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Cosmari, il bilancio passa per un soffio.
I sindaci incalzano Parcaroli sulla discarica:
«Siamo fuori tempo massimo»

TOLENTINO - L'assemblea ha dato il via libera al consuntivo 2023 e al previsionale 2024 con il 61% dei favorevoli, necessario un riconteggio. Astenuti Camerino, Cingoli, Loreto, Matelica, San Severino. Ha invitato a fare attenzione alle finanze Umberto Massei, presidente del collegio sindacale. I primi cittadini hanno chiesto al presidente della Provincia di accelerare per il nuovo sito dove abbancare i rifiuti. Sarà convocata il 25 luglio l'Ato

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L’assemblea del Cosmari di ieri

di Monia Orazi

Via libera al bilancio consuntivo 2023 con 85mila euro di attivo per il Cosmari. Passa per un soffio il bilancio di previsione 2024, il presidente Massimo Rogante ha fatto l’appello perché c’è stato il rischio che i voti favorevoli non raggiungessero la maggioranza delle quote presenti, rischio scongiurato con il 61 per cento di favorevoli su 74 per cento dei presenti. Si sono astenuti Camerino, Cingoli, Loreto, Matelica, San Severino.

assemblea-cosmari6-325x244Ha invitato a fare attenzione alle finanze Umberto Massei presidente del collegio sindacale: «Attenzione a questo fenomeno di disallineamento tra gli aspetti economici e finanziari che caratterizza questo anno che è stato approvato, il 2024, il 25 e il 26. Suggeriamo di allineare gli incassi alle uscite, cercando di lavorare sulla tempestività dei flussi finanziari e tenerli quando più possibile in equilibrio, soprattutto lavorando anche sul piano degli investimenti, valutandoli nel tempo perché c’è un forte impegno di investimenti specialmente nel 2025, come si vede dal piano triennale, dove c’è una crescita di circa 20 milioni di euro, anche per la realizzazione della terza vasca della discarica di Cingoli».

Nel piano economico finanziario triennale è stato previsto un aumento dei ricavi già approvato del 16,7% nel 2024, dell’8,95% nel 2025 e nel 2026 per il pareggio di bilancio sarà necessaria un’approvazione del 2,64%. Prorogato di altri 45 giorni il Consiglio di amministrazione, alcuni sindaci si sono rivolti direttamente al presidente Ato 3 Sandro Parcaroli per conoscere quali saranno le prossime mosse relativamente alla scelta del sito di discarica, in quanto i maggiori costi sono stati sostenuti per abbancare i rifiuti fuori provincia, a Fermo, Fano e Tavullia, con i costi saliti da 60, 80 euro a quintale ad oltre 140. Parcaroli ha risposto che sarà convocata per il 25 luglio l’assemblea dell’Ato, invitando a partecipare l’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi. Rogante ha spiegato che Cingoli non si potrà utilizzare prima del 2026.

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Brigitte Pellei e Giuseppe Giampaoli

A presentare i dati del bilancio 2023 è stata la direttrice Brigitte Pellei. L’attivo è di 85.352 euro di utile, ma è emersa la mancata liquidità rispetto all’anno precedente, cioè rispetto ai 13 milioni d’euro disponibili alla fine del 2022, alla fine del 2023 erano disponibili solo 7 milioni e 160 mila euro. Ciò è dovuto al fatto che il consorzio ha anticipato i costi per lo smaltimento dei rifiuti fuori provincia.
Per quanto riguarda il nuovo impianto di selezione Tmb, distrutto dall’incendio del 2022, si è in attesa dell’autorizzazione della provincia, sono stati incassati 2 milioni di euro dall’assicurazione. È stato chiuso definitivamente l’accordo con la regione Marche per le macerie, con un saldo positivo di 260 mila euro. Evidenziato dal delegato di Potenza Picena come ci siano maggiori oneri finanziari per 600.000 euro rispetto ai 72.000 del 2022, perché è aumentato il tasso di interesse che il consorzo paga alle banche.

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Toccato dal presidente Cosmari Massimo Rogante il punto della scadenza dell’affidamento del servizio di smaltimento rifiuti nel febbraio 2029: «Vanno avviate in anticipo le procedure per l’affidamento in house del servizio che scale da parte dell’Ato nel febbraio 2029 per dare garanzie ai finanziatori esterni dell’affidabilità della società, con un contratto di 15 anni e dare concreta attuazione alla programmazione d’ambito. Rivendico l’importanza del comitato scientifico. La Tari, in provincia di Macerata, era la settima più bassa d’Italia, la seconda più bassa del centro-sud. Ci sono in programma investimenti ambiziosi circa 10 milioni di euro l’anno. Il rinnovo del parco mezzi, principalmente la terza vasca di Cingoli, sono progetti non rinviabili».

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Massimo Rogante

Tra gli investimenti, l’autorizzazione alla produzione di biometano per cui c’è la conferenza dei servizi il prossimo 25 luglio, è in corso il rinnovo della flotta di gestione dei servizi, c’è la volontà di estendere la tariffa puntuale e il progetto dei Greenpoint a più comuni. Su questo punto Sandro Parcaroli ha chiesto di poter proseguire la sperimentazione di cassonetti intelligenti a Macerata, autonomamente finanziata prima dalla Regione, ora lo sarà del Comune di Macerata. Tutta da decidere la partita del biodigestore e dell’impianto di smaltimento dei pannolini finanziato dal Pnrr, come ricordato da Pellei. Vede la luce il progetto per la dismissione del vecchio termovalorizzatore.

Sono seguiti gli interventi dei sindaci. Ha evidenziato come si chiedono soldi ai cittadini e non si siano nemmeno localizzati i cinque siti di discarica possibili, il sindaco di Montelupone Rolando Pecora invitando a fare chiarezza su quando finirà il maggior costo per i cittadini. Vincenzo Felicioli sindaco di Fiuminata ha specificato che l’unico pub del suo comune avrà un aumento di 750 euro di tassa rifiuti in tre anni ed ha invitato a farsi carico del problema perché si deve rendere conto ai cittadini e di come a Fiuminata si paga di più, nonostante l’aumento della differenziata.

assemblea-cosmari9-325x244Rosa Piermattei ha chiesto risposte direttamente a Sandro Parcaroli evidenziando come non si possa parlare solo di continui aumenti ai cittadini. Ha parlato di sperimentare un modello diverso di raccolta differenziata il sindaco di Tolentino e di individuare al più presto la discarica rendendola economicamente appetibile. Ha detto Mauro Romoli sindaco di Pollenza: «Ci accapigliamo per l’acqua ed i rifiuti ma senza decidere nulla. Occorre un cronoprogramma anche in sede Ato per le scelte dal lato raccolta rifiuti. Se non definiamo dei criteri certi è inutile chiamare in causa l’università. Invito Parcaroli a convocarci al più presto. Esprimo apprezzamento per quanto fatto dal Consiglio di amministrazione, l’azienda deve restare pubblica perché solo un soggetto totalmente pubblico può garantire la gestione in house, altrimenti si andrà a gara, è un manifesto per proseguire le attività anche del nuovo cda».

assemblea-cosmari8-325x244Salomonicamente Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto, ha proposto la sua terza via: chiamare in causa la Regione per ragionare su Ato e discariche in comune tra diverse province, sul punto Aguzzi si era detto disponibile
Solita posizione di Michele Vittori sindaco di Cingoli: prima l’indicazione dei cinque siti poi si può parlare di terza vasca a Cingoli. Ha detto il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica: «Siamo fuori tempo massimo, invito tutti a discutere di questo nell’Atl e non fermarsi ai cinque siti che potrebbero generare un ulteriore blocco, ma a individuare entro fine anno il sito definitivo di discarica».
Chiesto dal nuovo sindaco di Recanati, Pepa, cosa sarebbe accaduto se non si fosse approvato il bilancio di previsione e lanciato un richiamo al senso di responsabilità dei sindaci.

 

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