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Musica dalla radio nell’auto non gradita,
li minaccia con un coltello:
denunciato per aver violato anche il Dacur

FABRIANO – Dopo la segnalazione del gruppetto che lo aveva visto entrare all'improvviso nella vettura, gli agenti del Commissariato anche grazie alle risultanze delle immagini rilevate da impianti privati di videosorveglianza della zona riuscivano ad individuare il 34enne che secondo la misura di prevenzione emessa a febbraio per la durata di un anno dal questore di Ancona non avrebbe dovuto trovarsi lì, nelle immediate vicinanze di un bar del centro storico

(Foto d’archivio)

 

I poliziotti denunciano un fabrianese per minaccia aggravata e porto abusivo di coltello e violazione del dispositivo “Daspo Urbano”. Il fatto di riferimento è avvenuto un pomeriggio della fine di luglio quando alcuni fabrianesi si rivolgevano al locale Commissariato denunciando che, poco prima, mentre si trovavano all’esterno della autovettura di uno di loro, con gli sportelli aperti ed intenti ad ascoltare la musica proveniente dall’impianto montato, nei pressi di un bar del centro storico, venivano avvicinati da un loro coetaneo, conosciuto solo per soprannome. Con modi e toni riconducibili ad un probabile stato di abuso alcolico, questi prima entrava nell’abitacolo dell’automezzo anche se non autorizzato a ciò dal proprietario presente: poi pretendeva di cambiare la musica diffusa perché questa non era di suo gradimento.

Il gruppo di uomini, intuendo non fosse il caso di agire con modalità decise, cercavano, con gesti e parole concilianti, di farlo desistere dalle pretese. E, in effetti, riuscivano a convincerlo ad uscire dall’abitacolo per parlare un po’, Nel frattempo, il proprietario della autovettura spegneva l’impianto di diffusione sonora e chiudeva a chiave l’autovettura. Accortosi di quanto appena avvenuto, l’uomo alzava il tono di voce pretendendo quanto sin lì chiesto. Ai rifiuti misurati ed amichevoli del gruppo di coetanei, prima li avvicinava con tratti minacciosi, sia fisici che verbali, poi estraeva dalla tasca un coltello a serramanico che apriva e faceva roteare davanti ai volti dei giovani come a monito di quello che sarebbe potuto succedere se non avessero dato seguito alle sue richieste. Era necessaria una ulteriore iniezione di buonsenso e mediazione per far calmare il giovane e convincerlo a mettere via il coltello, cosa che avveniva solo dopo alcuni drammatici minuti a seguito dei quali si allontanava continuando a lanciare occhiate sinistre ai giovani interlocutori.

Gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Fabriano, sulla scorta degli elementi acquisiti dalle dichiarazioni dei giovani e dalle risultanze delle immagini rilevate da impianti privati di videosorveglianza presenti nella zona teatro dei fatti (che riscontravano le stesse dichiarazioni) , riuscivano a risalire ed individuare l’autore dei fatti per un 34enne fabrianese di origine non comunitaria, da alcuni anni residente a Fabriano, non nuovo a problemi con la giustizia sempre per reati contro la persona. Questi veniva, quindi, denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati di minaccia aggravata e porto abusivo di coltello. Un ulteriore approfondimento investigativo permetteva, inoltre, di appurare che l’uomo, al momento della commissione del fatto, si trovava nelle immediate vicinanze di un esercizio di somministrazione di cibi e bevande dal quale doveva tenersi distante attesa la vigenza della misura di prevenzione Dacur emessa dal questore di Ancona Cesare Capocasa nel febbraio di quest’anno, della durata di un anno. Per questo motivo, veniva ulteriormente denunciato per l’infrazione al dispositivo che comporta la pena della reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8mila a 20mila euro.

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