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Scuola: docenti ed educatori alle Muse.
L’assessore Andreoli: «Grazie a voi
giovani e bimbi conoscono il mondo»

ANCONA - Il tema 2024: la relazione tra servizi educativi, scuola e famiglia. Si farà rete per affrontare le emergenze educative tra le quali campeggia il disagio giovanile

Un momento della giornata

A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, l’assessore alle Politiche Educative Antonella Andreoli ha voluto rinnovare quest’anno l’incontro di carattere formativo con i docenti e gli educatori di tutte le scuole di Ancona, della fascia 0-14.
Un “collegio docenti” trasversale, che ha occupato l’intera sala principale del Teatro delle Muse, a testimonianza del grado di interesse e del coinvolgimento del personale impegnato negli 8 istituti comprensivi del territorio, nelle 2 scuole di infanzia paritarie, nei 15 servizi educativi 0-3 comunali, nonché nei 14 privati. Tema scelto quest’anno: la relazione tra servizi educativi, scuola e famiglia.
«L’ apertura dell’anno scolastico ed educativo è un momento intenso ed emozionante – ha esordito la responsabile delle Politiche Educative, che ha letto un indirizzo di saluto del sindaco –. Un momento da condividere insieme a tutti coloro che ogni giorno vivono la preziosa avventura dell’educazione e della formazione di bambini e ragazzi. Il lavoro dell’educatore e dell’insegnante è fondamentale – ha sottolineato Andreoli in più momenti -. E’ grazie a voi se bambini e ragazzi imparano a conoscere il mondo che li circonda, a sviluppare interessi e capacità, a strutturare radici identitarie, così come ad acquisire la necessaria autonomia e le competenze per affrontare la vita con tutte le sue difficoltà».

Antonella Andreoli

In relazione al disagio giovanile e alle problematiche della salute mentale purtroppo al centro di gravi fatti di cronaca, l’assessore Andreoli ha sottolineato «la necessità di rafforzare la rete tra gli attori della grande comunità educante che racchiude servizi, scuole, famiglie e territorio: solo così – ha detto – possiamo affrontare i fenomeni emergenziali che colpiscono i nostri giovani. La giornata di oggi – ha proseguito – vuol essere una prima tappa di una serie di iniziative formative pensate per accompagnare tutto l’anno i professionisti dell’educazione, le famiglie e tutta la cittadinanza sul tema dell’educazione e della gestione delle emergenze educative».

Densi di formazioni e stimoli i contributi dati dalle due relatrici presenti all’iniziativa collegiale odierna: le docenti specializzate in Scienza della Formazione Chiara Sirignano, professore associato di Pedagogia generale e sociale all’Università di Macerata e Antonella Arioli, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore,  che si sono pronunciate in particolare sull’opportunità di maturare competenze relazionali e comunicative nella scuola, da affiancare all’osservazione di bambini e ragazzi e alle competenze tecniche e progettuali. «Una sfida e una missione quotidiana – è emerso – da portare avanti alla luce dei recenti gravissimi fatti accaduti, che conferiscono alla Pedagogia un ruolo e una responsabilità ancora più importanti. I bambini non solo destinatari di processi di apprendimento ma sempre più di attenzioni educative e di educazione emotiva, essenziali per crescere. Una pluralità di compiti che ogni anno si intensificano e si complicano per educatori, docenti e dirigenti: a tutti loro l’Amministrazione ribadisce attenzione e vicinanza, e mette a disposizione le sue forze, personale e servizi comunali, in favore della comunità scolastica».

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