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Liste d’attesa, Cgil all’attacco:
«Tredici milioni non bastano.
Mancano 1.300 infermieri e 500 medici»

SANITA' - L'analisi dei dati dell’Ars, elaborati da Ires Cgil evidenzia una situazione ancora grave. Altra delusione dal concorso per la copertura di otto posti di dirigente medico nei Pronto Soccorso Ast. Aggiudicati a una ditta dell'Ascolano, che ha offerto un ribasso del 5% sull''importo messo a gara, le opere necessarie alla realizzazione della Casa della Comunità di San Severino

 

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Loredana Longhin

«Liste di attesa: situazione sempre più grave». A denunciarlo è Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche. «I dati dell’Ars, elaborati da Ires Cgil, sulle liste d’attesa non sono così rassicuranti come la Regione vuole farci credere; la realtà è molto diversa». Secondo le stime della Fp Cgil, «nelle Marche, mancano almeno 1300 infermieri, 560 medici, 800 operatori socio sanitari e 70 tecnici di radiologia. Il sistema sanitario delle Marche necessita di una strategia e di un’organizzazione nuova».

I DATI – I dati, proposti dalla Cgil, dimostrano secondo il sindacato che, per entrambe le classi di priorità oggetto di studio (B cioè Brevi con prenotazione garantita entro 10 giorni, e D cioè Differita con prenotazione garantita entro 30 giorni per visite e 60 giorni per esami strumentali), si riscontra un effettivo aumento della domanda tra il periodo pre-pandemia e quello post-pandemico, ossia tra il 2019 e il 2023 le prenotazioni riferite al totale delle prestazioni con classe priorità B sono aumentate del 24,6% e quelle con classe di priorità D hanno osservato un aumento dell’8,4%.

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I dati dello studio proposto da Cgil

Tuttavia, anche per effetto di una diminuzione delle prenotazioni garantite entro i tempi, c’è stato un calo della capacità del sistema di garantire i giusti tempi delle prenotazioni in base alla loro priorità. In particolare, mentre nel 2019 l’87,6% delle prenotazioni di classe B venivano garantite entro il termine massimo, nel 2023 solo il 66,5%. Per quelle con priorità D si è passati dall’87,1% del 2019 al 70% del 2023. Come si evince, dunque, la capacità del sistema ha subito una flessione.
La stessa analisi è riscontrabile anche prendendo come riferimento l’ultimo periodo disponibile (gennaio-aprile 2024) e confrontandolo con lo stesso periodo del 2019, focalizzando l’attenzione sulle prestazioni riferite alle visite. Per esempio, se nel 2019 l’89,9% delle prenotazioni di classe B per visita cardiologica era stato garantito entro i tempi, nel 2024 la percentuale si abbassa al 56,1%.
Anche in questo caso, di fronte all’aumento della domanda, il sistema non ha saputo garantire una copertura adeguata ai reali bisogni dei cittadini.

CS_liste_attesa_2-650x488L’ANALISI – «Le riforme approntate dalla Giunta Acquaroli – dichiara Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche – fanno acqua da tutte le parti: a due anni dalla legge 19 che doveva riorganizzare tutto il sistema sanitario, vediamo quante difficoltà hanno le Ast a svolgere i propri compiti e così pure il Piano socio sanitario che, nei fatti, non ha cambiato nulla. Anche il decreto nazionale sulle liste di attesa non produrrà effetti perché non ci sono risorse per il personale»
«E’ prezioso il lavoro svolto dall’Ars – spiega Loredana Longhin – nonostante sia sottodimensionata e, con la riforma della legge 19, anche depotenziata nel ruolo. In ogni caso, le soluzioni della Regione per risolvere il problema sono insufficienti e non ci convincono. I 13 milioni che la Regione ha a disposizione quest’anno per abbattere le liste d’attesa non bastano, la Giunta deve mettere risorse ulteriori così come stanno facendo altre Regioni».

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ORGANICI – Dalle liste di attesa agli organici. Altra delusione dal concorso per la copertura di otto posti di dirigente medico nei Pronto Soccorso Ast. Le domande ammesse erano state superiori alla richiesta ma anche questa volta, anche se in maniera meno eclatante rispetto al passato. al dunque chi era stato ammesso non si è nemmeno presentato al colloquio. Quattro i medici assunti, due dei quali specializzandi, che non serviranno a coprire i vuoti in organico ma almeno un piccolo segnale.

OPERE – Il versante delle opere. Sarà un’azienda ascolana, la ElettroStella di Monsampolo del Tronto ad eseguire i lavori necessari per la realizzazione della Casa della Comunità di San Severino.
Appena pubblicata all’albo pretorio dell’Azienda sanitaria territoriale, guidata dal Dg Marco Ricci, la determina di aggiudicazione della gara. Nel marzo scorso c’era stata la definizione della procedura di invito per l’affidamento congiunto in appalto integrato della progettazione esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione della Casa di Comunità di San Severino nella modalità della procedura negoziata. La procedura era partita con la direzione Ast che aveva pubblicato nel dicembre scorso l’avviso a manifestare interesse ed avevano risposto in tredici: poi c’era stato stato qualche problema burocratico, di “soccorso istruttorio” e di termini concessi non nella giusta misura, ed si era arrivati all’ammissione delle offerte di sei aziende ed alla nomina della commissione esaminatrice. L’impresa ascolana si è aggiudicata la gara con un ribasso del 5% sull’importo posto a base di gara per un importo contrattuale netto di un milione e 609mila euro per il primo lotto, poi la gara prevede un’opzione sul secondo lotto dell’opera che ha un costo previsto di circa 900mila euro. Avanza dunque il progetto per la realizzazione della nuova struttura sanitaria settempedana, appunto la Casa della Comunità, nella speranza che si riveli utile a soddisfare le esigenze della comunità settempedana in tema di servizi sanitari territoriali.

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