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Impianto rifiuti alla Zipa:
parere negativo del tavolo tecnico,
ok della Provincia all’inchiesta pubblica

JESI – La valutazione di istituzioni ed esperti è arrivata ieri, con largo anticipo rispetto alla conferenza dei servizi chiamata ad esprimersi sull’impianto proposto da Edison

Jesi, palazzo comunale

Si è riunito ieri il tavolo tecnico istituito dall’Amministrazione comunale su sollecitazione delle rappresentanze delle attività produttive che ha permesso di raccogliere ulteriori elementi a sostegno di una valutazione ad oggi negativa del progetto stesso. «Tale valutazione avviene con largo anticipo rispetto alla conferenza dei servizi chiamata ad esprimersi su tale impianto, avendo ormai raccolto qualificate riflessioni tecniche che confermano le criticità che si sono addensate in città e che l’Amministrazione comunale aveva già fatto proprie redigendo puntuali richieste ed integrazioni alla documentazione finora prodotta da Edison» mette in evidenza una nota del comune di Jesi.

Al tavolo tecnico erano presenti, oltre al sindaco Lorenzo Fiordelmondo e all’assessore all’ambiente Alessandro Tesei, i tecnici del Comune di Jesi, Confindustria Ancona, Università Politecnica delle Marche, associazioni artigianali Cna e Cgia, organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Usb, il sindacato bancari della Fabi e Wwf Oasi Ripa Bianca. «Ringrazio l’Università Politecnica delle Marche, intervenuta a supporto di Confindustria – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – perché attraverso il suo puntuale ed importante contributo ha aiutato tutto il tavolo a definire incertezze che diventano ancora più incisive».

L’area Zipa di Jesi (foto d’archivio)

Il tavolo di ieri costituisce, prosegue il comunicato, «ulteriore conferma della necessità del percorso partecipativo di approfondimento predisposto in occasione del Consiglio comunale del 18 luglio scorso e degli impegni che l’Amministrazione ha preso con la città. Impegni che passano necessariamente attraverso atti amministrativi e procedure di legge che richiedono decisioni motivate e non valutazioni “senza se e senza ma”. A tal proposito proprio ieri la Provincia di Ancona ha accolto anche l’istanza del sindaco relativa alla richiesta di inchiesta pubblica che avrà pertanto formale avvio».

 

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