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Pannelli solari al PalaBaldinelli,
vinta la causa:
700mila euro al Comune

OSIMO – Lo ha comunicato Mauro Pellegrini, ex assessore al contenzioso legale e oggi consigliere comunale di minoranza, aprendo una polemica politica: «Passaggi poco chiari sull’accordo siglato dalla giunta Simoncini»

L’impianto fotovoltaico al PalaBaldinelli

 

Dopo 7 anni di causa civile al Tribunale di Ancona, il comune di Osimo ha vinto la causa contro la Fotosolar Energy Spa e dovrebbe incassare circa 700mila euro. Ad annunciarlo è l’avvocato Mauro Pellegrini (Pd), ex assessore al contenzioso legale ora consigliere di minoranza, che seguì tutto l’iter durante il primo mandato dell’amministrazione Pugnaloni. «Nel 2009 la società Fotosolar Energy spa veniva ufficialmente individuata dal Comune di Osimo quale soggetto cessionario del diritto d’uso su una porzione del parcheggio adiacente il Palazzetto dello sport ‘Palabaldinelli’ cui affidare la realizzazione di un ‘impianto solare termico integrato su pensiline ombreggianti’: veniva approvato lo schema di convenzione regolante i rapporti tra le parti, determina approvata dalla Giunta comunale con delibera n.28/2010. – ricorda Pellegrini in una nota – Il Comune di Osimo e Fotosolar Energy Spa regolavano, dunque, i loro rapporti nell’atto di repertorio n.16042/2010 avente ad oggetto: “Convenzione per la realizzazione e gestione di un impianto fotovoltaico su porzione del parcheggio adiacente al Palazzetto dello Sport Palabaldinelli“, che sostanzialmente prevedeva a carico di Fotosolar l’obbligazione di costruire l’impianto, di gestirlo per vent’anni, di sostenere tutte le spese ed oneri relative alla redazione in forma pubblica, registrazione e quant’altro connesso, del contratto di costituzione del diritto d’uso, di versare al Comune un determinato importo annuale entro trenta giorni da quanto Fotosolar avesse avuto la disponibilità delle somme per aver incassato i proventi della vendita dell’energia al Gse, di rimborsare al Comune alcune spese, di accollarsi i costi di illuminazione del parcheggio ipotizzando un consumo medio annuo di energia».

Pellegrini riferisce inoltre altri dettagli che chiede di spiegare agli amministratori del tempo, oltre al Stefano Simoncini, allora sindaco e oggi presidente del Consiglio, anche all’assessore dell’epoca Francesco Pirani e attuale sindaco e a Sandro Antonelli, assessore anche al tempo. «La particolarità di questo contratto – riporta – è che le parti, come accertato in sentenza, hanno pensato bene di simularne il contenuto: ovvero, all’apparenza desumibile dal contratto scritto, le somme che Fotosolar doveva versare al Comune erano considerate a titolo di sponsorizzazioni, nella sostanza invece si trattava del corrispettivo del diritto di superficie. Nel contratto invece il diritto di superficie era “simulato” nella ridicola somma di 12.000 euro annui (d’ora in avanti invece il corrispettivo del diritto di superficie che Fotosolar dovrà versare al Comune è di circa euro 82.000). Sul perché il Comune di Osimo all’epoca dei fatti si sia prestato a questa simulazione contrattuale, ognuno si faccia la propria idea. Sta di fatto che quando si insedia nel 2014 la nuova Amministrazione, Fotosolar smette di pagare e con comunicazione del 5 settembre 2014 contesta la risoluzione del contratto di sponsorizzazione. – ricorda ancora Mauro Pellegrini – Fiutata la stranezza dell’affare, voglio vederci chiaro e il Comune affiderà l’incarico legale all’ Avv. Emanuela Baleani che porterà a casa la vittoria della causa civile».

L’ex assessore rammenta inoltre che anche «Astea spa, in data 16 settembre 2009» aveva stipulato «un contratto di consulenza con la società Fotosolar di importo pari a 200.000 euro, avente ad oggetto “Analisi e screening di fattibilità delle fasi di raccolta e smaltimento delle frazioni di raccolta differenziata e indifferenziata finalizzate alla verifica della fattibilità di un programma di ricerca e sperimentazione nel trattamento rifiuti organici con produzione di combustibile sintetico”. Il predetto impianto di trattamento rifiuti sarebbe dovuto sorgere infatti nella frazione San Biagio di Osimo, in via Oscar Romero». Impianto che per le proteste dei residenti non fu mai realizzato. Mauro Pellegrini chiude il comunicato rilevando che «la parte più rilevante della consulenza affidata alla Fotosolor era costituita da “uno studio di fattibilità e proposta per la ristrutturazione molecolare denominato Vuzeta 100». Consulenza terminata con Astea che, valutato il lavoro svolto da Fotosolar, «nel 2010 contestava l’inadempimento contrattuale richiedendo il 50% della somma pagata» conclude l’avvocato Pellegrini.

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