Dopo gli ultimi avvistamenti di cinghiali ‘a spasso’ per le strade di Ancona, Coldiretti Marche torna a sollecitare «interventi non più rinviabili, trattori sotto la Regione per chiedere un abbattimento straordinario». «Il fatto che in pieno centro siano avvistati cinghiali non deve stupire: è il metro di una pianificazione delle attività di contenimento che nei fatti non è mai partita. Ora serve una spallata perché non è più possibile rinviare interventi che consentano una drastica riduzione dei pericoli per la popolazione e dei danni alle coltivazioni agricole». Lo sostiene Coldiretti Marche nel commentare in una nota la notizia del cinghiale immortalato in un video mentre scorrazzava in via Martiri della Resistenza.
Per questo Coldiretti Marche ha deciso di organizzare per il 15 luglio un’imponente mobilitazione che porterà trattori e agricoltori sotto i palazzi della Regione Marche. Secondo i report della stessa Regione il 75% dei danni in agricoltura è causato proprio dai cinghiali, specie in sovrannumero (se ne “sottostimano” 40mila esemplari) e fonte di pericoli sia per la viabilità stradale che per il contagio della peste suina. Dal Governo nazionale sono arrivate novità normative che prevedono se necessario, l’intervento straordinario dell’esercito, la possibilità di cattura anche nelle aree protette o nelle aree urbane. Gli agricoltori chiedono di applicare subito, a livello regionale, le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, un ripensamento degli Atc, lo snellimento delle procedure per i risarcimenti agli agricoltori, il potenziamento dei mezzi di prevenzione.
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