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Il logoramento della maggioranza:
le liste civiche antonelliane e FdI:
«Delusi ma solidali con il sindaco»

OSIMO – Il giorno dopo il Consiglio comunale saltato per assenza del numero legale e per la mancanza in aula dei 4 consiglieri delle Liste civiche e dei 9 d’opposizione, le altre forze che sostengono l’amministrazione di Francesco Pirani considerano «ingiustificata» l'assenza dei latiniani, «un grave atto di "irresponsabilità" nei confronti della comunità intera». Si torna in aula a settembre

I banchi vuoti della Sala Gialla, ieri

 

C’è silenzio e tira un’aria di imbarazzo e amarezza nelle stanze del governo osimano il giorno dopo il Consiglio comunale saltato per assenza del numero legale. Risuonano solo le parole di solidarietà al sindaco Francesco Pirani espresse dalle altre forze politiche che compongono la maggioranza osimana. A loro non è piaciuto l’atto di forza manifestato dai 4 consiglieri delle Liste civiche latiniane che ieri pomeriggio non si sono presentati in aula, mentre i 9 consiglieri di minoranza hanno preferito non sedersi sui banchi dell’emiciclio. L’assessore Michela Staffolani ed i rappresentanti di Fratelli d’Italia si dicono «dispiaciuti per l’atteggiamento che una parte della maggioranza sta tenendo. Fratelli D’Italia continuerà a lavorare con serietà ed affidabilità, come fatto finora, per portare avanti gli impegni presi con i tanti cittadini che hanno deciso di accordarci la loro fiducia». Nell’area della coalizione civica di Sandro Antonelli, la consigliera Angela Olsaretti (Osimo al Centro) specifica in un post che «il Consiglio comunale programmato per ieri pomeriggio è stato annullato per l’assenza ingiustificata di 4 consiglieri, Latini, Monteburini, Carpera e Zagaglia. Un grave atto di “irresponsabilità” nei confronti della comunità intera» ribadendo «piena solidarietà e pieno sostegno al nostro sindaco Francesco Pirani». Erano assenti giustificati i 3 e Dino Latini in particolare che ieri pomeriggio era alla Festa per i 160 anni della Croce Rossa Italiana alla Rotonda a Mare di Senigallia, in veste di presidente del Consiglio regionale. La prossima seduta consiliare dovrebbe essere convocata per i primi giorni di settembre. Il presidente del Consiglio, Stefano Simoncini, in questi giorni aveva impegni pregressi.

Dino Latini (in giacca azzurra) seduto in prima fila ieri pomeriggio alla Rotonda a Mare di Senigallia per la festa del 160 anni della Cri

Anche la Lista ‘Rinasci Osimo’ che nella Sala Gialla è rappresentata dal consigliere Massimo Cingolani chiarisce di essere «per una politica sana che ragiona non “contro” ma “per”». Rinasci Osimo parla di «profonda delusione per l’assenza ingiustificata della maggior parte dei consiglieri comunali alla seduta convocata ieri pomeriggio, che ha aggravato lo stallo politico e amministrativo della città. Non vi sono attenuanti, per nessuno: per la minoranza presente in sala ma non nelle postazioni ufficiali e per i consiglieri di maggioranza delle Liste del per sempre assenti. Non vogliamo dare credito a quanti pensano che vi fosse un accordo preventivo tra le parti, forse preludio di cambi di casacca in vista dei prossimi appuntamenti elettorali? Chi è stato eletto dai cittadini ha il dovere di partecipare alle sedute consiliari, nell’interesse esclusivo della città. Ad oggi, Rinasci Osimo, non ha mancato ad una seduta consiliare nel rispetto dei propri elettori».

Tra FdI e coalizione civica, nessuno ha davvero interesse ad  aprire una  crisi al buio nella prospettiva delle elezioni regionali 2025. La  richiesta compatta di tornare a votare, rivolta ieri dal centrosinistra, al sindaco è così rispedita al mittente. Ma, certo, i numeri nella Sala Gialla devono quadrare: vanno surrogati i due consiglieri dimissionari, ci sono scadenze per i CdA di enti,  ma soprattutto va garantita l’approvazione del Dup e del bilancio consolidato a settembre altrimenti si rischia davvero di camminare su un piano inclinato verso nuove elezioni. Lo strappo interno alla maggioranza si sarebbe consumato per il mancato rispetto degli accordi elettorali, ma in molti credono che possa essere ricucito. Antonio Scarponi, ex consigliere comunale e tra gli attivisti storici di Su La Testa, la storica lista civica fondata da Dino Latini, si propone come pontiere invocando al contempo la protezione del patrono di Osimo che si festeggerà il prossimo 18 settembre. «San Giuseppe da Copertino pensaci tu – scrive Scarponi – Il buon senso in politica è essenziale per prendere decisioni ponderate e ragionevoli. È importante anche mantenere la verità al centro del dibattito politico, in modo da garantire trasparenza e fiducia tra i cittadini e i governanti. Infine, è fondamentale che l’interesse della città e dei suoi abitanti sia sempre prioritario nelle scelte e nelle azioni politiche. Sono sicuro che con la saggezza e l’impegno dei protagonisti veri, si potrà contribuire al bene comune. Io nella mia vita ne ho viste di cotte e di crude, ho preso decisioni importanti nei bivi che la strada mi ha riservato, ed è per questo che metto a disposizione tutta la mia esperienza di vita per un incontro definitivo. Aggiungo che le ragioni stanno quasi sempre al centro….».

I consiglieri comunali d’opposizione di Osimo

C’è anche chi valuta opportuno allargare il perimetro di maggioranza. Operazione difficile se lo sguardo è proteso verso l’opposizione di centrosinistra che anche oggi è tornata a sollecitare il ritorno alle urne e per voce di Paola Andreoni, capogruppo Pd, ha domandato al sindaco Pirani «come fa a raggiungere gli obiettivi senza una maggioranza in Consiglio comunale o meglio con una maggioranza che in Consiglio blocca i lavori. Come può realizzare il suo programma amministrativo che i cittadini hanno votato per avere un cambiamento?» Le opposizioni di centrosinistra hanno già spiegato che il loro ruolo non è quello di garantire la maggioranza, ma semmai di vigilare, controllare, muovere rilievi, elaborare suggerimenti per chi governa la città. L’assenza in aula dei movimenti civici latiniani è, però, una strategia politica collaudata. Nel 2015, quando erano in 7 e sedevano all’opposizione, i consiglieri delle Liste civiche con lo stesso Dino Latini per protesta non si erano presentati per mesi nella Sala Gialla. La maggioranza dell’allora sindaco Simone Pugnaloni (Pd) aveva però continuato senza problemi a deliberare atti e a portare avanti i progetti per la città con i 15 voti dei propri consiglieri. Dopo l’intervento del prefetto di Ancona, il gruppo civico di minoranza era dovuto tornato a sedersi in Consiglio comunale a gennaio del 2016. La situazione attuale è completamente diversa perché oggi i 4 consiglieri delle Liste civiche fanno parte della maggioranza e sembra che abbiano il potere di decidere se far approvare o meno gli atti portati in discussione all’assemblea cittadina.



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