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«Latini fa Latini da 35 anni, l’unico modo
per governare è o restare sui patti
iniziali con lui o non c’è via d’uscita»

OSIMO – Le perplessità sulla crisi di maggioranza espresse da Argentina Severini, candidata al Consiglio comunale con la coalizione civica di Sandro Antonelli poi confluita nella maggioranza del sindaco Francesco Pirani con l’apparentamento al ballottaggio

Argentina Severini

 

Per le elezioni comunali 2024 Argentina Severini si è candidato con la lista ‘Osimo Futura’ della coalizione civica del candidato sindaco Sandro Antonelli che ha contribuito, con l’apparentamento al ballottaggio, alla vittoria del sindaco Francesco Pirani. Alla luce della crisi che sta scuotendo la maggioranza, Severini, che ha rinunciato a qualsiasi incarico offertole, esprime più di una perplessità sulla gestione dell’impasse.

Breve analisi della situazione: in consiglio c’è uno stallo mai registrato a memoria d’uomo che non può essere oltre accettato. La minoranza, fa la minoranza, quindi prendersela con Glorio-Pugnaloni etc. non ha molto senso. Detto ciò, la maggioranza è ancora più zoppa rispetto al consiglio precedente, essendo venuti a mancare i voti dei due consiglieri che si sono dimessi per entrare nelle partecipate; quindi, Latini per assurdo non ha più neanche bisogno di 4 voti, bensì di 2. E arrivo al punto. Chi compone oggi la maggioranza conosceva Latini mooooooooooolto meglio di me e di tutti gli altri osimani. Lo conoscevano quando è nata la Lista Latini e consorelle; lo conoscevano durante le trattative per il ballottaggio, durante quelle per la giunta/partecipate e lo conoscono oggi. Cosa si aspettavano, che si mettesse lì buono buono come nulla fosse, dopo che era stato fatto un apparentamento che neanche voleva, e dopo che gli veniva tolto ciò che veramente conta, ovvero Astea e Cma?

Tutti quelli che ora gridano allo scandalo, sono gli stessi che per trent’anni lo hanno affiancato e conosciuto giorno per giorno, passo dopo passo, cresciuti letteralmente a pane e Latini. Ci saremmo potuti stupire noi, ma non chi ci ha lavorato a fianco per tutto questo tempo. Noi candidati non abbiamo parlato durante la fase degli apparentamenti perché ciò avrebbe interferito negativamente sulle trattative; abbiamo taciuto mentre si facevano le nomine assessorili e per le partecipate perché era una fase delicata. Lo abbiamo fatto perché avevamo fiducia. Ma avrebbero dovuto spiegarci che i livori personali erano ancora tutti lì e che in gioco non c’era solo la sconfitta di Pugnaloni-Glorio, ma anche di Latini, con tutte le conseguenze a livello politico che ora stanno emergendo. Ho espresso pubblicamente nelle riunioni che in politica l’astio personale deve rimanere fuori: io ho combattuto Latini politicamente, ma non ho mai nutrito odio personale, perché ciò non mi appartiene. È anche vero che me ne sono venuta via dal Centro Sinistra perché ormai sentivo troppe vibrazioni negative e miei cambi di prospettiva ideale mi impedivano di lavorare serenamente in quel contesto ed ho fatto una scelta di campo, chiara, netta.

Da questa parte invece? Ora si grida allo scandalo Latini? Che Latini avrebbe fatto Latini era chiaro, super chiaro. Io al posto suo non avrei mai avuto il coraggio di far mancare il numero legale e così chiunque altro, ma ripeto, Latini fa Latini da trentacinque anni. A questo punto il dato è tratto, o la maggioranza prende atto che l’unico modo per governare è restare sui patti iniziali con lui, oppure non c’è via d’uscita. Questo gioco sta danneggiando l’immagine di tutti i candidati ed elettori che hanno creduto nel progetto.

Tra l’altro, e chiudo, il fatto che Astea rischi di essere cannibalizzata dagli anconetani non mi fa stare molto tranquilla: la Battaja del porcu non è mai finita, sta sempre lì in agguato e lo abbiamo visto in tanti ambiti, ecclesiastici e non solo. Quindi, impuntarsi a tutti i costi e perdere tutto… a qual pro? Muoia Sansone con tutti i filistei? Chi è Sansone, chi sono i filistei?  Insomma, vogliamo mostrare che veramente non ci interessano i posti? Infine, allerta, si chiede gentilmente di condividere con la base le scelte e, soprattutto, di prendere atto che i numeri, a meno che non si voglia propendere per uno spericolato ed inauspicabile ribaltone, non ci sono.

Argentina Severini (Osimo Futura)

candidata al Consiglio comunale

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