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Antenna via Molino Mensa, l’assessore:
«Convocheremo la società per mediare
soluzioni e cercare un’area più idonea»

OSIMO – Dopo l’ordinanza che sospende i lavori, Paolo Strappato è già al lavoro per risolvere le questioni urbanistiche analizzando con il legale del Comune anche i ricorsi che hanno impugnato le osservazioni al nuovo Puc

 

 

Ha progetti ambiziosi da perseguire per Osimo l’architetto Paolo Strappato, 68 anni di cui 40 con esperienza maturata al vertice degli uffici tecnici di diversi Comuni marchigiani. Come assessore all’Urbanistica, Attività economiche e Patrimonio, nominato dal sindaco Francesco Pirani scommette intanto «sulla coesione territoriale, recuperare cioè le attrezzature, i servizi, in centro e nelle frazioni dove è svanita, e poi lo sviluppo delle attività produttive, anche quelle del territorio agricolo, dei capannoni, in un’ottica di progettazione di Area vasta con gli altri Comuni» spiega. La sua azione è proiettata anche a stringere collaborazioni dirette «con il Parco del Conero e Porto Recanati ad esempio, con cui ho avuto riunioni, per elaborare il Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums). Ci sono già richieste a livello regionale per il finanziamento».

L’assessorato sta poi analizzando i contenuti dei ricorsi che hanno impugnato le osservazioni al nuovo Puc di Osimo e l’istallazione dell’antenna di telefonia mobile issata in via Molino Mensa. «Il Pums assieme al Put, Piano urbano del traffico, è elemento essenziale anche per ragionare sulla strada di bordo per cui cercheremo una sostenibilità maggiore e capiremo preso se andare avanti con le intenzioni progettuali già consolidate nel tempo. Con il legale del Comune stiamo valutando i singoli ricorsi».

L’antenna installata in via Molino Mensa

Quanto all’impianto di telecomunicazioni che ha provocato le proteste dei residenti nei giorni più caldi della campagna elettorale l’assessore chiarisce che «l’Ufficio ha emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori ed è nostra intenzione convocare a breve termine la società che ha installato l’antenna per mediare una soluzione diversa perché quella posizione non è perfettamente idonea né dal punto di vista normativo né contestuale. Cercheremo, se sarà possibile dato che ormai c’è un contratto consolidato, di mediare per cercare un’area più idonea dove collocare l’impianto» specifica l’assessore Strappato.

 

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