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Aumento della tariffa rifiuti,
rebus voto nella maggioranza:
Dino Latini valuta un no

OSIMO – Domani mattina in Consiglio comunale l'approvazione non scontata della delibera con il ritocco di un +7% alla Tari 2024. Convocata per il 24 luglio la seduta per l’elezione del presidente dell’assemblea cittadina

I banchi della maggioranza nella Sala Gialla

 

Torna riunirsi domani mattina alla 9 il Consiglio comunale di Osimo per discutere e deliberare la presa d’atto sulle nuove aliquote della tariffa rifiuti (Tari) ritoccate con un rincaro del 7% per il 2024 e di possibile 8,8% per il 2025 secondo le stime di Arera e Ata 2. Sulla manovrina pesa però l’incognita di quanti voti la maggioranza riuscirà ad raggranellare per far passare il punto iscritto alll’ordine del giorno ed ereditato dalla vecchia Amministrazione comunale. Un Consiglio comunale ‘anomalo’, ancora una volta convocato dal sindaco Francesco Pirani per la mancata elezione del presidente del civico consesso nei primi due tentativi lo scorso 15 luglio (il terzo e decisivo è atteso nella seduta di mercoledì prossimo), che potrebbe vedere sotto i riflettori il consigliere  di maggioranza Dino Latini. Secondo quanto già espresso in campagna elettorale, Latini, che è anche presidente del Consiglio regionale, ha infatti annunciato ai suoi di essere contrario sotto il profilo politico a quei rincari seppure decisi secondo le stime dell’autority di regolazione per energia reti e ambiente, e di essere pronto a valutare, per coerenza e lealtà verso gli elettori, un voto contrario in aula se non saranno trovate soluzioni alterative per risolvere la questione aumenti. Se anche gli altri 3 consiglieri della ‘Lista Latini’ lo seguiranno nelle intenzioni di voto o decideranno di astenersi, la maggioranza Pirani avrebbe i numeri risicati (11 consiglieri più il sindaco su 16) per adottare la delibera nei termini di legge in scadenza proprio domani, 20 luglio, dopo mesi di rinvii normativi.

La prima seduta della legislatura Pirani

Per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti il Pef Tari, validato dall’Ata2, prevede per Osimo, per il 2024 un costo complessivo di 6.769.432 euro, suddiviso in 2.544.926 euro di costi di parte fissa ed 4.224.506 euro di parte variabile. Cifra che il Comune deve pagare ad Astea spa, il  gestore del servizio. Domani l’assemblea cittadina dovrà inoltre stabilire che gli importi da versare in acconto per l’anno 2024 siano determinati con applicazione delle tariffe con diverse modalità: la prima scadenza 50% dell’importo annuo determinato applicando le tariffe 2023; la seconda scadenza  25% dell’importo annuo determinato applicando le tariffe 2023; la rata unica (acconto)  75% dell’importo annuo determinato applicando le tariffe 2023; e che a saldo venga versata la restante parte della Tari dovuta in applicazione delle tariffe 2024, mediante conguaglio con quanto versato in acconto da stabilire per l’anno 2024. Le scadenze per il pagamento del tributo sono quelle canoniche: 16 giugno (acconto); 31 ottobre (acconto); 16 dicembre (saldo), con possibilità di pagamento in unica soluzione dell’acconto, scaduta il 16 giugno scorso.

I banchi di minoranza nella Sala Gialla

Tra i fattori che peseranno sulla votazione di domani va annoverata anche la reazione di fronte alle eventuali ‘scaramucce’ di maggioranza dei 9 consiglieri del centrosinistra che siedono nei banchi d’opposizione. E’ vero che è stata la giunta Pugnaloni, ad aprile 2024, ad assumere la delibera degli aumenti Tari, che ora deve legittimare il Consiglio comunale per calarla nelle colonne del bilancio, ma il centrosinistra potrebbe decidere di astenersi, sempre per ragione politiche, piuttosto che approvare la delibera insieme agli esponenti di governo. In questo questo scenario se poi fossero registrate assenze nel parlamentino cittadino, il quorum di votazione si abbasserebbe. I gruppi di maggioranza e minoranza nel tardo pomeriggio di oggi, in separata sede, si sono confrontati nelle rispettive riunioni pre-consiliari per studiare le strategie più opportune. La stessa minoranza consiliare ieri ha protocollato un ordine del giorno urgente, che in vista del voto sul riequilibrio di bilancio chiede al sindaco Francesco Pirani di utilizzare una parte dell’avanzo di amministrazione 2023 di circa 6 milioni di euro, per avviare la manutenzione straordinaria del Tiramisù e renderlo a chiamata h24. Il centro sinistra ha inoltre depositato una interrogazione che sollecita interventi immediati per l’emergenza ondate di calore chiedendo all’esecutivo quali misure sono state adottate in collaborazione con ospedali e medici di famiglia per gestire l’aumento delle richieste di assistenza sanitaria, se sono previsti contributi per l’acquisto di sistemi di climatizzazione per le famiglie a basso reddito e i soggetti fragili e misure sono state previste per proteggere i lavoratori esposti all’afa.

(m.p.c.)



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