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Il corso di autodifesa è un successo

ANCONA - Erano previste 15 partecipanti, ma in media sono state circa 45 le donne che hanno aderito

Foto di gruppo a Palombina

Erano previste 15 partecipanti, ma in media sono state circa 45 le donne che hanno preso parte ogni lunedì del mese di luglio al corso di autodifesa presso lo stabilimento balneare Sunset di Palombina, per un totale di 60 iscritte.
Il corso di quattro lezioni, tutte completamente gratuite, è stato tenuto da insegnanti tecnici Fijkam abilitati agli insegnamenti della MGA (Metodo Globale Autodifesa).
«Per questo corso intensivo di autodifesa rivolto alle donne le iscrizioni hanno superato le aspettative, in quanto inizialmente avevamo previsto una partecipazione indicativa di 15 persone a lezione; – commenta l’assessore alle Pari Opportunità, Orlanda Latini – le iscritte sono state 60 in totale, con una media di 45 partecipanti a lezioni: questi numeri non possono che spingerci a continuare a promuove l’organizzazione di moduli specifici di corsi di autodifesa personale, indirizzati in particolare alle donne, di tutte l’età. È stato un piacere distribuire ieri sera gli attestati di partecipazione insieme alle consigliere comunali Francesca Bonfigli e Silvia Fattorini».

Un feedback positivo arriva anche dagli organizzatori del corso, che sottolineano come «la risposta a questa iniziativa è andata oltre ogni aspettativa sia in termini di numeri, sia in termini di partecipazione eterogenea perché hanno aderito ragazze molto giovani e signore più mature, proprio a dimostrazione di quanto la discriminazione di genere non sia svincolata ad una precisa fasce d’età».
L’Assessore alle Pari Opportunità ringrazia lo stabilimento Sunset beach di Palombina per aver ospitato l’evento e soprattutto la Fijkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) Comitato Regionale Marche per essersi messa a disposizione di questa attività con i loro tecnici federali per dimostrazioni e consigli pratici, per la maggior parte incentrati sulla mentalità difensiva.
«Confidiamo di poter ripetere in futuro attività del genere, perché se è vero che la violenza non è solo fisica, è anche opportuno fornire alle donne di tutte le età gli strumenti per difendersi. Senza dimenticare che, statisticamente, la violenza più diffusa, al contrario di quanto si possa pensare ed immaginare, è quella che avviene all’interno delle mura domestiche, ovvero in ambito familiare» conclude l’assessore

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