facebook rss

«Mio figlio derubato della catenina,
gli hanno rotto il naso con un pugno.
Era arrivato in treno con gli amici»

CIVITANOVA - Il papà di un 18enne anconetano aggredito sul lungomare sud insieme ad un amico (rimasto ferito alla gamba): «Mio figlio è ancora in ospedale, ieri è stato operato. Ha 30 giorni di prognosi. Vittima di un gruppo di stranieri che puntava alla collana d'oro». Il fatto è avvenuto di fronte allo Shada, la proprietà puntualizza: «gli aggressori non sono stati ospiti del locale, all'ora del ferimento eravamo chiusi. Il personale si è messo comunque a disposizione delle forze dell'ordine»

controlli-polizia-movida-lungomare-sud-archivio-arkiv-civitanova-FDMdi Laura Boccanera

«Mio figlio derubato della catenina, ha subìto un intervento chirurgico per il setto nasale rotto, ha 30 giorni di prognosi. Questi ragazzi vengono in treno a Civitanova per essere certi di non incontrare pericoli su strada e poi vengono aggrediti fuori da un locale dopo una serata passata a divertirsi».
La testimonianza è quella del papà del giovane anconetano derubato l’altra notte sul lungomare sud di Civitanova, di fronte allo Shada. Due infatti, e non uno solo come sembrava da una prima ricostruzione, sono i feriti nella rissa innescata dal furto di una catenina d’oro, un regalo del battesimo. Nello scontro è rimasto ferito anche l’amico, il 20enne che ha ricevuto la coltellata alla gamba e che è stato poi medicato al pronto soccorso di Civitanova.

Il papà del 18enne anconetano oggi racconta quanto subito dal figlio e di una certa “moda” che ha preso piede all’uscita dai locali. Pur chiedendo di restare anonimo per proteggere anche l’incolumità del figlio, l’uomo racconta quanto avvenuto l’altra sera: «Mio figlio compirà 19 anni a gennaio e come spesso ha fatto in questa estate assieme alla sua comitiva di amici, tutti di Ancona, prendono il treno per arrivare a Civitanova e passare la serata nei locali. Noi genitori siamo più tranquilli così non devono mettersi per strada e poi all’alba riprendono il treno. Peccato però che stavolta è toccato a lui rimetterci».

ambulanza-accoltellamento

Ambulanza e polizia sul posto dopo il ferimento

Un modus operandi quello di chi ti accerchia per rubare collane in oro che infatti è già avvenuto e ha dei precedenti e per questo il papà cerca di mettere in guardia altri giovani: «ad un mio conoscente è successa la stessa cosa a Senigallia, sempre fuori da un locale: un gruppetto di stranieri si divide il lungomare e aspetta di individuare qualcuno che ha una collana in oro. Appena trovato fanno gruppo, uno di loro distrae il ragazzo e un altro da dietro gli strappa la catenina». E’ quanto successo anche l’altra notte a Civitanova, solo che la reazione dei due ragazzi ha provocato lo scontro e il ferimento.

«Mio figlio è ancora in ospedale -racconta il papà del 18enne -, ieri è stato operato al setto nasale, aveva una frattura scomposta e avrà 30 giorni di prognosi. Era con il suo amico e fuori dal locale uno di questi stranieri del gruppo gli ha parlato per attirare la sua attenzione mentre un altro da dietro gli ha strappato la collana dal collo. Erano in gruppo, non sa con precisione quanti e hanno iniziato a passarsi tra loco questa collana come se giocassero a “torello”. Quando mio figlio ha cercato di recuperarla, uno del gruppo gli ha sferrato un pugno sul naso mettendolo ko. Il suo amico intervenuto in soccorso per dividerli e cercare di soccorrere mio figlio si è ritrovato poi con il taglio sulla gamba. Non se n’è accorto subito, ha percepito il dolore all’arto e la sensazione di bagnato. E’ stato coraggioso e si è ritrovato con 6 punti di sutura sulla coscia. Per quanto riguarda il nostro caso la denuncia è partita d’ufficio, so che anche l’altra famiglia l’avrebbe formalizzata. Sapevamo di questa “moda criminale” fra le bande di ragazzi e ci eravamo raccomandati di non uscire con l’oro addosso. Era un ricordo del battesimo».

***

Su quanto accaduto lo Shada prende le distanze e dichiara la propria estraneità, sottolineando che il gruppo di stranieri non è stato ospite del locale e che all’ora del ferimento la discoteca era chiusa, ma il personale di  sicurezza si è messo comunque a disposizione delle forze dell’ordine fino alle 6 del mattino. La direzione dello Shada sottolinea che uno dei primi ad intervenire è stato proprio un dipendente che è anche volontario della Croce verde e che per primo ha fasciato la gamba del 20enne ferito.

Gli strappano la collanina d’oro, poi botte e accoltellamento

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X