«Stati Uniti d’Europa è l’unica alternativa credibile a questo governo», parola di Bobo Craxi. Il segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, oggi con il suo tour elettorale è passato ad Ancona per supportare il candidato della lista Stati Uniti d’Europa Tiziano Busca. Interventi a tutto campo, quelli del leader socialista, dalla guerra in Ucraina e Medio Oriente al ricordo di Matteotti, ma non prima di aver ricordato il ruolo della nostra Regione nella competizione elettorale. «Le Marche hanno una lunga tradizione socialista e su questa noi puntiamo per dare uno scossone al governo di destra. Tiziano Busca è uno dei migliori uomini che la nostra lista potesse offrire, per competenze e conoscenza del territorio» ha detto Craxi.
«Ho partecipato ieri alla commemorazione del centenario dell’assassinio di Matteotti. Noi siamo gli eredi politici di quel martirio e dell’idea che persino Matteotti parlasse, già all’epoca, di Stati Uniti d’Europa, della possibilità concreta di realizzare quello che ai tempi appariva solo come un sogno irrealizzabile» ha sottolineato Craxi, sostenendo poi la necessità di porre un freno deciso ai venti di guerra, poiché «non è possibile prolungare in eterno i conflitti solo perché non sappiamo come risolverli senza utilizzare le armi». Occorre dunque riportare le nazioni al dialogo, nell’ottica di negoziare una pace «oggi più che mai necessaria e tornare ad occuparci della nostra Casa Comune, del Mediterraneo come area naturale di sbocco commerciale per il nostro Paese». Non è mancata, inoltre, la stoccata alle forze di centrosinistra, in particolare al Pd, accusate di «non riuscire a creare una rete, una visione d’insieme che riporti la sinistra sulla strada del sentimento di democrazia e di pace». Per Craxi, occorre dunque ragionare su un concetto più ampio, che comprenda forze tradizionalmente liberali.
Sulla stessa lunghezza d’onda è la visione di Tiziano Busca, che ha messo in evidenza come «Stati Uniti d’Europa rappresenta una minoranza di elettori, è vero. Ma è anche vero che rappresenta una forza politica stimolante, se non sul piano elettorale certamente su quello delle idee, dei valori storici della sinistra. Grazie a questi valori ci proponiamo come forza di dialogo europea, con un obiettivo ben preciso: la pace». C’è, infine, il rammarico per il grande problema dell’astensionismo: «Ho il timore che l’affluenza a questa tornata sarà inferiore del 50%. Ciò significa una cosa sola: crisi democratica. Dalle crisi come questa si può uscire, ma occorre uno sforzo significativo da parte delle istituzioni e delle forze politiche stesse» ha concluso Bobo Craxi.
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