Sono 6.573 i voti che Graziella Ciriaci, imprenditrice fermana, candidata di Forza Italia, ha ottenuto alle elezioni europee nella circoscrizione Italia Centrale. Nelle Marche si è classificata al secondo posto dietro Antonio Tajani con 4.416 voti. «Ogni voto espresso – commenta Ciriaci – è per me un segnale della vostra grande fiducia. Il vostro incoraggiamento di questi mesi mi ha spinto a dare il massimo per rappresentarvi al meglio con quella che definisco l’audacia della speranza. La speranza di fronte alle sfide ed alle incertezze, la speranza di fronte ai nuovi obiettivi che ho sempre cercato e cercherò di portare a termine fino in fondo, sia come imprenditrice che in politica».
Ciriaci ringrazia tutti coloro che hanno scelto di votarla: «Grazie a tutti voi che avete creduto in me, nel nostro progetto e nel progetto di Forza Italia, il cui risultato nazionale è frutto del lavoro di tanti che, come me, sono scesi in campo per un’Europa più prospera, giusta, moderna ed efficiente. Sono estremamente fiera del percorso intrapreso per il bene del mia amata regione e dei territori che ho avuto modo di conoscere, territori in cui ho percepito ancora più forte l’amore per il lavoro, la solidarietà, la tolleranza e il rispetto per la vita. Siete voi che con il vostro sostegno, insieme a quello della mia famiglia e dei miei collaboratori, siete riusciti a darmi la forza e la determinazione per continuare a lottare per i nostri ideali e per i valori che sono il faro del nostro partito, in cui ho, da sempre, creduto. Non c’è niente di impossibile per coloro che sognano in grande e lavorano con passione. Con questo spirito, continueremo a lavorare per realizzare i nostri obiettivi comuni, senza mai perdere di vista l’importanza del nostro impegno collettivo per il Bene comune. Il futuro è nelle nostre mani, e insieme sono certa che possiamo realizzare grandi cose. Ai miei uomini e donne che votandomi hanno dimostrato di credere al mio progetto politico nel partito di Forza Italia per dare voce in Europa ai territori delle Marche, del Lazio, dell’ Umbria e della Toscana, va un semplice ma di sentito grazie di cuore».
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