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Diniego per la Festa dell’Unità,
il caso finisce in Parlamento

SENIGALLIA - Il Pd Marche, provinciale e locale ieri ha convocato una conferenza stampa urgente per annunciare che non intende arrendersi, in difesa dei propri diritti e a garanzia di un equilibrato confronto democratico. Il senatore marchigiano Pd Francesco Verducci lo porterà all'attenzione di Palazzo Madama

Un momento della conferenza stampa di ieri ai giardini Morandi di Senigallia

 

Pd Marche, provinciale e di Senigallia contro il doppio diniego del sindaco Massimo Olivetti: il primo per la location della Festa dell’Unità, il secondo per il sit in sul tema della sicurezza dal rischio idrogeologico. «Negato il confronto democratico» hanno sottolineato ieri i dem che hanno convocato una conferenza stampa urgente. «Il sindaco Olivetti, espressione di una giunta di centrodestra, infatti, ha negato per ben due volte l’occupazione del suolo pubblico per lo svolgimento della Festa dell’Unità regionale e provinciale, prevista per la seconda metà di luglio, e per una manifestazione sul tema della sicurezza dal rischio idrogeologico del fiume Misa, programmata per lo scorso sabato 18 maggio, vicino all’ex Ponte Garibaldi. Azioni che, di fatto, hanno ostacolato l’attuazione di due iniziative politiche di rilievo regionale oltre che locale» sintetizzano in una nota.

Giovanni Margiotta era presente alla conferenza stampa in rappresentanza della Federazione di Ancona. «Nonostante le immediate rassicurazioni informali del sindaco si sono attesi poi ben 50 giorni prima di formalizzare il diniego formale.- ha detto – È sembrata palese la volontà di attendere la concomitanza con altri eventi per prendere una qualsiasi scusa. Le feste dell’Unità non sono solo meeting di Partito ma anche un’occasione per far conoscere i territori ad un vasto pubblico, soprattutto in una Festa che voleva essere regionale. Il sindaco però è disposto a sacrificare la promozione del territorio per i personali scopi politici di parte».

«Il sindaco Olivetti in poche righe ha liquidato la questione Festa Unità con la scusa di altri eventi estivi concomitanti. Quindi il sindaco vorrebbe farci credere che in piena estate, in una città turistica come Senigallia, non possano coesistere più eventi in luoghi diversi?» si è domandata la segretaria regionale Pd Marche, Chantal Bomprezzi. «Stessa filastrocca per la manifestazione a difesa del fiume pensata insieme con le altre forze di coalizione – ha aggiunto il segretario Pd Senigallia Massimo Barocci – A nostro avviso ci si nasconde dietro norme e regolamenti per mascherare un disegno, ormai divenuto piuttosto chiaro, di ostracismo politico. Continueremo a batterci contro questo assurdo diniego». «È sempre più evidente che il moderato e civico sindaco Olivetti sia in realtà espressione della destra più estrema – ha concluso il capogruppo Pd Senigallia in Consiglio comunale Dario Romano – Il 28 maggio continueremo la nostra protesta in Consiglio comunale e invitiamo tutti i cittadini a partecipare». Il Partito Democratico ha fatto sapere che non intende arrendersi, in difesa dei propri diritti e a garanzia di un equilibrato confronto democratico: «La questione è stata sollevata anche al Partito nazionale, annunciata un’azione parlamentare da parte del Senatore marchigiano Pd Francesco Verducci».

 

Alla protesta si è aggiunta a distanza anche la voce del capogruppo regionale del Pd, Maurizio Mangialardi. «Impedendo l’organizzazione di iniziative al di fuori del cartellone estivo, l’Amministrazione Olivetti ammette di non essere in grado di governare una città che ha sempre fatto dell’accoglienza e della gestione di tanti eventi il suo principale punto di attrazione verso il territorio. Ma fin qui, verrebbe da dire, nulla di nuovo rispetto a quanto abbiamo visto negli ultimi quattro anni. Il problema è che questa inadeguatezza, oltre ad arrecare danno all’economia di Senigallia, oggi finisce per menomare la vita democratica. La questione non è solo negare al Partito Democratico di svolgere la sua tradizionale festa estiva, segnale comunque pessimo sotto l’aspetto politico e istituzionale, visto che si priva la principale forza di opposizione di un’occasione di dialogo e confronto con la città sui temi nazionali, regionali e comunali, ma ha un’accezione ben più ampia. Le nuove linee guida varate dalla giunta comunale, infatti, vanno a silenziare ogni voce diversa da quella dell’Amministrazione. E non si tratta necessariamente di vietare manifestazioni politiche, ma persino iniziative di carattere sociale, ludico e culturale che non abbiano l’imprimatur del sindaco o dei suoi assessori» ha sottolineato il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.

Che poi è tornato a difendere l’operato del suo partito: «Voglio ricordare che le nostre feste non hanno mai causato disagi alla città né danneggiato gli eventi ospitati da Senigallia, tanto è vero che spesso si sono svolte addirittura in concomitanza del Summer Jamboree. Semmai è vero il contrario: portando tanti iscritti, militanti e simpatizzanti da ogni parte delle Marche, le feste del Partito Democratico sono state sempre anche un grande evento popolare a vantaggio delle attività del centro storico» ha concluso Mangialardi.

 

«Festa dell’Unità, ci hanno negato l’occupazione del suolo pubblico»

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