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Passetto: riapre la scalinata a destra.
Al via il cantiere per la parte sinistra

ANCONA - La si potrà usare da domani, venerdì, a partire da mezzogiorno

La scalinata destra del Passetto

Sarà riaperta domani, venerdì a mezzogiorno, la parte destra della scalinata a mare del Passetto.
«Si è trattato di un lavoro complesso – spiega il Comune -, portato a termine in sinergia con l’impresa e i progettisti, sulla base dei criteri del restauro conservativo e filologico. A partire dal mese di luglio sarà cantierizzata la parte sinistra della scalinata, con un investimento complessivo di 1,1 milioni di euro. La scalinata sarà illuminata provvisoriamente, fino alla fine dei lavori, grazie alla fornitura di pali per la pubblica illuminazione da parte di Anconambiente»
La riqualificazione della scalinata monumentale del Passetto rientra tra gli obiettivi strategici dell’Amministrazione comunale, «che rispetta il cronoprogramma stabilito a inizio anno, che prevedeva la riconsegna ai cittadini della scalinata di destra a scendere per l’inizio dell’estate 2024.
La scalinata, «mai manutentata a partire dagli anni ’30 del ‘900, rappresenta un unicum nel suo genere. I lavori si sono resi necessari per porre rimedio ai fenomeni di degrado progressivo e per mettere in atto interventi di rinforzo e di sostituzione di componenti degradati».
L’analisi dei dati raccolti preliminarmente attraverso una serie di tecniche scientifiche «ha mostrato che non sono presenti significative problematiche di natura statica, in quanto le strutture murarie risultano solide e ben costruite. Le manifestazioni di degrado più rilevanti – prosegue – riguardano il deterioramento dei materiali lapidei che, costantemente esposti all’azione di agenti atmosferici anche di notevole intensità, hanno perso in molti casi la loro consistenza, presentandosi erosi, al punto tale da determinare a volte delle vere e proprie lacune all’interno del tessuto murario».

I lavori al Passetto (Archivio)

«Per dimensioni e destinazione d’uso – si legge nella relazione generale del progetto esecutivo – la scalinata a mare, più che un monumento, si configura come una vera opera monumentale, un imponente lavoro di ingegneria, insieme celebrativo e funzionale, che porta la firma dello stesso architetto Guido Cirilli, progettista del vicino Monumento ai Caduti, che segna il punto di partenza della discesa a mare per chi viene dalla città. Di fronte a un tema così peculiare, il progetto di riqualificazione non poteva che partire da una approfondita conoscenza del sito, dell’opera in sé stessa e dei suoi rapporti con il contesto».
Per quanto riguarda la scelta dei materiali lapidei e dei leganti utilizzati per la costruzione della scalinata, alcuni dei quali presentavano fenomeni di erosione e di degrado evidente, è stato condotto, insieme con la Soprintendenza, uno studio per conoscere le caratteristiche fisico-chimiche dei materiali presenti e per individuare, di conseguenza, i materiali da utilizzare per eventuali integrazioni. Dalle analisi è emerso che i campioni analizzati sono identificabili come rocce carbonatiche, molto compatibili con la pietra bianca proveniente dalla cava delle Cesane in provincia di Pesaro-Urbino.
Gli interventi da realizzare «sono stati suddivisi in tre gruppi, corrispondenti alle tre fasi di un intervento conservativo: la pulitura, che comprende la rimozione della vegetazione superiore, delle patine, dei graffiti e di tutti quegli elementi che non fanno parte dell’architettura originaria; il consolidamento, che prevede ad esempio l’integrazione di parti mancanti e gli interventi sui giunti; la protezione, finalizzata al mantenimento dello stato di pulizia raggiunto e ad allontanare nel tempo la formazione di nuovi fenomeni di degrado».

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