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L’anfiteatro apre con i suoi 780 posti
e dà il via alla stagione estiva

ANCONA - Rimasto chiuso per 12 anni, si inizia il 21 giugno. Il sindaco Daniele Silvetti: «Una tappa importante che caratterizzerà il percorso dell’estate degli anconetani e non solo»

L’anfiteatro romano (Archivio)

Torna a nuova vita, a partire dal 21 giugno, l’Anfiteatro romano che ospiterà una serie di eventi e una nutrita programmazione che si protrarrà per tutta l’estate.
Con i suoi 780 posti resi disponibili dopo i lavori di risistemazione degli spazi, l’Anfiteatro accoglierà incontri e rappresentazioni di alto livello.
Dopo i primi interventi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro Urbino, l’Amministrazione comunale ha programmato per l’Anfiteatro romano un’altra serie di opere di manutenzione delle strutture presenti in loco. L’anfiteatro sarà dunque lo scenario di una serie di rappresentazioni diverse, oltre a quelle dei Teatri antichi uniti (Tau).
Programmazione, dunque, che inizia venerdì 21 e sabato 22 giugno, con gli appuntamenti di Popsophia, che proporrà la prima edizione di Ankoneide, promossa da Comune di Ancona e Regione Marche. Il calendario prevede due philoshow di filosofia e musica per celebrare la data simbolica del solstizio d’estate. Le due serate saranno dedicate rispettivamente al momento di passaggio che segna l’inizio della stagione estiva e alla figura iconica e rivoluzionaria di Raffaella Carrà.
A luglio sarà la volta di Ancona Jazz, che partirà martedì 16 luglio all’Anfiteatro con il quartetto del pianista e cantante Sergio Cammariere, allargato al violoncello di Giovanna Famulari. Il calendario poi prosegue.

«Avevamo annunciato un’estate ricca e intensa – ha detto il sindaco, Daniele Silvetti – e la nostra proposta si concretizza non solo con la ricchezza dei contenuti, ma anche con contenitori di particolare pregio, come l’Anfiteatro, che siamo orgogliosissimi di riaprire a tutte le persone che ci verranno a trovare e che renderanno viva e vitale la città di Ancona.
Ringrazio la sovrintendente architetto Cecilia Carlorosi – ha aggiunto – perché ha subito manifestato una grandissima disponibilità, comprendendo l’importanza di questo momento di restituzione alla città di uno spazio, non solo fisico, ma soprattutto profondamente identitario per Ancona, di cui è cuore pulsante. Si è creata subito su questo tema una cinghia di trasmissione molto intensa e un piccolo assaggio lo abbiamo avuto con la rappresentazione dello scorso settembre: un primo passo in quella direzione che oggi si concretizza con un cartellone di eventi culturali e musicali, sicuramente una tappa importante che caratterizzerà il percorso dell’estate degli anconetani e non solo. Tutto ciò si realizza grazie al lavoro e alla collaborazione di soggetti storici. L’Anfiteatro rappresenta un triangolo formidabile per Ancona, insieme con la Mole Vanvitelliana e con l’Arena del Mare, che va a caratterizzare un percorso ideale all’interno della città. Questa è una prima edizione, che abbiamo fortemente voluto, e che la dice lunga sulla qualità dei nostri rapporti con le istituzioni, con la Soprintendenza e anche con il Demanio, con cui stiamo portando avanti percorsi di condivisione per la riapertura di spazi importanti della città».

«Sicuramente la riapertura dell’anfiteatro romano, rimasto chiuso per dodici anni – ha detto Giovanni Seneca, direttore artistico del Festiva Adriatico Mediterraneo -, è un evento epocale per Ancona. Ritorna alla città uno spazio molto bello e questo ci rende felici. L’edizione 2024 di Adriatico Mediterraneo avrà come focus la Grecia».
«L’impossibilità di utilizzare l’anfiteatro romano è stata per tredici anni una ferita incomprensibile – ha aggiunto Gilberto Santini – direttore Amat -, perché quello era il luogo in cui i Teatri Antichi Uniti (che da più di vent’anni attraversano le Marche e uniscono in un ideale itinerario il senso della storia in diverse città) si proponevano ad Ancona. La città per tredici anni non è stata inclusa nel programma dei Tau. Plauso quindi al sindaco Silvetti e all’Assessore Bertini, perché con tenacia hanno raggiunto il risultato. In questo che è il più grande teatro del Tau portiamo quest’estate due opere con grandi nomi».

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