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Sanità, assunti nuovi infermieri
e tecnici di laboratorio

ANCONA - L’Ast 2 ha utilizzato la graduatoria di concorso pubblico per inserire in servizio 9 infermieri in forma aggregata degli enti del Servizio Sanitario Regionale Marche, approvata dall’Ast di Pesaro-Urbino mentre per i 4 tecnici ne è stata utilizzata un’altra

 

Entreranno in servizio nei prossimi giorni 9 infermieri e 4 tecnici di laboratorio: sono state pubblicate oggi all’albo pretorio informatico dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona due determine riguardanti le nuove assunzioni che andranno a potenziare i servizi ospedalieri e territoriali. Per quanto riguarda l’assunzione a tempo indeterminato delle figure professionali degli infermieri l’Ast Ancona si è avvalsa dell’utilizzo della graduatoria di concorso pubblico per infermieri in forma aggregata degli enti del Servizio Sanitario Regionale Marche, approvata con determina numero 252/Ast di Pesaro Urbino del 1 marzo scorso e appunto si tratta di 9 unità per sostituzione di cessazioni.  Per quanto riguarda invece i tecnici di laboratorio è stata utilizzata la graduatoria di avviso pubblico per tecnico sanitario laboratorio biomedico – area dei professionisti della salute e dei funzionari – già approvata con appositi atti.

La Direzione Strategica Aziendale della Ast Ancona con queste nuove immissioni in servizio prosegue sulla via del potenziamento delle attività sia ospedaliere sia del territorio.  Da inizio anno ad oggi sono state 120 le assunzioni totali di cui 70 medici suddivisi tra le varie discipline e con diverse tipologie di contratti e 50 operatori sanitari per gli ospedali e il territorio. «Continuiamo a potenziare la sanità marchigiana con nuove assunzioni di personale, un segnale concreto di attenzione alla salute dei cittadini – dichiara in una nota il vice presidente della Giunta e Assessore della Regione Marche con delega alla Sanità Filippo Saltamartini – il rafforzamento delle schiere dei professionisti sanitari è in testa alle nostre priorità: incrementando gli operatori possiamo ridurre le attese e garantire il diritto alla salute dei marchigiani».

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