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Mostre di Sgarbi troppo costose,
il Pd: «La conseguenza
è un vuoto nella programmazione»

ANCONA – Il gruppo consiliare del Pd torna su una questione già sollevata dall'opposizione in Consiglio comunale: «“Raphael Urbinas”, curata dal critico d’arte è costata al Comune oltre 200.000 euro per l'esposizione di 28 fotografie delle opere di Raffaello. Ora l'Amministrazione corre ai ripari spaventata dalle sue stesse scelte»

Vittorio Sgarbi nella chiesa di San Domenico di Ancona (archivio)

 

«Per mesi abbiamo atteso di sapere se le mostre curate da Vittorio Sgarbi, e annunciate in pompa magna un anno fa dalla Giunta, sarebbero state effettivamente allestite. Delle 5 totali, infatti, solo una ha visto la luce, con numeri degni di un flop e con il silenzio assordante dell’assessore alla Cultura Bertini sulle altre. Poi, un rapido passo indietro sulla collaborazione con Sgarbi e un generico riferimento a costi troppo alti. Ma quanto alti? E perchè? Solo ora emerge quale rischio abbia corso il Comune di Ancona nel sodalizio con l’ex sottosegretario alla Cultura: apprendiamo infatti che ad Urbino, per fare un esempio, la mostra “Raphael Urbinas”, curata dallo stesso Sgarbi, è costata al Comune oltre 200.000 euro per l’esposizione di 28 fotografie delle opere di Raffaello». Il gruppo consiliare del Pd di Ancona torna su una questione già sollevata dalla minoranza anche in Consiglio comunale considerando questa cifra «sproporzionata e inaccettabile, considerato che si tratta di mere riproduzioni fotografiche che attirano 3-4 visitatori al giorno, arrivata perfino alla ribalta delle cronache nazionali».

Secondo i consiglieri d’opposizione «l’Amministrazione anconetana si è salvata in calcio d’angolo da un pasticcio, spaventata dalle sue stesse scelte. Ora, però, la conseguenza è un vuoto nella programmazione che ci pone come fanalino di coda nelle Marche per l’offerta culturale. Al momento, infatti, dopo la mostra sulla famiglia Ferretti, che ha un significato meramente locale, c’è una sola mostra certa, prevista per ottobre 2024. Per il resto, nessuna certezza. – sottolineano i dem – Questo vuoto si sarebbe facilmente potuto evitare se il sindaco e l’Assessore alla Cultura avessero approfondito, a tempo debito, su contenuti e condizioni dei progetti di Sgarbi, anziché sposarli a scatola chiusa con annunci altisonanti e foto sorridenti. Quella del centrodestra è una classe dirigente che ama gli annunci più della concretezza e che, per altri versi, nel tentativo di stupire, produce solo iniziative ed eventi spot. Nel frattempo, il conto delle promesse elettorali disattese sale in tutti gli ambiti».

 

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