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Crisi di maggioranza, Latini:
«Ritirata o resa sono
le uniche strade obbligate»

OSIMO – Il presidente del Consiglio regionale e consigliere comunale nella Sala Gialla ipotizza che un partito stia attuando una ‘campagna acquisti’ tra i rappresentati delle Liste civiche. Scintille tra maggioranza e opposizione sul caso del comunicato diffuso sui canali istituzionali del Comune

Dino Latini

 

«Mercato Osimo. E’ naturale che un partito cerchi di portare via consiglieri e rappresentanti delle Liste civiche. I blitz sono il preludio dell’invasione e occupazione dello spazio politico. La ritirata o la resa sono le uniche strade obbligate». Il post pubblicato ieri sulla pagina Fb delle Liste civiche Osimo, neanche tanto sibillino, è firmato da Dino Latini. Ha scritto poche righe che lasciano trasparire l’ipotesi di una ‘campagna acquisti’ e la possibilità comparsa di ‘trasfughi’, il presidente del Consiglio regionale, seduto nell’aula consiliare di Osimo come consigliere di maggioranza con altri 3 rappresentati dei movimenti civici da lui fondati nel 1992. I tre colleghi di gruppo sono Stefano Simoncini, Emanuele Carpera e Filippo Zagaglia. Quattro voti i loro su 15 che possono fare la differenza nell’aula consiliare. Se però diventassero 3 o 2 questo potere sarebbe sterilizzato. Dopo aver manifestato mal di pancia e obiezioni critiche, le Liste civiche hanno già comunicato la volontà di ufficializzare un proprio capogruppo autonomo nella Sala Gialla al sindaco Francesco Pirani, sostenuto da un’ampia e articolata coalizione civica e da FdI come unico partito. E’ altrettanto evidente però che ci sono visione differenti all’interno dello stesso gruppo dei latiniani, tra chi vorrebbe tenere una linea rigida e votare all’occorrenza anche in disaccordo con la maggioranza come è già successo, e chi invece si mantiene più in sintonia con le posizioni del primo cittadino e punta a ricucire lo strappo, come i tre assessori (Bordoni, Sabbatini e Strappato) e il presidente del Consiglio (Simoncini).

Ieri, tra l’altro, non sono mancate le scintille tra maggioranza e opposizione sulla carenza di personale che affligge il Comune, in particolare l’Ufficio Anagrafe. La consigliera Michela Glorio aveva già stigmatizzato la decisione di non rinnovate il contratto ai due lavoratori assunti con contratto interinale. L’amministrazione comunale, in una nota h sostenuto che «l’opposizione targata Pd dimostra davvero una bella faccia tosta. Dopo aver lasciato il nostro Comune depauperato di personale e, di conseguenza, con un’erogazione dei servizi pubblici lontana dall’essere precisa e puntuale, ora si aspetta dalla nuova amministrazione una bacchetta magica capace di ripristinare l’efficienza e la funzionalità della macchina comunale in un batter d’occhio». Immediata la replica congiunta delle minoranze di centrosinistra che ha aperto un caso: «Capiamo l’inesperienza di questa nuova amministrazione ma nessuno fino adesso si era mai permesso di arrivare a tanto. Pubblicare comunicati politici dell’amministrazione firmati da un generico ufficio stampa con la pagina ufficiale istituzionale del Comune di Osimo è un atto davvero oltraggioso. Dare le colpe di tutto a chi c’era prima non è una scelta saggia da chi “predicava” il cambio di passo e la velocità nel decidere».



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