facebook rss

Anna Casini diventa capogruppo Pd:
«Serve unità, la segreteria latita»

POLITICA - Prende il posto di Maurizio Mangialardi, nominato vicepresidente dell'assemblea legislativa. «Le sue dimissioni non erano necessarie. Ora serve una importante riflessione. L’obiettivo non è far cadere “le teste” ma consolidarci»

anna-casini-e1593423356708

Anna Casini

Anna Casini nuova capogruppo regionale del Pd, prende il posto del dimissionario Maurizio Mangialardi, eletto martedì scorso alla vicepresidenza dell’Assemblea legislativa delle Marche. Con cinque voti favorevoli e tre contrari il gruppo assembleare del Partito Democratico oggi ha scelto Anna Casini, già vice dello stesso Mangialardi.

«Ringrazio il gruppo – dice Casini – per il dibattito franco e proficuo svolto nel corso della riunione. Spero che questo passaggio rappresenti il primo di altri che tutto il Partito è chiamato a compiere per avviare una nuova fase e prepararci al meglio per l’appuntamento delle elezioni regionali del 2025. Ringrazio Mangialardi per i quattro anni che lo hanno visto alla guida del gruppo, gestito con grande equilibrio e rigore istituzionale in una fase sicuramente non facile della vita del Pd. Le sue dimissioni non erano assolutamente dovute, ma tutti insieme abbiamo voluto dare responsabilmente un segnale di apertura alla richiesta della direzione regionale del Pd Marche, anche se continuiamo a ritenerle immotivate». Per Casini c’è una necessità per il Pd, e qui il riferimento va alla segretaria del partito Chantal Bomprezzi, ossia «un importante momento di riflessione per il partito regionale, dato che la tornata elettorale dell’8 e del 9 giugno, con le dolorose sconfitte rimediate ai ballottaggi, di certo non ha premiato la linea politica adottata dal congresso a oggi. Credo che nessuno disconosca la necessità di superare le divisioni e in ciascuno di noi c’è la consapevolezza di dover dare il proprio contributo a tale scopo. Tuttavia, è evidente che la ricerca dell’unità del Ppartito spetti per definizione alla segreteria politica, che fino a oggi, purtroppo, ha latitato su questo fronte. Sono certa che insieme riusciremo a fare le valutazioni più opportune per aprire questa nuova fase da tutti auspicata, che parta in primo luogo da una gestione maggiormente unitaria del partito e dal rispetto dei ruoli. L’obiettivo non è far cadere “le teste”, come purtroppo è sembrato negli ultimi mesi, ma consolidare un partito che proprio nella pluralità deve trovare la sua forza».

Mangialardi vicepresidente del consiglio, ma Cesetti agita le acque dem: «Si doveva prima eleggere il capogruppo»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X