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Encomio per l’analista
forsense Luca Russo

ANCONA - Il presidente del Consiglio regionale ha consegnato stamattina il riconoscimento al consulente di diverse Procure della Repubblica che si è occupato degli omicidi di Pamela Mastropietro, Pietro Sarchiè, Rossella Goffo, Rosina Carsetti, Pierina Paganelli, Ismaele Lulli, nonché delle indagini sui falsi vaccini e su Banca delle Marche

Un momento della cerimonia di consegna dell’encomio per Luca Russso

 

Il riconoscimento all’analista forense è stato consegnato a Palazzo delle Marche dal presidente dell’Assemblea legislativa, Dino Latini. Presente alla cerimonia il consigliere regionale Mirko Bilò e numerosi rappresentanti di magistratura e forze dell’ordine. Consegnato dal presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, l’encomio all’analista forense Luca Russo, esperto in criminologia, antropologia e scienze investigative, che di recente ha acquisito una seconda laurea in Giurisprudenza. “Con la sua attività – ha evidenziato lo stesso Latini – ha dato lustro e prestigio alle Marche su tutto il territorio nazionale”. Riferendosi agli encomi Latini ha fatto presente che l’intenzione è quella di creare “un Pantheon ideale, un libro aperto dove tutti i cittadini possano conoscere le eccellenze marchigiane. Uno strumento da diffondere anche nelle scuole per consegnare alle nuove generazioni l’esempio di tante realtà che appartengono alla nostra regione”.

d sin. Dino Latini e Luca Russo

Presenti alla cerimonia il consigliere regionale Mirko Bilò, l’assessore agli Affari generali del Comune di Ancona, Antonella Andreoli, e numerosi rappresentanti di magistratura e forze dell’ordine che hanno sottolineato le doti professionali e umane di Russo, nonché la sua capacità di essere sempre al passo con i tempi in ogni settore. «Una persona straordinaria – ha detto Bilò – che nel suo campo ha raggiunto altissimi livelli professionali e di cui andiamo particolarmente orgogliosi».

Con oltre vent’anni di esperienza su tutto il territorio nazionale, Luca Russo è responsabile dell’ufficio “Indagini informatiche forensi” con sede a Osimo, struttura che si occupa di reperire materiale probatorio per cause civili e penali. Oltre a svolgere indagini per privati, si dedica anche a quelle per conto della Procura della Repubblica. Si è occupato degli omicidi di Pamela Mastropietro, Pietro Sarchiè, Rossella Goffo, Rosina Carsetti, Pierina Paganelli, Ismaele Lulli, nonché delle indagini sui falsi vaccini e su Banca delle Marche. Quest’anno ha ricevuto, a Milano, il premio “Forensic Awards” per la specialità di Digital e Mobile Forensics.

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