«Siamo di fronte al ricongiungimento di quello che era sino a pochi mesi fa il movimento delle Liste civiche di Osimo dopo un periodo di separazione molto temporaneo – solo di quattro mesi».
E’ Dino Latini, presidente del Consiglio regionale delle Marche e fondatore dei movimenti civici ‘senzatesta’ a tentare di stemperare le polemiche che hanno avvolto l’apparentamento elettorale tra il candidato sindaco Francesco Pirani (Liste civiche-Fratelli d’Italia), chiamato al ballottaggio del 23 e 24 giugno con la competitor Michela Glorio (centrosinistra-M5S-civiche), e Sandro Antonelli. Quest’ultimo, candidato sindaco della coalizione civica, non ha superato lo scoglio del primo turno. Antonelli, già scelto come candidato sindaco delle Liste civiche Osimo con le Primarie 2023, aveva ‘strappato’ a 4 mesi dalle Comunali, mettendosi alla testa di uno schieramento composto da 7 liste civiche, sostenuto senza simboli anche da Forza Italia, Lega e Azione. Il centrodestra si è diviso nel sostegno tra i due candidati sindaci. Domenica scorsa dopo giorni di trattative, fatta eccezione per Civici Civitas-Azione per il secondo turno di voto tutte le altre 6 liste antonelliane hanno sottoscritto il patto con Pirani, di fatto rientrando nell’alveo originario dei movimenti civici fondati da Latini nel 1992. «Le anime delle liste civiche sono tornate a vivere insieme, come del resto avevano fatto per quasi trent’anni, ed è quindi questo un fattore molto naturale, visto che le indicazioni e il modo di lavorare era sempre stato lo stesso. Adesso – spiega in una nota Latini – dopo la breve separazione di questi ultimi mesi, si torna a lavorare politicamente in una casa comune. Personalmente mi ritengo un gregario che sta agendo sempre in funzione del candidato a sindaco Francesco Pirani e quindi cerco di tirare, con tutti gli altri, il gruppo affinché domenica e lunedì si torni a votare e si esprima il voto proprio a Francesco Pirani. Con questo apparentamento esprimo la massima soddisfazione che gli altri amici delle Liste civiche siano tornate insieme a noi» chiude il presidente del Consiglio regionale.
Si difende dalle critiche più o meno velate che gli sono state rivolte, argomentando la sua scelta di aderire all’accordo elettorale Pirani-Antonelli, Achille Ginnetti. Il leader di ‘Progetto Osimo’ e ‘Osimo Futura’ di area riformista, due delle 6 liste della coalizione di Antonelli che hanno scelto l’apparentamento con le Liste civiche -FdI per il ballottaggio, replica alle critiche mosse dal centrosinistra. «Care compagne e cari compagni, non vi sembra che state esagerando? Il fango che mi state tirando addosso rafforza l’idea di aver compiuto la scelta giusta: meglio con Pirani che con chi è capace di tanta cattiveria che qualifica chi la fa e non chi la riceve. – esordisce in un lungo post sui Social, il medico ed ex consigliere comunale – Ma non vi pare che state usando toni molto sopra le righe, a volte anche offensivi e calunniosi nei miei confronti? Anche nella sfera personale e professionale? Su questi due ultimi aspetti non esiterò ad andare per vie legali se ricorressero gli estremi. Comprendo che vi ci impiccia che Pirani e Antonelli si siano alleati alla luce del sole» ipotizza.
«Volete sapere perché ho aderito a questo accordo? Perché non voglio che Pugnaloni continui a fare il sindaco, per interposta persona, per altri 5 anni. Perchè mentre voi sbraitate che Ginnetti “si allea coi fascisti” ho assistito in 5 anni di Consiglio comunale molto spesso a un comportamento autoritario, intollerante e irrispettoso da parte del sindaco. Atteggiamenti e comportamenti dittatoriali anche in giunta, come ampiamente e dettagliatamente riferitomi dalla vice sindaca, quando all’indomani della mancata indizione delle Primarie mi è venuta a portare il suo appoggio per la mia candidatura a sindaco» aggiunge Achille Ginnetti. «Care compagne e cari compagni come mai oggi gridate allo scandalo, nel 2014 quando molti di voi, tra cui Michela Glorio e tanti altri, erano candidati nelle liste di Pugnaloni che ha vinto per 2 voti grazie alla presenza nelle vostre file di Maria Grazia Mariani coordinatrice osimana di Fratelli d’Italia? (Mariani eletta nel 2014 con una lista civica, ha lasciato la maggioranza Pugnaloni pochi mesi dopo l’elezione entrando nel gruppo misto-Ppo ed è diventata portavoce di FdI solo nel 2019, ndr). Infine quasi-compagni di Energia Nuova, anche loro molto attivi nell’anti-Ginnetti, vi siete domandati perché il vostro capogruppo si sia candidato con Sandro Antonelli e le vostre 2 assessore hanno preso le distanze da Pugnaloni? Parlateci, sicuramente vi apriranno gli occhi» conclude Achille Ginnetti.
Cerca di chiarire invece la posizione del centrosinistra, l’ex capogruppo del Pd, Diego Gallina Fiorini, rieletto in Consiglio comunale anche in questa tornata amministrativa. «Breve riflessione sulla situazione politica osimana, indipendentemente da come andrà il ballottaggio (vinca il migliore), dove la scelta spetterà unicamente alle cittadine e ai cittadini. Posso dire però che quello che sta succedendo sta disgustando proprio quei cittadini chiamati al voto e che, non a caso, disertano sempre di più le urne.- scrive su Fb Gallina Fiorini – Per carità, il “voltagabbanismo” è una pratica antica e cambiare idea anche spesso e in poco tempo non è vietato dalla legge, anzi va molto di moda, per quanto risulti una presa per i fondelli ai tanti elettori giudicati forse smemorati e a cui si chiede-sempre più- di ragionare solo con la pancia. Quello che personalmente mi disgusta, non è l’apparentamento tra due candidati a sindaco, del tutto legittimo, quanto il modo con cui è maturato.- sottolinea Gallina Fiorini – Due candidati in contrapposizione tra loro che si apparentano più per convenienza che per identità di vedute e di programma (e fin qui, direbbe qualcuno, sai che novità?). Uno dei due, qualche mese fa, esce da un movimento civico, sostiene di essere stato cacciato in malo modo, viene chiamato dagli altri traditore e in campagna elettorale dichiara di voler combattere quel modo di fare politica, ma poi alla fine ci si allea insieme come se nulla fosse. Tutto ok? Tutto ok».
Non basta. L’ex capogruppo consiliare osserva inoltre che «l ‘altro suo alleato, da consigliere comunale dei Democratici di Sinistra passa alle Liste civiche, viene ben premiato politicamente per questo, poi le abbandona sul più brutto quando queste perdono le elezioni. Flirta con il centrosinistra regionale (vedi Ceriscioli) e osimano (ma solo a patto di fare il sindaco) e ora che da buon marinaio sente che il vento tira a destra, torna alla casa madre civica in compagnia dei nuovi Fratelli d’Italia. S’erano tanto odiati e ora si amano di nuovo, senza un programma condiviso, ma semplicemente-dicono- per mandare a casa Pugnaloni (e forse anche Latini…pensano…poveri illusi), e snobbando invece la reale candidata a sindaco (c’è una leggera vena di maschilismo?). Invece loro sono sempre gli stessi, da 25 anni, interscambiabili, pronti a farsi la guerra e poi, a seconda di come tira il vento, la pace. E hanno pure la faccia tosta di chiamarla coerenza».
I due candidati sindaci invece si tengono distanti dalla bagarre. Michela Glorio (40,09% al primo turno) ha ripreso gli incontri nei quartieri con gli elettori. «Giovani, famiglie e infanzia. Servizi Educativi ma anche lotta al degrado e piano regolatore sostenibile sono i temi cardine del mio programma elettorale – spiega – In una parola: sviluppo sostenibile del territorio. Nella mia proposta di governo ho inserito tematiche importanti quali la salute, il sostegno al credito e incentivi per l’acquisto della prima casa. Hub per i giovani imprenditori all’ex Corridoni e lo sviluppo del territorio che punta a completare le tante aree di lottizzazione rimaste a metà, a costruire una mobilità interquartiere più funzionale e sostenibile con le “bretelle”. Vorrei istituire due nuovi Assessorati, uno deputato al reperimento dei Fondi Europei e l’altro alle politiche per l’infanzia e la famiglia. Vorrei che Osimo diventi la Citta’ della gentilezza dove si costruiscano relazioni sane e si diminuisca il tasso di litigiosità e contrapposizione» sotolinea.
Francesco Pirani (34,90% al primo turno), impegnato anche lui negli incontri con gli elettori, sottolinea invece come perseguirà come obiettivo primario «la discontinuità da questa amministrazione che, al contrario, garantisce la continuità con gli ultimi 10 anni» e lo farà partendo da progetti improntati alla concretezza.«Punto a riempire alla massima capienza il maxi parcheggio con il tiramisù aperto h 24 per liberare da subito 150/200 posti auto in centro.- spiega – Poi tra i primi impegni in agenda, vorrei iniziare subito la progettazione della Strada di Bordo a sud perché ci sono disponibili gli 8,5 milioni di euro regionali e non utilizzati finora». Pirani fa inoltre osservare che «Osimo è fra le ultime città della provincia ad aver utilizzato i fondi Pnrr. Vorrei creare un nucleo di progettazione per attingere dai tanti fondi che potranno trasformare Osimo in una città del futuro» garantisce.
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