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Iscrizione a rischio dell’Ancona:
“rivolta” dei tifosi sotto la sede
(Foto-Video)

CALCIO - Centinaia di ultras si sono dati appuntamento alla Baraccola. Lancio di fumogeni contro l'edificio all'interno del quale si trovano l'amministratore delegato Roberta Nocelli e l'allenatore Roberto Boscaglia, scortati dalla polizia
Tensione tra i tifosi sotto la sede dell'Ancona

Polizia e tifosi davanti alla sede societaria dell’Ancona in via Schiavoni

di Andrea Cesca e Antonio Bomba 

Si sono radunati in serata i tifosi dell’Ancona davanti alla sede societaria in via Schiavoni.
Sul posto sono arrivate in sirena Volanti della polizia e Reparto Mobile, con agenti della Digos, a seguito del lancio di fumogeni finiti su alberi, prato e tetto dell’edificio all’interno del quale si trovano l’amministratore delegato Roberta Nocelli e l’allenatore Roberto Boscaglia.

Tifosi in via Schiavoni

Quelli che si stanno vivendo, sono momenti concitati. Infatti, comincia con grave ritardo la corsa contro il tempo dell’Ancona calcio. All’ora di pranzo si diffonde la voce che mancano i pagamenti degli stipendi di marzo e aprile (si parla di cinquecentomila euro), requisito indispensabile per presentare la richiesta di iscrizione al campionato di Serie C entro la mezzanotte del 4 giugno. Passano poche ora e arrivano le dimissioni dell’addetto stampa, Paolo Papili.

Sotto alla sede societaria di via Schiavoni arrivano i primi tifosi, scende l’amministratore delegato Roberta Nocelli affiancata dal preparatore atletico Alberto Virgili, c’è anche l’allenatore Roberto Boscaglia che ha guidato la squadra alla salvezza. «La devo iscrivere per lo meno in Serie D, la devo salvare per forza» fa la Nocelli agli ultras che reclamano chiarezza. Ma chi ce lo ha portato questo? chiede un tifoso in riferimento a Tony Tiong: «E’ la prima volta che non rispetta una scadenza» replica Nocelli.

Di Tony Tiong si sono perse le tracce da mesi, nel capoluogo dorico sono rimbalzate le voci di un interessamento dell’imprenditore malese per l’Hellas Verona, ma lo stesso Tiong attraverso un comunicato diramato una settimana fa ha dichiarato che «l’US Ancona non è in vendita». Il suo braccio destro (così Toni Tiong aveva definito Mauro Canil in una delle sue ultime apparizioni) non rilascia dichiarazioni da tempo. Di Roberto Ripa che aveva fatto da tramite per il passaggio delle quote societarie da Mauro Canil a Toni Tiong non si sente più parlare da tempo.

Ad attendere Tony Tiong da svariati mesi c’è pure il primo cittadino di Ancona, il sindaco Daniele Silvetti che si è prodigato per la realizzazione della cittadella dello sport, progetto ambizioso e costoso. L’amministrazione comunale si è impegnata, ma la firma è stata sempre rimandata dallo stesso Tiong con svariate giustificazioni.

(foto Giusy Marinelli)

Il Reparto Mobile in via Schiavoni

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