facebook rss

Balneari, l’Antitrust: «Basta proroghe.
Le spiagge libere sono rare,
gare entro la fine dell’anno»

BOLKESTEIN - L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato una lettera ai Comuni e alle Regioni invitando a porre fine alle violazioni. Smentita anche la mappatura fatta dal governo

sciopero-balneari-ombrelloni-chiusi-contro-bolkenstein-chalet-shada-civitanova-FDM-1-650x433

di Laura Boccanera

Antitrust contro le proroghe delle concessioni balneari. Dopo aver scritto più volte ai comuni costieri l’Agcom manda stavolta un altro segnale ancora più chiaro per sollecitare le gare immediate delle concessioni balneari senza più proroghe. L’ammonimento arriva a meno di una settimana dallo sciopero simbolico dei balneari che hanno chiuso per due ore gli ombrelloni per protestare contro l’assenza di riferimenti normativi rispetto alle aste.

sciopero-balneari-ombrelloni-chiusi-contro-bolkenstein-chalet-re-sole-civitanova-FDM-14-325x215E se ormai la Bolkestein è più o meno digerita dai concessionari di spiaggia, ad allarmare sono l’assenza di criteri e regole definite. Ma secondo l‘Autorità garante della concorrenza e del mercato il tempo è scaduto e in una lettera all’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, e alla Conferenza delle Regioni invita gli enti a porre fine alle violazioni della concorrenza e ai rinnovi automatici come è stata la proroga al 31 dicembre 2024. Quello che invece gli enti concedenti devono fare, afferma l’Antitrust, è avviare rapidamente le procedure di gara, in modo da concludere i bandi entro la fine di quest’anno. Dopo le varie sentenze del Tar e del consiglio di Stato un nuovo paletto: l’Antitrust infatti avverte che le motivazioni per le nuove proroghe appaiono infondate e smentendo la mappatura delle spiagge fatta dal governo afferma che le spiagge libere sono rare.

E ora bisognerà capire che tipo di effetto farà sul governo questo invito: dopo lo sciopero dei balneari infatti fonti governative avevano garantito ai concessionari di spiaggia che il Governo a inizio settembre avrebbe riportato sul tavolo della discussione il dossier Bolkestein. Le ipotesi al vaglio: un rinvio al 2027 per le zone fino al 25% delle aree ancora libere e addirittura al 2029 per quelle con spiagge libere superiori al 25%.

Ma Bruxelles ha già fatto capire che una simile bozza verrà bocciata e ora la questione è anche politica dal momento che proprio Fratelli d’Italia si era fatto in campagna elettorale paladino dei balneari che ora vedono le loro aspettative deluse. Al momento non ci sarebbero conferme, ma si sta studiando per una posizione di transizione, con una proroga al 2025 e intanto lo studio dei criteri sui quali si tratta con l’Unione europea per un diritto di prelazione a parità di offerta e sui criteri di indennizzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X