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Tappa in pineta al Passetto
di “Pedalando”,
movimento di resistenza al Parkinson

ANCONA - La maratona ciclistica fatta di circa 70 chilometri al giorno, è partita sabato da Sant'Urbano e dopo Ferrara, Bologna, Ravenna, Rimini e Pesaro ha toccato il capoluogo dorico per poi proseguire

Un momento della giornata

Sono arrivati questa mattina in pineta al Passetto i partecipanti alla seconda edizione di “Pedalando, Movimento di resistenza al Parkinson”, una manifestazione sportiva sociale organizzata da Lorenzo Sacchetto, ammalato di Parkinson da anni, e da sua moglie Raffaella, accompagnati da una ventina di volontari, alcuni dei quali sofferenti della stessa patologia e perfino due giovanissimi ciclisti.
Con loro anche Fabiano Fontanelli, ex dirigente e agonista con quattro vittorie di tappe di Giro d’Italia alle spalle.

«Pedalando – hanno detto Lorenzo e Raffaella Sacchetto – è un movimento nato per dare voce a chi convive con la malattia. Attraverso lo sport e la condivisione, vogliamo dimostrare che è possibile continuare ad avere una vita ricca e piena nonostante il Parkinson. L’imperativo è resistere all’avanzamento del male e all’isolamento sociale che lo accompagna, cercando di fare vita attiva e confidando nel progresso scientifico».
La maratona ciclistica fatta di circa 70 chilometri al giorno, è partita sabato da Sant’Urbano, in provincia di Padova, e dopo Ferrara, Bologna, Ravenna, Rimini e Pesaro ha toccato Ancona per poi proseguire per Gualdo Tadino, Perugia, Ponticino, Firenze e infine Sestri Levante. L’obiettivo è quello di coinvolgere attivamente i territori attraversati per informare, sensibilizzare e confrontarsi su diversi temi legati alle malattie neurodegenerative come la Malattia di Parkinson.

Ad Ancona, come in ogni capoluogo raggiunto, per l’occasione è stato organizzato anche un evento pomeridiano, nella sala del consiglio comunale e coinvolgendo istituzioni e associazioni co-progettato, con l’Amministrazione comunale e regionale e con le personalità del mondo della medicina, dello sport, della cultura. Un’occasione per parlare di stili di vita salutari nella gestione del Parkinson, di nuovi approcci alla malattia, della necessità di fare rete per garantire l’omogeneità delle cure e per raccontare esperienze e buone pratiche.
Ad accogliere l’atleta ed il suo team al Passetto, al mattino, gli assessori alle Politiche Sociali e alla Salute, Manuela Caucci, e il vice sindaco e assessore allo Sport Giovanni Zinni e la consigliera comunale Maria Grazia De Angelis.
Gratitudine ed emozione, i sentimenti che hanno provato tutti i presenti, colpiti dal coraggio che muove Lorenzo Sacchetto in una impresa decisamente faticosa e impegnativa, diventata per lui, la moglie e i suoi amici una missione.

«La malattia di Parkinson – ha dichiarato l’assessore Caucci ricordando quanto sia stretto l’intreccio tra aspetti sociali e aspetti sanitari – rappresenta una costante sfida per il mondo scientifico impegnato a capirne le cause e ad individuare trattamenti efficaci e sicuri. È certamente una sfida per le persone che ne sono affette e per i loro cari che rivestono il ruolo di care giver. Abbiamo aderito convintamente a Pedalando per il Parkinson e siamo onorati di ospitare in questi due giorni Lorenzo Sacchetto, sua moglie Raffaella Roveron, e tutto il gruppo di ciclisti che, con questa iniziativa ci aiutano a sensibilizzare la cittadinanza tutta sul Parkinson e su altre malattie neurodegenerative i cui sintomi vengono gestiti anche attraverso trattamenti non farmacologici che possono migliorare la qualità della vita delle persone al di là della malattia».
«E’ di tutta evidenza – ha aggiunto il vicesindaco Giovanni Zinni – che manifestazioni come queste servono per fare conoscere il Parkinson a tutta la cittadinanza, ma soprattutto servono a dare la speranza di potere riuscire, attraverso lo sport, a contenere gli effetti del Parkinson e cercare di avere una vita se non del tutto normale, certamente ricca di di soddisfazioni. Grazie davvero a Lorenzo per l’esempio che sta dando a tutti, un esempio di grande coraggio, fiducia e spirito positivo».

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