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Tre consiglieri da surrogare,
la maggioranza alla ‘prova del tredici’:
la prossima settimana si torna in aula

OSIMO – Il presidente Simoncini firmerà la convocazione a giorni. Dai banchi di minoranza Michela Glorio chiede al sindaco «di fare chiarezza e di confrontarsi in Consiglio comunale» dopo le dimissioni del consigliere Massimo Cingolani osservando che sta «perdendo pezzi, giorno dopo giorno» e anche Monica Santoni (Fi) chiede «un cambio di passo». L’assessore Sandro Antonelli respinge le critiche: «Subentrerà nel seggio Francesco Sallustio, vediamo piuttosto se ci permetteranno di sostituirlo, insieme agli altri 2 consiglieri, garantendoci il numero legale». Dopo l’incontro Acquaroli-Latini lanciata l’ipotesi di un azzeramento degli incarichi istituzionali per sanare la crisi

Osimo, palazzo comunale

 

Dovrebbe svolgersi la prossima settimana, il 10 o l’11 settembre, la nuova seduta del Consiglio comunale di Osimo. La conferma arriva dal presidente Stefano Simoncini, intenzionato a firmare la convocazione al massimo venerdi. A preoccuparsi per un prolungato silenzio sull’assemblea cittadina sono soprattutto le opposizioni. Michela Glorio, capogruppo consiliare di ‘Lista Glorio Sindaco’ osserva come «il consiglio comunale del 4 settembre è stato rimandato a data da destinarsi e in Comune nessuno sa dirci quando ci sarà». In mattinata nei palazzi della politica osimani era anche serpeggiata l’indiscrezione che il civico consesso sarebbe tornato a riunirsi dopo i festeggiamenti patronali del 18 settembre. Motivo? La necessità di temporeggiare.

Michela Glorio

Nel confronto svolto ieri tra il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli e Dino Latini, presidente del Consiglio regionale e consigliere comunale da settimane non in linea con il resto della maggioranza osimana, sarebbe stato avanzata come possibile antidoto alla crisi amministrativa di Osimo anche l’ipotesi di un azzeramento di tutti gli incarichi istituzionali. Una sorta di operazione ‘tabula rasa’ per cancellare le tensioni di maggioranza che hanno condizionato le nomine, dagli assessori al presidente del Consiglio, e tornare alle origini spazzando via ogni incomprensione. Proposta che non dispiacerebbe alle Liste civiche latiniane, drastica, tutta da calare nella realtà ma non impossibile e già ‘girata’ al sindaco Francesco Pirani per aprire una eventuale riflessione da maturare magari dopo i festeggiamenti di San Giuseppe.

Foto ricordo dei giovani delle liste antonelliane (Francesso Sallustio è il secondo da sinistra)  davanti al gonfalone del Comune di Osimo

La giornata di oggi è stata già abbastanza movimentata dalle dimissioni di Massimo Cingolani, consigliere comunale di maggioranza. Il suo gruppo di appartenenza ‘Rinasci Osimo’ si è limitato a scrivere su Fb: «Apprendiamo la notizia delle dimissioni del nostro, oggi ex consigliere comunale, Massimo Cingolani. Auguriamo a Massimo tutta la serenità che merita nella certezza che proseguirà con successo negli ambiti di suo interesse». Anche i consiglieri di minoranza sono stati informati dai Social dei saluti del consigliere. «Abbiamo appreso da Facebook che  Massimo Cingolani, in quota Antonelli, si è dimesso dichiarandosi profondamente deluso dalla situazione che sta vivendo nell’attuale maggioranza. Che cosa sta succedendo? – domanda Michela Glorio – Dopo le liste civiche anche gli antonelliani stanno facendo marcia indietro? Che cosa rimane di questa maggioranza? Hanno fatto di tutto per vincere ed ora perdono pezzi, giorno dopo giorno. È necessario che il sindaco faccia chiarezza e si confronti in Consiglio comunale. Rimandare i Consigli comunali all’infinito non lo aiuterà a tenere insieme anime, cosi profondamente diverse. Ci vuole coraggio e responsabilità. Anche a fare un passo indietro, se necessario» osserva Michela Glorio.

Monica Santoni

Anche Monica Santoni, commissario Forza Italia Osimo- gruppo FI Osimo obietta come «evidentemente, in questi due mesi trascorsi dall’insediamento della nuova Amministrazione, coloro che si proponevano di “ascoltare, decidere e fare” attraverso una “politica che unisce” non sono stati in grado neanche di tenere insieme i pezzi della propria maggioranza, sempre più simile a un vaso rotto riparato con lo scotch. – ironizza – In tutto questo il consiglio comunale è stato rimandato già due volte, la giunta usa i canali di comunicazione istituzionali come proprio megafono politico, l’assessore a cultura e sociale ha collezionato talmente tante figuracce che fatichiamo a tenerne il conto. È necessario un cambio di passo, prima che sia troppo tardi: gli osimani hanno chiesto una città diversa. Lo ribadiamo ancora una volta: noi di Forza Italia siamo e resteremo aperti al dialogo. Se le condizioni lo permetteranno faremo la nostra parte, costruttivamente, per il bene dell’intera comunità» ribadisce Santoni.

Sandro Antonelli

L’assessore Sandro Antonelli respinge al mittente le critiche ritenendo invece che «la scelta di Massimo Cingolani segue un percorso personale e non è collegata a questioni interne alla maggioranza. Adesso entrerà in Consiglio comunale Francesco Sallustio e gli equilibri della nostra coalizione civica non cambieranno. – rassicura – Aspettiamo piuttosto di vedere se ci permetteranno di sostituirlo in Consiglio comunale, insieme agli altri 2 consiglieri da surrogare, garantendoci il numero legale di almeno 13 consiglieri». Il riferimento diretto è ai 4 consiglieri latiniani e in senso lato ai 9 di minoranza che nella seduta dello scorso 22 agosto, con le loro assenze non hanno permesso neppure l’apertura della seduta consiliare. Senza entrare nei dettagli, Antonelli assicura che continuano comunque i contatti con i movimenti di Dino Latini, come avviene ormai da settimane, per cercare di trovare un punto di svolta ed evitare di tornare al voto. «Alla fine bisognerà trovare una quadra collaborando tutti insieme ma se qualcuno non vuole proprio rientrare, allora si prenderà le sue responsabilità» rimarca con convinzione l’assessore che come candidato sindaco con le sue liste ha contribuito all’elezione di Francesco Pirani firmando l’apparentamento prima del turno di ballottaggio.

(m.p.c.)

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