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Acquista il motore dell’auto sul web:
truffato per 1.500 euro

JESI - L'uomo si è rivolto agli agenti del Commissariato che, dopo una serie di accertamenti, sono risaliti ad una 36enne con numerosi precedenti, denunciandola per il reato di truffa. In 10 mesi, sono circa 40 i raggiri scoperti dai poliziotti jesini

Gli agenti del Commissariato e il vice questore Paolo Arena (Archivio)

Navigando su internet, aveva trovato un annuncio di una ditta relativo alla vendita di un motore per Alfa Romeo, al prezzo di euro 1.500.
L’uomo, un 50enne bulgaro, essendo interessata all’acquisto, aveva subito preso contatti con il venditore chiamandolo al numero pubblicato sul web.
Dopo uno scambio di messaggi via Whatsapp, ecco concordato il pagamento a mezzo bonifico su un Iban. Una volta effettuato però, passati alcuni giorni, il motore non è arrivato.
Lo straniero ha quindi cercato di contattare nuovamente il ‘venditore’ che ha accampato una serie di scuse, attribuendo la responsabilità del tutto agli addetti alla consegna dopodiché ha iniziato a non rispondergli più.
Rivoltosi agli agenti del Commissariato per sporgere denuncia, gli accertamenti poliziotti presso il Banco Bilbao Vizcaya Argentario , hanno permesso di appurare che il conto corrente associato all’iban nel quale era confluita la somma di 1.500 euro, risultava intestato ad una 36enne napoletana, con precedenti per associazione per delinquere finalizzata alla truffa, frode informatica, e già arrestata per riciclaggio con collegamenti con consorterie criminali del luogo.
Tramite i colleghi del posto, su delega del Commissariato jesino, si è proceduto alla denuncia per truffa.
Sono circa 40 i truffatori stanati e indagati dagli uomini del Commissariato di Jesi, in appena 10 mesi, con recupero anche di ingenti di somme di denaro.
La truffa costituisce ormai la nuova frontiera del crimine “da remoto”, considerata la possibilità di operare indisturbati da casa davanti ad un pc o smartphone. Il dirigente del Commissariato, Paolo Arena, raccomanda di «Controllare attentamente l’indirizzo del sito web agendo solo sulla piattaforma ufficiale, di non cliccare su link sconosciuti, diffidare di richieste troppo convenienti, controllare le recensioni e riscontrare eventuali dubbi contattando direttamente la polizia».

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