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Antenna di via Molino Mensa:
il comitato di quartiere
presenta ricorso al Tar

OSIMO - La portavoce Silvia Travaglini: «Richiesta la sospensione dei lavori. Attendiamo la decisione dei giudici amministrativi»

L’antenna

Nel corso della conferenza stampa odierna presso il ristorante Ada di Osimo, il comitato spontaneo di cittadini del quartiere di Via Molino Mensa ha comunicato di avere presentato ricorso avanti al tribunale del Tar Marche, con l’assistenza legale degli avvocati Giorgio Benedetti ed Emanuele Silvi, contro il provvedimento con cui il Comune di Osimo ha autorizzato l’installazione dell’antenna 5G di Via Molino Mensa.
«È stato premesso che il comitato non ha alcuna connotazione politica – fa sapere Silvia Travaglini, portavoce e rappresentante del comitato spontaneo -, che il ricorso è stato presentato lo stesso giorno (martedì 11 giugno) in cui l’impresa ha iniziato i lavori di installazione del palo di supporto dell’antenna e che le ragioni della contestazione sono legate alla ritenuta illegittimità del sito prescelto. Nel corso della conferenza – aggiunge -, il comitato e l’avvocato Emanuele Silvi hanno anzitutto precisato che l’area su cui insiste l’impianto non è privata, ma è di proprietà del Comune di Osimo, il quale l’ha concessa in locazione ad un privato con contratto che ha durata di 9 anni rinnovabili. Il comitato ritiene poi che l’area in cui l’antenna è stata collocata – ribadisce – non sia un sito idoneo per l’installazione, visto che si tratta di un’area verde attrezzata, sulla quale è vietato installare impianti radioelettrici. Inoltre l’area in questione è pure adiacente a siti sensibili frequentati ogni giorno da numerosi bambini e ragazzi (impianto sportivo Santilli, Centro Aquilone, area giochi): sia il regolamento comunale che la legge regionale 12/2017 (Disciplina Regionale impianti radioelettrici) prevedono che per l’installazione di nuovi impianti debbano essere privilegiate aree ed edifici pubblici possibilmente non in prossimità di siti sensibili. Questi sono i punti salienti del ricorso presentato dai cittadini avanti al Tar Marche, con richiesta di sospensione dei lavori. Si attende dunque – conclude – la decisione dei giudici amministrativi, confidando nell’accoglimento del ricorso».

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