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Dopo il restauro torna a Fabriano
la tela di Orazio Gentileschi

ARTE - Il dipinto che rappresenta Maria Maddalena penitente, il cui il volto raffigurerebbe quello della figlia del pittore, Artemisa, fu realizzato tra il 1612 ed il 1615 dall'artista su incarico della Pia Università dei Cartai. Sono durate 9 mesi le operazioni di recupero eseguite in uno studio specializzato della provincia di Macerata. «Rappresenta il legame secolare tra la città e la carta»

Il rientro in città della tela restaurata scortata dalla Polizia di Fabriano

 

E’ tornata a Fabriano, nel pomeriggio di ieri, la preziosa tela di Orazio Gentileschi “Santa Maria Maddalena Penitente”, dipinta tra il 1612 ed il 1615 dal famoso pittore su incarico della Pia Università dei Cartai fabrianesi, dopo circa 9 mesi di operazioni di restauro eseguite in uno studio specializzato della provincia di Macerata. Le fasi del rientro hanno interessato le vie del centro storico di Fabriano e la Piazza del Comune con sosta nei pressi della Fontana Sturinalto, in un ideale abbraccio di “bentornata”, per concludersi alla Chiesa di Santa Maria Maddalena, luogo sacro ceduto nel 1839 dal Papa Gregorio XVI alla Pia Università dei Cartai perché “la uffizi come da tempi remoti hanno fatto”. Qui i professionisti incaricati del restauro (Studio Federica Boccolini), hanno proceduto alla ricollocazione della tela nella sua originaria posizione con operazioni che si sono prolungate per circa due ore. La sicurezza complessiva è stata assicurate dal Commissariato della Polizia di Stato di Fabriano con l’impiego di diverse unità mobili e postazioni specializzate di polizia scientifica.

Il dipinto rappresenta Maria Maddalena penitente (secondo molti autori, il volto sarebbe quello della notissima figlia dell’autore, Artemisa Gentileschi) la quale, in ginocchio, piange contemplando un crocefisso. La Santa è la protettrice dei cartai, in special modo quelli fabrianesi: la devozione si rinnova sin dal 22 luglio del 1599 quando, per sua intercessione miracolosa, un cartaio riuscì ad uscire incolume da una pressa sotto la quale era stato schiacciato. E’ tutto pronto, quindi, per i festeggiamenti del prossimo 22 luglio organizzati dalla Pia Università dei Cartai (anche promotrice della candidatura dell’Arte della Carta Filigranata di Fabriano all’ingresso nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco) che si svolgeranno secondo il seguente programma, domenica 21 luglio, ore 21 con il concerto del Trio Flute Friends e presentazione del restauro del quadro “Santa Maria Maddalena Penitente” di Orazio Gentileschi.

Antonio Balsamo

Lunedì 22 luglio, dalle ore 17.45 alle ore 18.30 si proseguirà con la preghiera alla Santa, la premiazione dei disegni dei ragazzi, Santa Messa officiata da monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Fabriano Matelica e Camerino. Per Antonio Balsamo, direttore delle Cartiere Brand Fabriano e Capitano dell’Arte della Pia Università dei Cartai si è trattato «di una grande gioia assistere al rientro dell’opera d’arte che più rappresenta il legame secolare tra Fabriano e la Carta. E’ con momenti come questi che si rinnova il patto tra una storia importante e la continua ricerca di spazi che valorizzino la Carta – e le sue continue evoluzioni – restituendole l’importanza che merita. Un grande ringraziamento va agli sponsor che hanno consentito le operazioni di restauro (Azienda Chemiba, Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano, Rotary Club Fabriano, Federigoni SpA) nonché al Commissariato della Polizia di Stato di Fabriano che ha assicurato la fluidità del rientro della tela lungo il percorso cittadino e la sicurezza complessiva in special modo durante le operazioni di scarico e ricollocamento nella posizione originaria» conclude nella nota Balsamo.

 

La tela dedicata a “Santa Maria Maddalena Penitente”, dipinta tra il 1612 ed il 1615 da Orazio Gentileschi su incarico della Pia Università dei Cartai fabrianesi, rimessa nella sua cornice

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