzamento per la decisione della Giunta regionale e dell’Assessorato all’Ambiente di sostenere la proposta formulata dai rispettivi sindaci Daniela Ghergo e Maurizio Greci di chiedere al Ministero per l’Ambiente, attraverso il Consiglio regionale, di avviare la procedura dell’Iniziativa pubblica per il parco eolico sul Monte Miesola. Le due amministrazioni comunali, che la scorsa settimana hanno già provveduto ad inoltrare la documentazione tecnica istruttoria richiesta dall’autorità procedente, avevano già espresso profonda preoccupazione per la realizzazione dell’impianto eolico – che prevede l’installazione di otto pale eoliche alte 200 metri nel Comune di Sassoferrato e due nel Comune di Fabriano – ritenendo che il progetto abbia un impatto gravemente pregiudizievole sul territorio montano e sui suoi residenti.
«I due sindaci avevano quindi rivolto al Consiglio regionale delle Marche la richiesta, da inoltrare al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – ai sensi dell’art. 24bis del D.Lgs. 152/2006 – di disporre l’Inchiesta Pubblica per la fase di consultazione relativa alla Valutazione Impatto Ambientale del progetto al fine di discuterne e approfondirne gli impatti in un contesto di piena ed effettiva partecipazione delle comunità coinvolte» si legge in una nota a firma congiunta dei due Comuni.
«L’adesione della Giunta regionale alla richiesta che abbiamo rivolto al Consiglio regionale affinché solleciti il Ministero per l’Ambiente ad adottare la procedura dell’Iniziativa Pubblica – spiegano i sindaci di Fabriano, Daniela Ghergo e di Sassoferrato Maurizio Greci – va nella direzione da noi auspicata e rafforza la nostra posizione in ordine all’opportunità di un dibattito che coinvolga tutti i soggetti coinvolti e dia voce ai territori interessati da questo progetto. Le nostre amministrazioni sono a favore delle energie rinnovabili, ma ritengono necessaria una regolamentazione legislativa che consenta ai territori interessati dai progetti di impianti di energie alternative di individuare le aree idonee sul proprio territorio, evitando che esso venga deturpato in modo irrimediabile. Auspichiamo che la Giunta Regionale e l’Assessorato all’Ambiente si facciano promotori di modifiche normative che tutelino i territori delle aree interne e montane, che sono le più interessate, e che il Consiglio Regionale dia seguito alla nostra richiesta, da rivolgere al Ministero, affinché adotti la procedura di iniziativa pubblica».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati