facebook rss

Truffa un bed and breakfast e un hotel
ma viene scoperto: denunciato

FABRIANO - Le indagini degli uomini del Commissariato hanno permesso di accertare i due casi di phishing

Il coordinamento tra i poliziotti di Fabriano e le strutture ricettive del territorio consente di sventare due truffe.
Nel dettaglio è accaduto che un bed and breakfast di Fabriano ed un hotel di un comune vicino, hanno ricevuto una prenotazione per una camera matrimoniale per dieci giorni: per ciò che riguarda l’hotel, anche con trattamento di mezza pensione. Le richieste risultavano molto interessanti per le strutture anche se, proposte fuori dai circuiti ufficiali web maggiormente utilizzati, risultavano privi delle garanzie minime. L’anonimo interlocutore anticipava le perplessità proponendosi per un pagamento anticipato a saldo della prenotazione, mediante accredito sull’ Iban segnalato dalla struttura. Gli ospitanti, a questo punto, ritenendosi così al sicuro da brutte sorprese, acconsentivano all’accredito nei loro confronti, comunicando l’Iban aziendale. In effetti, di lì a poco, verificavano l’arrivo del bonifico preannunciato per importi, rispettivamente, di euro 1.100 e 680.
Dopo qualche giorno, però, le strutture ricettive ricevevano una ulteriore telefonata dall’uomo che aveva effettuato la prenotazione telefonica: lamentando in un caso un improvviso “covid” e nell’altro l’insorgenza di imprevisti lavorativi: di fatto dava disdetta della prenotazione.
In ogni caso, visto il “disturbo” recato, proponeva che una percentuale del 30 % del prezzo già pagato restasse alla struttura ricettiva a titolo di risarcimento danni. Chiedeva, altresì, che il restante fosse accreditato su un Iban diverso da quello che aveva fatto il pagamento. La soluzione risultava più che accettabile per gli ospitanti: ma ad entrambi la circostanza dell’Iban diverso appariva sospetta e, per questo, si rivolgevano ai poliziotti del Commissariato fabrianese.
Sulla scorta di pregresse analoghe indagini, è stato suggerito ai titolari delle strutture ricettive, oltre alla proposizione di querela, anche il restituire integralmente l’importo ricevuto allo stesso Iban che lo aveva loro accreditato: l’invito veniva accettato e disponevano in conformità ai loro istituti di credito.
Passavano pochi giorni ed entrambi ricevevano telefonate di ringraziamento da parte dei titolari dei conti correnti dai quali erano partiti gli originari pagamenti: i due avevano subito una truffa phishing (simulando profili che richiamavano i siti originali degli istituti di credito, ignoti avevano carpito le credenziali dei conti correnti quindi prosciugandoli con la disposizione numerosi bonifici).
Appariva chiaro che la “prenotazione” presso le strutture ricettive era solo un passaggio per nascondere ai filtri degli istituti bancari l’attività truffaldina: per come accertato, se dagli Iban truffati fossero partiti bonifici verso l’Iban estero (Regno Unito) indicato dall’anonimo per la restituzione di parte del prezzo pagato, questi sarebbero stati oggetto di verifiche preventive. Diversamente, bonifici disposti da strutture commerciali come quelle ricettive interessate, avrebbero sollevato meno sospetti e, in ogni caso, dissolti dalla totale buona fede degli interessati. Sul fronte delle indagini, si segnala che i poliziotti fabrianesi hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà nei confronti del titolare dell’utenza cellulare dal quale sono partite le telefonate di prenotazione indirizzate all’hotel. Questo è risultato essere un 51enne, residente in Lombardia, non nuovo a reati contro il patrimonio commessi con frode.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X