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Legislatura Pirani a rilento:
il sindaco senza squadra di governo
Opposizione all’attacco: «Città bloccata»

OSIMO - A tre settimane dall'elezione nessun assessore è stato ancora nominato ed è in atto un muro contro muro tra Liste civiche per la conquista anche dei vertici delle società partecipate. In minoranza gli esponenti del Pd, primo tra tutti l'ex sindaco Simone Pugnaloni, sollecitano invece l'avvio dell'attività amministrativa. «Non c’è solo il cartellone estivo, ma anche le opere pubbliche che la nostra amministrazione ha lasciato da gestire come i nuovi asfalti, la scuola di Campocavallo, il Museo del Covo e il Palascherma». La provocazione di Massimo Luna: «Il centrosinistra dovrebbero aiutare il sindaco ad avere i voti per poter avere la maggioranza». Dino Latini guarda alle Regionali: «Interessato a creare le Liste Civiche Marche»

Francesco Pirani (foto Bruno Severini)

 

A tre settimane dall’elezione, Francesco Pirani è un sindaco ancora senza giunta. Dopo un week end arroventato e gli ennesimi incontri politici senza esito, il primo cittadino, espressione delle Liste civiche-centrodestra, continua a navigare a vista facendo slittare di giorno in giorno l’ufficializzazione dei 7 assessori. Nel borsino dei nomi si mantengono alte le quotazioni di Monica Bordoni, Matteo Sabbatini, Sandro Antonelli, Graziano Palazzini, Michela Staffolani. In stallo quelle di Gilberta Giacchetti, attuale presidente del Cda dell’istituto Campana, la cui candidatura sembra non essere troppo gradita a Pirani ma che è invece caldeggiata da Dino Latini, presidente del Consiglio regionale e leader fondatore delle Liste civiche Osimo. I movimenti civici oltre a puntare ad essere rappresentati da tre assessori in giunta, rivendicano la carica di vice sindaco per la stessa Bordoni (contesa però con Antonelli), quella di amministratore delegato di Astea e altri posti di vertice nelle società partecipate, collegi dei revisori dei conti annessi. Latini vorrebbe inoltre che il voto del Consiglio comunale assicurasse la presidenza a Stefano Simoncini.

Monica Bordoni con Sandro Antonelli, Gilberta Giacchetti, Dino Latini e Francesco Pirani

Esigenze reclamate che rischiano di fare perdere la pazienza a Francesco Pirani. Con la mediazione del governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, finora il neo sindaco di Osimo ha cercato invano di ridimensionare l’elenco delle richieste per non penalizzare nessuno, senza arginare d’altra parte lo scontento che serpeggia nei vari gruppi della sua maggioranza. Senza squadra di governo non si può amministrare la città, questo è un dato di fatto. C’è la sensazione netta che sulla partita della composizione dell’esecutivo comunale di Osimo si stia saggiando il test delle alleanze anche in vista delle prossime elezioni regionali e se non si stia giocando proprio la lotteria dei posti nelle liste. Monica Bordoni, è l’unica che in una nota ha chiarito di non mirare a particolari pretese «di un qualsivoglia ruolo, non è mai stato il motivo per cui dedico la mia vita alla mia città. L’unica poltrona che interessa è quella su cui si devono sedere gli osimani, ovvero la poltrona dell’amministrazione comunale che da loro è stata scelta».

Michela Glorio

In tutto questo caos, attaccano le opposizioni. Michela Glorio, candidata sindaca del centrosinistra ed ora consigliera comunale d’opposizione, si dice dispiaciuta di aver appreso che la presentazione della Giunta, prevista per la giornata di ieri, sia saltata. La città rimane bloccata e Francesco Pirani non riesce ad iniziare la sua attivita’ di Governo. L’ organo collegiale della Giunta è fondamentale per prendere qualsiasi decisione ed atto di indirizzo politico amministrativo, dal programma culturale e turistico, ai vari step di avanzamento delle opere pubbliche, ai contributi alle associazioni etc, etc. Auspichiamo che si arrivi quanto prima alla nomina degli assessori e che, superando le divisioni, si inizi a lavorare per la citta’ da subito».

Paola Andreoni

Paola Andreoni (Pd), ex vice sindaca e ora consigliera anziana (la più votata) che presiederà il primo Consiglio comunale della legislatura Pirani aggiunge che «sembrava tutto troppo semplice. “5 minuti per votare ” e “5 anni per cambiare” . Le difficoltà che il povero neo sindaco Pirani sta incontrando per formare la giunta e la squadra forse non le aveva previste? Ma certo che si. Quando è il potere a unire e non la politica questo è il risultato. eppure lui imprenditore, l’uomo che si è presentato pratico, concreto ” ascoltare, decidere, fare”, si sta fermando troppo sull’ascoltare. e questo non sarebbe cosa sbagliata. purtroppo c’è un piccolo problema: l’ascolto non è rivolto ai cittadini che rimangono spettatori di questo nuovo “teatro della politica” , ma è rivolto a chi dovrebbe interessarsi ai cittadini a chi dovrebbe “fare rinascere Osimo” e che invece si è perso nei meandri del proprio io».

Simone Pugnaloni

L’ex sindaco Simone Pugnaloni (Pd) auspica che «l’unica speranza e’ che il sindaco decida senza condizionamenti e dia il via al governo della città. Non solo il cartellone estivo, ma anche le opere pubbliche che la nostra amministrazione gli ha lasciato da gestire: asfalti, scuola di Campocavallo, Museo del Covo, Palascherma. Ad oggi e’ tutto fermo. Un dispiacere per la città. – sottolinea Pugnaloni – Abbiamo lasciato 9 strade in sala trucco. Il 17aprile c’è stata l’aggiudicazione provvisoria ed a causa della burocrazia non siamo riusciti a far partire i lavori prima di fine mandato causa i lunghi controlli della documentazione dell’azienda vincitrice per giungere all’aggiudicazione definitiva. Spero ora che i tempi siano maturi per iniziare le asfaltature. Nel maxiappalto da un milione di euro che abbiamo lasciato e che vorremmo che il sindaco Pirani facesse partire al piu’ presto c’e’: il rifacimento del selciato di tutta via Costa del Borgo, la discesa che da via Fonte Magna porta a Borgo San Giacomo; alcune strade di Osimo Stazione, ad esempio, via Piave e via Cairoli nel centro abitato e via Agnelli nella zona industriale, i tratti più ammalorati di via De Gasperi in zona Sacra Famiglia, la parte a valle di via San Giovanni, il restyling di via Monte Santo Pietro a San Paterniano, via Montegalluccio salendo da San Biagio a Santo Stefano, parte via Pignocco, che dall’omonima zona industriale sale verso il Guazzatore. Tra l’altro via Pignocco era stata già rimessa a nuovo pochi anni fa ma nella parte a valle, ora tocca a quella più a monte, prima del centro abitato in zona Astea. Ci auguriamo che il nostro impegno come amministrazione uscente ci sia riconosciuto e si continui su questa strada visto i quasi 6 milioni di euro che abbiamo lasciato nelle casse comunali a disposizione della nuova amministrazione comunale» conclude Pugnaloni.

Giorgio Campanari

L’ex presidente del Consiglio comunale Giorgio Campanari (Pd) invece sostiene che «era prevedibile: mettere insieme, pur di vincere, 15 “partiti’ con una fusione a freddo, dopo continui litigi e senza un programma chiaro, non poteva che portare a questo. La speranza è che il sindaco non si lasci logorare dalle divisioni interne e prenda presto una decisione sulla nuova squadra di governo. Se già adesso ci sono problemi, cosa succederà quando si dovranno affrontare le questioni importanti? La città ha bisogno di un governo stabile e operativo».

Massimo Luna

C’è addirittura chi come Massimo Luna, ex amministratore unico di Tpl Osimo,  lancia un suggerimento drastico o forse solo provocatorio al centrosinistra. «Dovrebbe aiutare il sindaco Pirani a comporre la giunta con persone di alto valore democratico e sociale ed aiutare il sindaco ad avere i voti (in Consiglio comunale, ndr) per poter avere la maggioranza. – scrive in un commento su Instagram – Un’opposizione seria si vede nei momenti di disagio politico della maggioranza di una città» rimarca Luna. Consiglieri del Pd-centronistra dovrebbero andare in sostegno dei consiglieri delle Liste civiche-centrodestra-Fdi? I consiglieri latiniani che supportano il governo del sindaco Pirani sono quattro. Quattro voti che se si andasse allo strappo potrebbero davvero mettere a rischio la tenuta della maggioranza consiliare a 15 durante le votazioni in aula.

Dino Latini

In questo scenario sospeso, Dino Latini, da demiurgo che tesse il filo delle trattative, manda un messaggio a tutto il mondo politico, dalla Regione al Comune. «Nelle Marche esiste da sempre una grande area di centro, moderata, lontana da qualsivoglia ideologia estremista, interessata unicamente al bene dei cittadini, da realizzare attraverso una buona amministrazione, fatta di proposte semplici, concrete, utili e non da slogan politici roboanti ma quasi sempre irrealizzabili.- scrive in una nota Latini – Un’area formata da persone serie, pratiche, che con impegno, determinazione e soprattutto tenendo un basso profilo, con un lavoro diligente e silenzioso, guardano ai problemi reali dei cittadini, ne fanno esperienza nel quotidiano e basano la loro attività politica sul risolvere questi problemi e non sui personalismi e tornaconti personali. Quello che ho fatto nel 1991 a Osimo, fondando le Liste Civiche da Sempre, è stato riunire quelle persone serie, disciplinate, volenterose che, per i più svariati motivi, non riuscivano ad identificarsi nella logica dei partiti ma che comunque volevano dare il proprio contributo alla città; ho avuto l’onore di formare e guidare un gruppo coeso, fondato sui valori del civismo, della partecipazione democratica, della moderazione e del dialogo con tutti, senza escludere nessuno. Non nascondo il mio interesse – conclude Latini – nel voler tentare la stessa strada a livello regionale, instaurando un dialogo serio con tutti coloro che si riconoscono e credono in questi valori, riunificando un’area di centro rimasta per troppo tempo divisa ma che, qualora si riuscisse nell’impresa, avrebbe la forza, le competenze e la rispettabilità necessarie per concorrere in maniera determinante alla crescita e allo sviluppo delle Marche». Quasi a dire: le Liste Civiche Marche potrebbero fare la differenza nella vittoria del candidato governatore.

 

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