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Centri estivi nel segno dell’inclusione

JESI - Bambini e ragazzi con disabilità possono frequentarli fino ad un massimo di 3 settimane grazie al servizio di assistenza individualizzata

(Foto d’archivio)

 

Terminate le lezioni occorre assicurare che bambini e ragazzi con disabilità possano frequentare i centri estivi di Jesi, fornendo la possibilità di ritrovarsi anche d’estate assieme a tutti gli altri bambini e ragazzi. Grazie all’impegno congiunto di Asp e del gestore (Cooss), oltre che del personale coinvolto, rispetto allo scorso anno è stato possibile assicurare un potenziamento del servizio in linea con l’aumento della domanda. Qualche dato. «Per il 2024 a Jesi è stata predisposta un’assistenza individualizzata per 67 bambini che permetterà loro di frequentare i centri estivi fino ad un massimo di 3 settimane per 60 ore complessive ciascuno. Nel 2023 avevano partecipato 38 bambini e ragazzi con 2 settimane di frequenza, per complessive 40 ore ciascuno. – ricorda una nota del comune di Jesi – A Jesi e Vallesina sono previste anche attività estive specifiche per minori ed adulti affetti da disturbo dello spettro autistico».

Quindi tutto bene? «In realtà possiamo e dobbiamo migliorare ancora – spiega l’assessore ai servizi sociali Samuele Animali – la frequenza dei centri estivi è limitata nel tempo e non esaurisce i bisogni delle famiglie. Le stesse risorse pubbliche potrebbero essere ottimizzate con ulteriori sforzi organizzativi e di programmazione. Realizzare la convivenza delle differenze è un percorso faticoso. Stiamo attivando tutte le risorse disponibili per far fronte all’aumento consistente della domanda, facendo attenzione per quanto possibile alla distinzione tra percorsi riabilitativi e ricreativi e ad assicurare, per quanto riguarda questi ultimi, le stesse opportunità alle persone con disabilità».

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