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«Col blocco ingiustificato dei lavori
consiliari si impedisce la realizzazione
del programma ma noi proseguiamo»

OSIMO – Il sindaco Francesco Pirani prende atto della decisione dei «consiglieri di maggioranza appartenenti al nuovo gruppo consigliare composto da Latini Dino, Emanuele Carpera, Filippo Zagaglia e Marco Monteburini» oggi assenti in aula ma è determinato ad andare avanti con l’Amministrazione comunale «al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati». Per avere il numero legale e la maggioranza di voti nella Sala Gialla servono almeno 13 consiglieri e del 'caso Osimo' ora tornerà ad occuparsi anche il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli. Le surroghe non ancora effettuate dei consiglieri dimissionari potrebbero far rischiare lo scioglimento dell'assemblea cittadina con il ritorno alle urne

Francesco Pirani (foto Bruno Severini)

 

 

«Il consiglio comunale in programma oggi è stato annullato per mancanza del numero legale in seguito all’assenza dei consiglieri di minoranza e dei consiglieri di maggioranza appartenenti al nuovo gruppo consigliare composto da Latini Dino, Emanuele Carpera, Filippo Zagaglia e Marco Monteburini. Nel prendere atto di tale comportamento, si evidenzia che con il blocco ingiustificato dei lavori consigliari, di fatto, si impedisce la realizzazione del programma amministrativo che i cittadini hanno votato per il cambiamento della città. L’amministrazione, comunque, intende proseguire nel suo operato al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati». Affida a un comunicato di poche righe il suo commento il sindaco Francesco Pirani dopo il Consiglio comunale saltato, oggi pomeriggio, per assenza del numero legale. Il primo cittadino di Osimo prende atto che 4 consiglieri, che non considera fuori dalla sua maggioranza, hanno impedito di fatto il regolare svolgimento della seduta consiliare considerata anche la mancanza in aula dei 9 consiglieri di minoranza. Servono almeno 13 presenze su 25 nella Sala Gialla per avere il numero legale e la maggioranza dei voti. Oggi pomeriggio ce n’erano solo 10, 12 al massimo considerati i due consiglieri di maggioranza che devono ancora subentrare ai dimissionari Achille Ginnetti e Alberto Maria Alessandrini Passarini. Alla luce degli ultimi sviluppi solo sulla carta la maggioranza osimana può contare su 16 voti, risultato del ballottaggio elettorale dello scorso giugno.

E’ una questione matematica. Ben è più complessa di quello che appare perché i numeri potrebbero continuare a non tornare quando e come il nuovo gruppo dei 4 latiniani lo riterrà opportuno e necessario, non presentandosi in aula o magari solo votando in modo discorde dal resto della maggioranza. Come è già avvenuto durante la campagna elettorale di qualche mese fa, la questione non potrà esimere Fratelli d’Italia, che sostiene la maggioranza Pirani con la coalizione civica, a discutere del ‘caso Osimo’  portandolo di nuovo all’attenzione del governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, per cercare una mediazione e per sanare lo strappo prima che sia troppo tardi. «Penso che se ne occuperà anche il presidente della giunta regionale» osserva il coordinatore provinciale di FdI, l’eurodeputato Carlo Ciccioli. Dino Latini, oltre ad essere consigliere comunale di Osimo, è anche il presidente del Consiglio regionale, quindi esponente della maggioranza di centrodestra.

C’è poi la questione normativa della surroga dei consiglieri comunali, che va effettuata entro tempi precisi dettati dalla legge. Il Tuel prevede, infatti, all’articolo 38 che una volta che le dimissioni date da un consigliere sono irrevocabili «il consiglio (comunale ndr), entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari, con separate deliberazioni, seguendo l’ordine di presentazione delle dimissioni quale risulta dal protocollo. Non si fa luogo alla surroga qualora, ricorrendone i »presupposti, si debba procedere allo scioglimento del consiglio a norma dell’articolo 141 (dello stesso Testo Unico degli Enti Locali ndr)». Se accadesse, si tornerebbe alle urne. I 10 giorni di tempo si sono già esauriti o si esauriranno a breve dopo il rinvio forzato del Consiglio comunale di oggi?

Dopo «l’ennesima paralisi del Consiglio comunale a causa dell’assenza del numero legale» in una nota a firma congiunta, stasera i tre capigruppo di minoranza composta da 9 consiglieri, Paola Andreoni (Pd), Michela Glorio (lista Glorio) e Caterina Donia M5S) hanno espresso preoccupazione. «Il fallimento del Consiglio Comunale è stato causato dall’assenza di alcuni consiglieri della maggioranza: si rallenta così il processo decisionale e si dimostra la fragilità di una maggioranza che appare sempre più incapace di garantire stabilità e continuità amministrativa. – si legge nel comunicato  – Questa situazione, che si ripete con una frequenza ormai preoccupante, rischia di compromettere il buon funzionamento dell’amministrazione e di danneggiare ulteriormente la fiducia dei cittadini nei confronti della politica. Chiediamo quindi che la maggioranza chiarisca la sua posizione, mettendo finalmente fine a questa situazione di stallo. I cittadini di Osimo meritano un’amministrazione che lavori con serietà e impegno per il bene comune».

(m.p.c.)



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