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«Lavoro, diminuiscono gli infortuni
ma aumentano le malattie professionali:
attenzione massima sulla prevenzione»

LA CISL MARCHE analizza i dati del primo semestre 2024 resi noti dall’Inail che evidenziano appunto elementi positivi ed altri preoccupanti. Il segretario regionale Ferracuti: «Come da impegni presi, ci aspettiamo che la giunta regionale convochi presto il tavolo con le parti sociali e incrementi le risorse a disposizione»

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Marco Ferracuti

 

 

In forte diminuzione il numero degli infortuni mortali sul lavoro, in crescita le denunce di malattie professionali mentre è sostanzialmente stabile il dato degli infortuni. E’ la sintesi dei dati del primo semestre 2024 resi noti dall’Inail che evidenziano appunto elementi positivi ed altri preoccupanti, prosegue l’azione di mobilitazione e di sensibilizzazione sostenuta da Cisl Marche. Il messaggio del segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti: «Per contrastare questa scia di sangue è fondamentale tenere alta l’attenzione ogni giorno».
A fare il punto della situazione è Luca Talevi, segretario Cisl Marche: «Rimane sostanzialmente stabile il numero degli infortuni registrati nel primo semestre 2024 rispetto al primo semestre 2023 con un calo degli infortuni in itinere (da 1.263 a 1.238) ed aumentano quelli nei luoghi di lavoro (da 7.113 a 7.137). Leggero calo degli infortuni femminili, erano 2.916 al 30 giugno 2024 contro i 2.922 del 2023 e lieve incremento degli infortuni maschili che sono passati dai 5.454 del primo semestre 2023 ai 5.459 del primo semestre 2024. Calano gli infortuni nell’industria (da 6.317 a 6.285) e nell’agricoltura (da 466 a 442) mentre aumentano nel settore pubblico (dai 1.593 del primo semestre 2023 ai 1.648 del primo semestre 2024) stante l’ incremento degli infortuni agli under 15 passati da 819 a 894. Il fenomeno è giuridicamente ascrivibile alla estensione assicurativa infortunistica prevista per gli studenti dal decreto legge lavoro numero 48 del 2023».

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Luca Talevi

Numeri complessivi ma radici e dinamiche territoriali. Aggiunge Luca Talevi: « Si registra un calo di infortuni ad Ascoli (da 1.097 a 1063) e a Macerata (da 1.791 a 1.722) mentre ci sono aumenti a Fermo (da 632 a 719) e a Pesaro (da 2.009 a 2.024 ). Stabile Ancona con 2847 infortuni». I dati in chiaroscuro, prima il chiaro: «Importante il calo di coloro che hanno perso la vita sul lavoro passati dai dieci decessi del primo semestre 2023 ai sette del primo semestre 2024». Poi lo scuro: «In forte incremento invece le denunce di malattie professionali passate dalle 3.794 del primo semestre 2023 alle 4.185 del primo semestre 2024. Un incremento del 10% che ha maggiormente colpito il settore Industria e servizi passato dalle 3.433 denunce al 30 giugno 2023 alle 3.825 (2.753 uomini e 1.072 donne) al 30 giugno 2024. Il maggior numero delle denunce nella provincia di Ancona passate dalle 3.794 del 30 giugno 2023 alle 4.185 del 30 giugno 2024 e a Macerata che passa da 1.126 denunce di malattia professionale a 1.326. In aumento anche la provincia di Ascoli Piceno (da 701 a 975) e a Fermo (da 494 a 527) . Solo la provincia di Pesaro registra un calo passando da 1.004 denunce a 902». Le cause: «Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, unite a quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le principali tipologie di malattia professionale denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio».

Indicato il contesto ecco quale sarà l’azione di Cisl Marche nell’indicazione del segretario generale Marco Ferracuti: «La Cisl Marche proseguirà la sua azione per lo sviluppo della prevenzione in ogni luogo di lavoro, con il massimo coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti alla sicurezza ( Rls ) e delle Rsu. Come da impegni presi, ci aspettiamo che la giunta regionale convochi presto il tavolo con le parti sociali e incrementi le risorse a disposizione per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali».

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