Un anno di reclusione ciascuno oltre al pagamento di una multa di 1200 euro e alla liquidazione delle spese legali di 2.800 euro per i due hacker accusati di avere truffato nel luglio 2021 un giovane medico di Osimo riuscendo a sottrargli con la tecnica del phishing circa 6.500 euro dalla carta dove custodiva i suoi primi risparmi di lavoro. I due, un ragazzo di 26 e una ragazza di 25 anni, entrambi di origine napoletana (uno è già recluso in un istituto penitenziario per altri reati), erano accusati di truffa telefonica e frode informatica in concorso. Sono stati giudicati e condannati stamattina in contumacia dal Tribunale di Ancona e dovranno anche versare una somma di 10.000 euro a titolo di rimborso e di risarcimento per i danni morali subiti alla vittima, al tempo 27enne, costituitasi parte civile attraverso gli avvocati Valentina Lo Bartolo ed Emanuela Gaggiotti.
All’epoca dei fatti la coppia di truffatori aveva contattato a telefono il giovane sanitario spacciandosi per operatori postali prima con un falso messaggio di ‘Poste info’ sullo smartphone che cui si comunicava il blocco della sua carta Postepay per ‘movimenti anomali’. Erano poi intercorse varie telefonate e con vari artifici i due erano riusciti a ingannare il sanitario e ad acquisire tutti i suoi dati personali e sensibili convincerlo a reindirizzarli tramite un app e costringendolo a effettuare diverse operazioni di versamento di tutto il denaro dalla sua Postepay su una carta prepagata intestata ad un’altra persona. Dopo avergli carpito la buona fede giocando sulla sorpresa e su quegli attimi di angoscia con parole e messaggi verosimili, erano riusciti così a impossessarsi di 6.480 euro. Le indagini erano scattate subito perché il medico ad un certo punto si era insospettito e aveva deciso di rivolgersi al Commissariato di Osimo dove poi aveva sporto querela.
«Durante l’istruttoria in aula siamo riusciti a far emergere altri aspetti di questa truffa purtroppo così diffusa e a chiarire la dinamica di tutte le operazioni. Siamo soddisfatti della sentenza perchè riconosce anche un risarcimento che speriamo di spendere anche con Poste e con la Banca d’Italia per ottenere il risarcimento quanto meno dalla assicurazione» commenta l’avvocato Valentina Lo Bartolo. Entro i prossimi 90 giorni si attende il deposito delle motivazioni a fondamento della sentenza del giudice Francesca Grassi.
Truffa PostePay, giovane medico raggirato da sms e finto operatore di call center
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