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Gestione dei rifiuti pescati in mare,
Ancona sempre più green: il Comune
firma convenzione con Ata 2 e Adsp

AMBIENTE - La legge ‘Salvamare’ del 2022 ha introdotto specifiche misure per la corretta gestione degli stessi con l’obiettivo di contribuire al risanamento dell’ecosistema marino e alla promozione dell’economia circolare

Il porto di Ancona

 

Gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente raccolti in mare, la giunta comunale di Ancona ha deliberato di approvare lo schema di convenzione con l’Ata-Ato2 e con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, autorizzando gli uffici alla firma. E’ un passaggio previsto dalla legge ‘Salvamare’ del 2022 che ha introdotto specifiche misure finalizzate al contrasto della dispersione dei rifiuti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune e alla corretta gestione degli stessi. L’obiettivo è quello di contribuire al risanamento dell’ecosistema marino e alla promozione dell’economia circolare, nonché alla sensibilizzazione della collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno. La stessa norma ha ampliato anche il ventaglio dei ‘rifiuti accidentalmente pescati’ nelle acque ricomprendendovi, accanto a quelli raccolti dalle reti durante le operazioni di pesca, anche i rifiuti raccolti occasionalmente nelle acque con qualunque mezzo, «mediante sistemi di cattura degli stessi, purché non interferiscano con le funzioni eco-sistemiche dei corpi idrici, e nel corso delle campagne di pulizia del mare, dei laghi, dei fiumi e delle lagune…».

Il legislatore ha, inoltre, dato mandato all’Arera di disciplinare i criteri e le modalità per la definizione della componente della tariffazione dei servizi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati, che si aggiunge alla tassa sui rifiuti e i cui costi vanno spalmati sull’intera collettività. Nel 2023 l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente  ha istituto la componente perequativa Ur1a, per la copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti che si applica a tutte le utenze del servizio di gestione dei rifiuti urbani in aggiunta al corrispettivo Tari o per la tariffa corrispettiva.

Ora nelle more del passaggio definitivo delle funzioni in materia alla competente Ata 2, il comune di Ancona esercita la funzione di titolare, con funzioni anche di indirizzo e controllo, del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani nel territorio comunale per il tramite di AnconAmbiente S.p.A., per la gestione e l’esercizio dei servizi di igiene ambientale, complementari e simili e per il tramite della Ancona Entrate S.r.l., per la per la gestione delle riscossioni tariffe di igiene urbana. La giunta Silvetti ha pertanto dato mandato all’ufficio comunale responsabile del procedimento di procedere alla sottoscrizione della convenzione della durata di 5 anni per la gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente raccolti in mare con l’Ata 2 (ente di governo dell’Ambito Territoriale Ottimale 2 Ancona) e con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale (ente di indirizzo e programmazione delle attività portuali). La convenzione ha per oggetto la disciplina delle competenze e relativi adempimenti in merito alla gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente raccolti in mare durante le operazioni di pesca, comprendente le fasi di conferimento presso l’impianto di raccolta al porto di Ancona, il successivo prelievo e trasporto agli impianti di recupero e/o smaltimento. Andrnno definiti di seguito anche i sistemi di recupero dei costi derivanti dalle attività di gestione dei rifiuti.

Con la convenzione il comune di Ancona si impegna a prelevare questi rifiuti depositati presso l’impianto portuale di raccolta «ed indirizzarli alle fasi di chiusura del ciclo dei rifiuti; – si legge nell’atto – ad applicare la componente perequativa per la copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti, a tutte le utenze del servizio di gestione dei rifiuti urbani in aggiunta al corrispettivo dovuto per la TarI9 e a trasmettere al Csea le istanze, validate da Ata, di riconoscimento dei costi sostenuti dal gestore AnconAmbiente per la chiusura del ciclo dei rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente prelevati dal centro di raccolta portuale». Il Comune si impegna inoltre a versare infine gli importi spettanti all’affidataria della gestione e dell’esercizio dei servizi di igiene ambientale.

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