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Approvata in consiglio comunale
la variazione di assestamento
generale del bilancio

ANCONA - Rispondendo poi, prima del voto, agli interventi dell’aula, il vicesindaco Giovanni Zinni ha approfondito una serie di questioni, relative in particolare al disavanzo strutturale, agli utili delle aziende partecipate, alla questione del trasporto pubblico locale e in particolare di Conerobus

Il Comune di Ancona (Archivio)

E’ stata approvata nella mattinata dal Consiglio comunale la variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2024-2026 e la verifica della salvaguardia degli equilibri generali di bilancio.
Dal documento è emersa, tra l’altro, una aggiunta di 1,356 milioni di euro che ampliano il margine per la realizzazione degli interventi importanti in termini di spesa corrente.
«La ricognizione dell’assestamento di Bilancio – ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio, Giovanni Zinni – ci ha dato il senso dell’andamento del nostro bilancio e ci consente di fare delle valutazioni per poi cominciare a predisporre, sin da settembre, il bilancio di previsione 2025-2027. La relazione tecnica alla verifica degli equilibri fornisce dati importanti. Ricordiamo che l’attuale bilancio proviene da una “sofferenza” storica, causata dal disavanzo strutturale, che ogni anno in quota parte occorre andare a ripianare. Un dato interessante di quest’anno è che la quota annuale predisposta (1,476 milioni di euro) è stata superata per oltre 2 milioni di euro, grazie all’ottimo lavoro dell’area finanza, che ringrazio».

Tra gli altri dati significativi, il vicesindaco ha evidenziato anche quello dell’avanzo applicabile. «Quest’anno il tetto massimo dell’avanzo – ha aggiunto Zinni – è di oltre 22,5 milioni di euro. Altri aspetti importanti sono rappresentati dalla gestione dei residui attivi e passivi. La percentuale di riscossione pagamento, per quanto riguarda i residui attivi, è del 32 per cento, mentre quella dei residui passivi è del 64 per cento. Ciò significa che oltre a essere rispettati i termini di pagamento da parte dell’amministrazione, questi numeri sono monitorati e non suscitano alcuna preoccupazione».
«Il pacchetto del Pnrr – ha spiegato poi il vicesindaco – è perfettamente monitorato. Tutti i pagamenti sono avvenuti nei termini. Le procedure sono salve e perfettamente allineate al bilancio. Resta il tasto dolente del fondo crediti di dubbia esigibilità, che purtroppo copre una fetta cospicua del nostro bilancio. Per quanto riguarda le partecipate, queste hanno già votato i loro bilanci 2023, tutti in utile. Per Conerobus abbiamo preso atto delle ultime entrate e anche questa azienda andrà a chiudere in positivo il proprio bilancio nelle prossime settimane».

L’assessore Zinni stamattina in Consiglio comunale

L’assessore Zinni ha poi ringraziato per il lavoro svolto puntualmente il Collegio dei revisori dei conti, che ha attestato il parere favorevole degli equilibri sia in conto capitale che in spesa corrente.
«E’ significativo ricordare al Consiglio comunale le loro raccomandazioni, che sono perfettamente aderenti alla nostra linea di governo: potenziare ogni azione di accertamento e riscossione delle entrate per perseguire una maggiore tempestività operativa e un migliore monitoraggio dell’andamento delle spese; per i fondi del Pnrr oltre al normale monitoraggio delle scadenze previste dalla normativa porre una particolare attenzione alle rendicontazioni al fine di una perfetta efficacia della chiusura delle procedure nel corso del tempo».
Nel corso della relazione esplicativa è stato, infine, evidenziato il peso di una significativa variazione di bilancio in termini di spesa corrente.
«Siamo riusciti a reperire delle risorse in più che ci consentono una maggiore spesa corrente – ha detto l’assessore – ed è stato fatto uno sforzo sul recupero dell’evasione fiscale, in particolar modo attraverso l’opera di Ancona Entrate, proprio in linea con quanto espresso dal Collegio dei revisori. Da questo punto di vista abbiamo previsto, in base ai calcoli svolti dagli uffici, un aumento delle entrate per oltre 600 mila euro, che insieme con il risparmio delle quote capitali di interessi dei mutui non ancora contratti e agli interessi attivi dei mutui di cassa depositi e prestiti non utilizzati, ci forniscono 370 mila euro in più. Oltre a ciò c’è da dire che siamo chiamati a una serie di vincoli posti dalla spending review, che – ha detto Zinni – è il frutto delle politiche rigoriste dell’Unione, che impone una aggiunta nella spesa corrente di 200 mila euro, che in parte è stata compensata da un fondo di salvaguardia del Governo nazionale che ci decurta di circa 115 mila euro questo contributo dovuto allo Stato».

Lavori di sfalcio (Archivio)

Dall’andamento positivo della riscossione dell’addizionale comunale Irpef, il Comune di Ancona ha, infine, aggiunto 50 mila euro di maggiori entrate.
L’assestamento di bilancio consente quindi di calcolare, in totale, una aggiunta di 1,356 milioni di euro che ampliano il margine degli interventi importanti in termini di spesa corrente.
In particolare il vicesindaco ha ricordato: i 326 mila euro destinati all’area manutenzione ordinaria del verde pubblico, spese per disinfestazione, trasporto del percolato, apertura e chiusura dei parchi pubblici, sanificazione dei bagni pubblici, manutenzioni degli alberi; la garanzia del trasporto pubblico locale, considerato perno strategico delle politiche per lo sviluppo sostenibile, che prevederà in futuro anche una importante riorganizzazione; 130 mila euro in più per le manutenzioni ordinarie delle strade; 120 mila euro in più di spese per la cultura; 70 mila euro in più per grandi eventi, politiche giovanili e partecipazione democratica; interventi di supporto per il decoro urbano e gli eventi del G7; oltre 50 mila euro in più per i servizi scolastici e una cifra analoga per la manutenzione degli impianti sportivi. Sono infine garantite le coperture dei rimborsi agli utenti e agli enti che hanno pagato due volte o che non dovevano pagare quote di Ancona Entrate.
«Si tratta dunque – ha concluso – di una variazione dal punto di vista strategico, che riallinea il bilancio all’aumento di spesa corrente che purtroppo abbiamo dovuto affrontare in sede di bilancio di previsione 2024-2026, dove mancavano a questo Comune le coperture per 6 milioni di euro, che grazie all’attività degli uffici, dell’assessorato e alle nostre scelte politiche, sono stati recuperati. Questa si chiama virtuosità».

Rispondendo poi, prima del voto, agli interventi dell’aula, il vicesindaco ha approfondito una serie di questioni, relative in particolare al disavanzo strutturale, agli utili delle aziende partecipate, alla questione del trasporto pubblico locale e in particolare di Conerobus.
«Questo bilancio del Comune di Ancona – ha detto – ha il peso di un disavanzo strutturale, per responsabilità delle precedenti amministrazioni. Abbiamo una perdita enorme, che viene ripianata gradualmente negli anni. La virtuosità di questa Amministrazione Comunale è anche l’essere riusciti a pagare una maggiore rata di disavanzo rispetto a quella prevista annualmente. Quanto agli utili delle aziende partecipate, questi sono determinati dai cittadini e dal Comune di Ancona per il mezzo dei contratti di servizio (ogni anno 35 milioni di euro). Non saccheggiamo dunque i fondi di riserva, ma, in accordo con le aziende partecipate, al netto degli investimenti per i servizi, il Comune ha redistribuito alcune somme per le attività di competenza. Per quanto riguarda il Pnrr, abbiamo sentito il dovere morale di portare a termine tutti i progetti e stiamo facendo di tutto per portarli a casa. Rispetto, infine al trasporto pubblico locale, non ci sono linee tagliate. Per il percorso estivo sono state ridotte corse giornaliere di alcune linee, che a settembre saranno ripristinate. Ci sono state 50 corse aggiuntive saltate per malattie e ferie per un sovraccarico. Ma abbiamo generato 5mila chilometri di corse urbane in più, che intendiamo aumentare, e in questo senso stiamo investendo sull’azienda dialogando quotidianamente con la Regione Marche e con il Governo nazionale per l’aumento dei fondi di riparto. Tutto ciò si inquadra, ovviamente all’interno del processo di profonda riorganizzazione del nostro trasporto pubblico locale, del quale il nuovo e ripensato anello filoviario rappresenterà uno degli assi portanti, che consentirà di ripensare tutto il servizio».

 

Riequilibrio di bilancio, in buona salute le società partecipate del Comune

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