Ieri, intorno le ore 15 ha attraccato alla banchina 19 del porto di Ancona, la motonave Ocean Viking, battente bandiera norvegese, con a bordo 196 migranti, che dopo esser stati visitati accuratamente dal personale sanitario, alle ore 17 hanno raggiunto il centro sportivo Paolinelli per essere sottoposti ai vari controlli di esclusiva competenza della Polizia di Stato. In 7 ore si sono concluse tutte le operazioni previste come da procedura nazionale e i migranti sono stati successivamente accolti in strutture individuate nelle regioni Marche, Abruzzo in Piemonte. Nel primo step l’Ufficio Immigrazione ha intervistato ogni migrante allo scopo di verificare se può essere considerato richiedente asilo o meno.
Proprio durante tale attività, si è data esecuzione ad un provvedimento di respingimento nei confronti di un trentenne marocchino che, non richiedendo asilo, faceva ingresso illegale sul territorio nazionale. Determinante ai fini della puntuale identificazione è stato il lavoro svolto dalla Polizia Scientifica che ha operato con ben 4 postazioni di fotosegnalamento. Anche i più piccoli hanno trovato sicuro rifugio nel capoluogo dorico, grazie all’impiego del personale della Divisione di Polizia Anticrimine che ha proceduto all’affidamento dei minori ai Servizi Sociali del Comune di Ancona che ne ha successivamente predisposto un’adeguata sistemazione presso le associazioni umanitarie specificatamente individuate.
Dalle operazioni di sbarco fino a quelle di smistamento dei migranti, importante e minuzioso è stato il lavoro della Squadra Mobile che, attraverso l’attività info-investigativa, ha condotto accertamenti circa l’eventuale coinvolgimento di scafisti o trafficanti di essere umani nel reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Puntuale il dispositivo di ordine pubblico garantito dalla Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto e Polizia Locale, il cui scopo è stato di assicurare il regolare svolgimento delle operazioni.
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