Carenza di medici di famiglia, il servizio di guardia medica a singhiozzo soprattutto nei fine settimana con gli utenti sono costretti a rivolgersi alle sedi dei Comuni limitrofi, all’Umee mancano neuropsichiatra e logopedista. I nodi della sanità territoriale osimana sono affiorati in tutta la loro criticità nel corso del dibattito dell’ultima seduta consiliare. Le mancanze che penalizzano l’utenza sono state elencate dalla consigliera Michela Glorio (lista Glorio), nell’illustrare l’ordine del giorno presentato dall’opposizione di centrosinistra. In attesa che il sindaco Francesco Pirani assegni a qualche assessore la delega alla Sanità, in aula ha risposto asi quesiti sollevati dalla minoranza la vice sindaco Monica Bordoni. «Vorrei evidenziare che la sanità territoriale regionale così come quella di Osimo è stata fortemente influenzata da una politica regionale di sinistra che da più di vent’anni non è riuscita a porre rimedio al problema – ha esordito – Entrando nel dettaglio la sede di continuità assistenziale di Osimo ha sempre sofferto nel coprire tutti i turni. E’ già successo che fosse rimasta chiusa con l’invito a rivolgersi alle delle città limitrofe. Fra le motivazioni sicuramente c’è quella carenza di medici caricati: solo 3 su 7 medici necessari di recente hanno accettato l’incarico. I turni vengono coperti da medici con contratto occasionale, dove non ci sono titolari, che non possono garantire la continuità del servizio, soprattutto nei giorni prefestivi e festivi. Quindi si continua ad applicare il principio di reciprocità tra sedi, e quella di Castelfidardo si trova spesso a coprire il territorio di Osimo. Sono stati chiesti due medici per la continuità assistenziale La direzione dell’Ast ci ha assicurato che la copertura arriverà entro settembre».
Quanto ai disservizi registrati all’Umee di Osimo, Bordoni ha chiarito che «è stata portata conclusione la procedura concorsuale per il reperimento di 3 neurischiati infantili. Hanno accettato l’incarico 2 neuropsichiatri che prenderanno servizio nel periodo novembre 2024-gennaio 2025 la psicologa con tratto cococo a scadenza a fine anno, avrà con un nuovo contratto. Per quanto riguarda il pensionamento di due medici di famiglia, è stato contattato un medico, non disponibile, e sentiti altri medici fuori graduatoria. Uno sarà operativo». La vice sindaco è passata poi ad analizzare la situazione nella prospettiva della futura riconversione dell’ospedale Ss Benvenuto e Rocco, quando gli attuali reparti saranno trasferiti nel nuovo Inrca. «Il potenziamento dei servizi territoriali dei soci sanitari necessita di una riflessione attenta e condivisa. Dopo il trasferimento al nuovo Inrca intendiamo implementare la medicina specialistica ambulatoriale ai fini dell’abbattimento delle liste d’attesa, l’aggregazione di medici di medicina generale in strutture di assistenza sociale, garantire l’istituzione degli infermieri famiglia e il mantenimento del punto prelievi, la presenza dell’automedica, della continuità assistenziale. Vorrei ricordare, proprio nel solco di quanto detto, l’importanza della filiera istituzionale anche tramite il presidente del consiglio regionale sono state attivate diverse convenzioni tra l’Inrca e l’ospedale di Torrette: da settembre del 2023 la chirurgia universitaria fa tre sedute operatorie a settimana e dal prossimo settembre ci saranno altri 2 sedute di ortopedia universitaria. Nel 2022 gli operatori lavoravano solo su un turno al mattino. Desidero inoltre annunciare che proprio martedì scorso è stato firmato l’accordo per l’avvio dei lavori di ampliamento per il pronto soccorso dell’Inrca di Osimo».
La vice sindaco Monica Bordoni ha quindi informato l’aula che la maggioranza avrebbe votato l’odg delle minoranze che alla fine ha ottenuto 18 sì, quelli di tutti i presenti, tra la soddisfazione dei firmatari e il sindaco Francesco Pirani ha chiosato evidenziando come «oggi la sanità è diversa da quella solo di pochi anni fa. E noi in 15 giorni questo è quello che siamo riusciti a fare. L’importante è che su questo tema condividiamo un percorso, a prescindere dalla filiera istituzionale e a prescindere dalle posizioni di partenza. L’amministrazione si impegnerà per questo». Durante il dibattito, il consigliere di maggioranza Achille Ginetti (Pof) analizzando le motivazioni generali a monte della progressiva spoliazione della sanità italiana, ha anticipato che «dovrebbe essere approvato si spera entro agosto un nuovo accordo integrativo regionale per i medici della Medicina generale. Una riorganizzazione importante della medicina generale con la quale si cercherà di far fronte alla carenza di medici con l’istituzione delle Aft (aggregazioni funzionali territoriali). Si prevede una assistenza h 24, 7 giorni su 7, coinvolgendo attraverso le Aft i medici di famiglia che garantiscono un orario di assistenza dalle 8 alle 24. Tutti i giorni dalle 20 alle 24 ci sarà un medico reperibile dalle 24 alle 8 ci sarà il Centro di coordinamento territoriale».
(m.p.c.)
Osimo senza guardia medica per il secondo week end, Michela Glorio presenta un ordine del giorno
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